Il 3 maggio 2023 ha avuto luogo la prima udienza del processo – per frode in commercio sull’origine del grano utilizzato nella pasta De Cecco – nei confronti del presidente Filippo Antonio De Cecco, il direttore acquisti suo braccio destro Mario Aruffo e l’allora direttore della qualità Vincenzo Villani.
1) Frode in commercio sull’origine del grano nella pasta, l’accusa
Il pubblico ministero Giuseppe Falasca – che già aveva provato a chiedere l’archiviazione delle indagini, a dispetto delle evidenze documentali (1) – si è limitato a contestare agli imputati il delitto di frode in commercio sull’origine del grano, francese anziché italiano, su ordine diretto di Filippo Antonio De Cecco ‘nella qualità di presidente del consiglio di amministrazione’.
La F.lli De Cecco S.p.a. è a sua volta chiamata altresì a rispondere a titolo di responsabilità amministrativa per il delitto di frode in commercio sull’origine del grano nella pasta, realizzato nel suo interesse dal suo presidente Filippo Antonio De Cecco in concorso con i suoi dirigenti. Dimostrandosi così l’inidoneità dei modelli organizzativi predisposti per la responsabilità sociale d’impresa. (2)
2) AAA Pubblica Accusa cercasi
Il Giudice per le Indagini Preliminari Luca De Ninis, nell’ordinare al pubblico ministero renitente l’imputazione coatta amministrativa di Filippo Antonio De Cecco et al., aveva invece evidenziato che ‘sarebbero e sono suscettibili degli ulteriori approfondimenti segnalati nell’atto di opposizione all’archiviazione, in particolare alle lettere:
a) analisi della composizione delle miscele dei grani utilizzate per la produzione della pasta, distinte per provenienza, c.d. Mix B e Mix A,
b) accertamenti sull’utilizzo di grano coltivato in North Dakota,
e) verifica della catalogazione del grani acquistati dall’azienda nelle diverse fasi del processo produttivo,
f) accertamenti sugli acquisti anche della semola (oltre che del grano) e sulla provenienza dei relativi grani, alla luce delle dichiarazioni concernenti l’origine del prodotto e circa la molitura in Italia del grano utilizzato per la produzione’. (4)
3) Frode in commercio o associazione a delinquere?
Le ulteriori evidenze segnalate dal GIP – già riportate sul nostro sito Great Italian Food Trade (5) – attengono infatti a circa 30 mila tonnellate di grano del North Dakota contrabbandato in etichetta della pasta come ‘Italia, Arizona e California’. Si è riportata poi l’evidenza di false scritture contabili e false certificazioni sul fatidico ‘metodo De Cecco’, a fronte dell’impiego di semola di incerta provenienza prodotta da altri (6,7).
La frode in commercio prospettata dal GIP Luca De Ninis non sarebbe dunque un fenomeno isolato ma si inquadrerebbe in un contesto organizzativo più ampio che a ben vedere può corrispondere con la fattispecie del delitto di associazione a delinquere. ‘Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono o organizzano l’associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni’ (codice penale, articolo 416. Associazione a delinquere).
4) La parola ad Asso-Consum
L’avvocata Miriam Chianese e il suo Collega Aniello Chianese di Asso-Consum, ai quali va il merito di avere contrastato la renitenza del pubblico ministero chietino, così commentano l’esito della prima udienza dibattimentale nel processo a carico di Filippo Antonio De Cecco et al. per frode in commercio sull’origine del grano utilizzato nella pasta
‘L’elemento più eclatante del dibattimento è stato senza dubbio l’esiguità del capo di imputazione rispetto agli atti emersi nell’attività di indagine, che confermano la ‘pigrizia’ della pubblica accusa’ [per non dire altro, ndr] ‘che ancora una volta dimostra di non avere molta attenzione rispetto agli atti da essa stessa prodotti.’
‘Basterebbe guardare soltanto alla consulenza – che il pubblico ministero stesso aveva disposto già in fase di indagine ed è agli atti – per capire se ci sono elementi per infoltire di gran lunga il capo di imputazione, con compravendite ben più sospette e fraudolente. Che certificano un utilizzo smodato di grano proveniente dal North Dakota’.
5) California dreaming. Le balle spaziali sull’origine del grano De Cecco
Le etichette ove per lungo tempo Filippo Antonio De Cecco e i suoi gregari hanno millantato l’origine del ‘grano Italia, Arizona, California’ sono false, come si evince dalle parole degli avvocati di Asso-Consum. ‘Ma il pubblico ministero omette di considerare che Filippo Antonio De Cecco non ha mai acquistato neppure un chicco di grano della California. Ha invece utilizzato enormi quantità di grano North Dakota. Ma del grano North Dakota la pubblica accusa non ha detto nulla e non si è neppure premurata di accertarne le quantità’.
È una follia, perché la distanza tra Arizona, California e North Dakota è pari a quella tra l’Italia e la Finlandia, per intenderci. E se è vero che la compravendita singola di grano francese merita un capo di imputazione, l’utilizzo smodato e dissoluto di grani del Nord Dakota, mai citati in pubblicità e in etichetta, merita altrettanti capi di imputazione. Bisogna indagare su quante sono le compravendite e quanto è stato impiegato negli anni’ (avvocato Aniello Chianese, Asso-Consum).
6) Falso grano italiano, adagio con calma
I fatti delittuosi contestati a Filippo Antonio De Cecco e i suoi sodali risalgono almeno al 13 febbraio 2020, a dire della svogliata pubblica accusa. E il Tribunale di Chieti ha rinviato l’udienza di tre mesi, al 20 settembre 2023, solo per decidere le pretestuose questioni preliminari sollevate dalla difesa per provare a escludere Asso-Consum dalla costituzione di parte civile.
Dall’Antitrust e la Consob – che a loro volta dovrebbero aprire istruttorie su varie false dichiarazioni di Filippo Antonio De Cecco et al., già segnalate e richiamate negli articoli in note al presente – nessuna notizia. Nel mentre il cavaliere nero ha ottenuto la protezione politica del cerchio magico di Coldiretti, aderendo a Filiera Italia. Pecunia non olet.
Dario Dongo
immagine di copertina, spaghetti n. 12 De Cecco acquistati in Belgio nel corso dell’analisi ‘dual quality food’ (2021) https://www.fightdualfood.eu/product/de-cecco-spaghetti-n12-500g/
Note
(1) Dario Dongo. Filippo Antonio De Cecco, maxi-frode sull’origine del grano. La parola al GIP di Chieti. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.4.21
(2) Dario Dongo. Responsabilità amministrativa d’impresa nella filiera alimentare. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.6.18
(4) Tribunale di Chieti. Ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari. Procedimento penale n. 1563/2020 R.G.N.R. Ordinanza che dispone la formulazione dell’imputazione (art. 409 c.5° c.p.p.). 27.1.22. Foglio 2 su 10
(5) Dario Dongo. Filippo Antonio De Cecco, imputazione coatta per frode in commercio. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.1.22
(6) Dario Dongo. Filippo Antonio De Cecco e i misteri della giustizia italiana. GIFT (Great Italian Food Trade). 10.8.21
(7) Dario Dongo. Filippo Antonio De Cecco, rinvio a giudizio per frode in commercio. 28.7.22
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.