HomeProgressoFood policy europea, la via da seguire 

Food policy europea, la via da seguire 

La Commissione europea sta valutando, nell’ambito della ‘Sustainable food system framework initiative’ (1), la possibilità di proporre un nuovo regolamento quadro per garantire che gli alimenti immessi sul mercato UE siano sempre più sostenibili.

Riformare i sistemi alimentari attraverso l’introduzione di una Food Policy europea è ormai improrogabile. Per l’UE e i suoi Stati membri, nell’ottica di avvicinare l’UE al soddisfacimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs) e rispettare l’accordo di Parigi sul cambiamento climatico.

Unione europea, la nuova iniziativa

Integrare la sostenibilità in tutte le politiche connesse al cibo. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa lanciata dalla Commissione europea, nel settembre 2021. Individuare principi generali e obiettivi, insieme con requisiti e responsabilità, non solo nell’ambito della filiera alimentare, ‘from farm to fork’, ma per tutti gli attori del ‘sistema cibo’.

Una legge quadro orizzontale dovrebbe quindi accelerare e facilitare la transizione. Introducendo nuove basi per le future politiche alimentari. Nonché obiettivi e principi di sostenibilità, sulla base di un approccio integrato di sistema. Ossia, costruire una catena del valore alimentare socialmente responsabile che riduca progressivamente l’impronta ambientale e climatica del sistema alimentare dell’Unione.

La Commissione prevede quindi la possibilità di introdurre nuove norme, nelle seguenti materie:

– etichettatura sostenibile degli alimenti,

– criteri minimi per gli acquisti pubblici sostenibili di cibo,

governance e monitoraggio.

From farm to fork, le lacune

La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, con l’EU Green Deal e la strategia Farm to Fork, (2) ha riconosciuto l’interrelazione e la responsabilità condivisa di tutti gli attori lungo la filiera, nonché il ruolo chiave degli agricoltori nella fornitura di beni pubblici e nella lotta contro i cambiamenti climatici.

Nonostante l’intento nobile della strategia Farm to Fork, ‘per la realizzazione di un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente’, la Commissione ha dovuto constatare che, con il sistema attuale, tale obiettivo potrebbe essere non raggiungibile. Per due ragioni principali:

1. La mancanza di coerenza e uniformità tra le misure previste da tale strategia e la PAC (Politica Agricola Comune), la Politica Comune della Pesca (PCP), la politica commerciale, la strategia per la bioeconomia dell’UE e per la realizzazione della transizione ecologica nella filiera agroalimentare (3).

2. L’incapacità delle singole azioni, da sole e in combinazione tra loro, di garantire la piena coerenza delle politiche a livello europeo e nazionale, integrare la sostenibilità e rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari.

‘A harmonised transformational change is needed at EU level to address the comprehensive challenges the food system is facing and achieve the climate and environmental objectives of the European Green Deal.’ (European Commission, 28.9.2021, inception impact assessment).

La nuova legge quadro dovrebbe quindi operare da quadratura del cerchio, integrandosi con le diverse Strategie:

Strategia Quadro 2030 per il clima e l’energia, (4)

– Strategia Forestale 2030,

– Strategia sulla Bioeconomia sostenibile per l’Europa,

Strategia sulla Biodiversità (5),

– Da ultimo, la nuova Strategia per la protezione del suolo al 2030 (6), che a sua volta costituisce la base per l’introduzione di nuove regole europee per la protezione, il ripristino e l’uso sostenibile del suolo. In una parola, agroecologia.

La crisi alimentare e sistemica

La volatilità dei prezzi del cibo, la persistente insicurezza alimentare, le ripetute crisi di sicurezza alimentare, la diffusione dell’obesità e gli impatti negativi sul cambiamento climatico e il degrado ambientale hanno portato a un crescente consapevolezza sull’inadeguatezza degli attuali modi e livelli di produzione e consumo di cibo.

Queste crisi hanno reso chiaro che i risultati del sistema alimentare sono influenzati da una complessa gamma di determinanti e che gli sforzi governativi nazionali non sono sufficienti. Le Food Policies – come quella di Milano o di Roma – richiedono quindi strategie integrate a livello europeo, che allineino gli sforzi politici in un insieme concertato. Con una visione condivisa dei futuri sistemi alimentari, ma anche l’individuazione concreta di una combinazione di strumenti politici e obiettivi settoriali coerenti (7).

La transizione verso sistemi alimentari sostenibili, in una visione olistica, non è più prorogabile. A fronte della necessità di affrontare:

– gli impatti del cambiamento climatico,

– la scarsità d’acqua,

– il degrado del suolo,

– il collasso della biodiversità,

– l’esaurimento degli stock ittici,

– lo spreco e la perdita di cibo.

– l’inquinamento chimico,

– la diffusione dell’obesità e delle malattie non trasmissibili (NCD)

Misure ad hoc, dovrebbero quindi operare per i seguenti obiettivi:

ridurre l’utilizzo di sostanze chimiche,

– tutelare il benessere degli animali,

– alleviare la povertà, anche garantendo agli agricoltori e ai pescatori un reddito equo,

– garantire l’approvvigionamento di cibo sano, sicuro e nutriente,

– ridurre l’impatto sulle risorse, tutelare la biodiversità e ridurre le emissioni.

Verso una Food Policy europea?

Il sistema alimentare dell’Unione ha raggiunto alti livelli di food safety e food security. Ma non esiste attualmente uno strumento normativo orizzontale a livello dell’Unione che agisca da strumento quadro, che coordini e guidi i cambiamenti in tutti i sistemi alimentari e funga da strumento operativo all’interno e tra i diversi settori per migliorare complessivamente la sostenibilità del sistema alimentare dell’UE.

Per trasformare il sistema alimentare dell’UE in un contributo positivo per la salute delle persone, delle economie e del pianeta, l’introduzione di un nuovo quadro giuridico di riferimento, applicabile a tutti gli attori della filiera, appare l’unico scenario credibile.

Questa base comune dovrebbe servire come approccio generale integrato per la lex specialis, quando si affrontano considerazioni specifiche di sostenibilità, anche nel contesto della valutazione della sostenibilità dei prodotti regolamentati. La nuova legislazione quadro potrebbe anche includere una combinazione di disposizioni push, che stabiliscano requisiti minimi per i prodotti alimentari e le relative operazioni e disposizioni pull che stabiliscano incentivi per gli attori dei sistemi alimentari ad andare oltre i requisiti minimi.

SAFE, una Food policy integrata

SAFESafe Food Advocacy Europe, ONG creata con l’obiettivo di assicurare che la salute e le preoccupazioni dei consumatori rimangano al centro della legislazione alimentare dell’UE – ha contribuito alla Valutazione d’impatto iniziale (IIA) dell’iniziativa (8). Indicando la via da seguire: l’introduzione di una politica alimentare integrata, necessaria per quattro motivi:

1. Integrazione tra le aree politiche. Una Food Policy integrata dovrebbe rendere coerenti le diverse politiche, stabilire obiettivi comuni ed evitare compromessi e costi nascosti, in Europa e nel mondo.

2. Integrazione tra i livelli di governance. Una politica alimentare integrata rimuoverebbe gli ostacoli all’innovazione locale e sosterrebbe la sperimentazione dal basso in tutte le sue diverse forme. Incoraggiando l’innovazione sociale nelle sue forme di espressione nazionale e locale, dall’acquisto di cibo sostenibile nelle scuole, dai consigli per la politica alimentare ai distretti senza pesticidi.

3. Governance per la transizione. Solo una politica integrata con una visione a lungo termine può guidare i cambiamenti coordinati che sono necessari nella produzione, lavorazione, distribuzione e consumo di cibo per raggiungere gli SDGs, affrontare il cambiamento climatico e altre sfide globali urgenti.

4. Processo decisionale democratico. Che si guardi alla riforma della PAC, all’approvazione dei pesticidi o ai negoziati commerciali, il divario tra ciò che i cittadini vogliono che i sistemi alimentari forniscano e ciò che le attuali politiche sono in grado di realizzare è più ampio che mai. Mettere al centro una strategia alimentare coerente e portare una gamma più ampia di attori intorno al tavolo, rendendo i gruppi di interesse non economici sempre più ascoltati. Nell’ottica di una effettiva trasparenza.

Riflessioni conclusive

L’iniziativa per una Food Policy integrata avviene dopo il tradimento degli obiettivi di sostenibilità, operato della nuova PAC post-2022. E il sempre maggiore sostegno professato verso l’utilizzo di nuove tecnologie, in particolare i nuovi OGM (ottenuti attraverso le cd. New Breeding Techniques, 9).

La nuova Food Policy europea, per essere realmente coerente, dovrà compiere scelte coraggiose e vincere le pressioni di Big Food. Inaugurare un nuovo corso, per tutti.

Giulia Torre

Note

(1) https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/13174-Sustainable-EU-food-system-new-initiative_en

(2) Dario Dongo, Marina de Nobili. Speciale Farm to Fork, la strategia presentata a Bruxelles il 20.5.20. GIFT (Great Italian Food Trade). 20.04.2020. https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/speciale-farm-to-fork-la-strategia-presentata-a-bruxelles-il-20-5-20

(3) La mancanza di coerenza tra le diverse politiche è stata manifestata anche dal Parlamento europeo, nella sua relazione del 20.10.21. (Risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2021 su una strategia “Dal produttore al consumatore”. Consultabile al link: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2021-0425_IT.html 

(4) Alessandra Mei, Dario Dongo. Clima ed energia, strategia UE 2021-2030. Consultazione pubblica. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.03.2020 https://www.greatitalianfoodtrade.it/clima-ed-energia-strategia-ue-2021-2030-consultazione-pubblica

(5) Dario Dongo, Giulia Torre. Speciale – Strategia UE 2030 per la Biodiversità, il piano annunciato a Bruxelles. GIFT (Great Italian Food Trade). 31/05/2020. https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/speciale-strategia-ue-2030-per-la-biodiversit%C3%A0-il-piano-annunciato-a-bruxelles 

(6)  Dario Dongo. Protezione del suolo, strategia 2030. L’ABC. GIFT (Great Italian Food Trade). 06/12/2021. https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/protezione-del-suolo-strategia-2030-l-abc 

(7) V. L. Candel, L. Pereira (2017. Towards integrated food policy: Main challenges and steps ahead. Elsevier, p. 89-92.

(8) V. SAFE (2021). An integrated food policy. https://www.safefoodadvocacy.eu/safe-actions/an-integrated-food-policy/ 

(9) Dario Dongo. Nuovi OGM a servizio degli agrotossici. La prova del 9 nel nuovo mais GE di Monsanto. Petizione. GIFT (Great Italian Food Trade). 04.07.2020 https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/nuovi-ogm-a-servizio-degli-agrotossici-la-prova-del-9-nel-nuovo-mais-ge-di-monsanto-petizione

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Laureata in giurisprudenza, master in European Food Law, si occupa di legislazione agro-alimentare, veterinaria, agricola. Dottoranda alla Scuola per il Sistema Agroalimentare AGRISYSTEM, Università Cattolica del Sacro Cuore, con una tesi in materia di novel food.

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