HomeIdeeRegolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi, SUR. I travagli della riforma UE

Regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi, SUR. I travagli della riforma UE

La proposta di riforma del regolamento sui pesticidi, (Sustainable Use of pesticides Regulation, SUR), presentata dalla Commissione europea il 22.06.22, è stata attaccata da più parti e la sua attuazione rischia di slittare a data successiva alle nuove elezioni europee previste nel 2024.

Il Regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi (SUR)

Il 22.6.22 la Commissione europea, dopo anni di tentativi, era riuscita a presentare una proposta di modifica per il c.d. Pesticides Regulation. Il regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR) ha l’ambizione di voler dimezzare l’utilizzo dei pesticidi in agricoltura entro il 2030 (per l’Italia la riduzione sarebbe del 62%) e vietare il loro utilizzo entro la stessa data nelle aree sensibili. (1)

Obiettivi contenuti nell’ampio progetto del Green Deal europeo e in linea con gli impegni assunti nella strategia Farm to Fork e Biodiversity Strategy. Anche all’interno della Cop15 di Montreal sulla biodiversità, la riduzione dell’impiego di pesticidi è risultato un tema centrale per la preservazione degli insetti impollinatori. Regolamento fortemente voluto anche dall’Iniziativa dei Cittadini Europei Save the Bees and Farmers che raccoglie 1,1 milioni di cittadini da tutti i Paesi europei.

Perché ridurre i pesticidi?

Il report annuale di Legambiente “Stop pesticidi nel piatto”, nell’ultima edizione appena pubblicata, spiega come siano aumentati i campioni in cui sono state trovate tracce di pesticidi (il 44.1% dei campioni). Solo il 54,8% dei campioni analizzati è risultato privo di pesticidi, l’anno scorso era il 63%. La maggior parte di questi viene utilizzata nella frutta, che presenta residui nel 70,3% dei casi analizzati. (2)

I pesticidi inquinano suolo e acque rendendo la terra meno fertile; sono collegati al forte declino degli insetti, soprattutto dei preziosi impollinatori, ma anche al pericolo di estinzione di uccelli e piante. Oltre ad essere nocivi per l’uomo. Anche se di molti di questi conosciamo pericolosità e conseguenze, l’Unione Europea continua a permetterne l’uso in deroga.

Una nuova valutazione d’impatto per arenare la proposta

Peccato che l’iter legislativo del regolamento SUR è stato interrotto dall’ennesima valutazione d’impatto richiesta il 22 settembre da Austria, Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia con il pretesto che la valutazione su cui poggia la proposta non tiene conto dell’impatto della guerra in Ucraina sulla sicurezza alimentare. (3)

Come evidenziato da Matthias Wolfschmidt, ogni qualvolta che vengono proposte nuove norme che vogliono modificare lo status quo, l’industria agricola gioca la “carta della fame”. Anche in questo caso, sembra che l’Europa, che vanta il sistema agricolo tra i più efficienti al mondo, prima esportatrice di prodotti alimentari, non possa sopperire al bisogno dei suoi cittadini senza fertilizzanti e cereali provenienti da Russia e Ucraina.

Dal verbale secretato da Global 2000, un’associazione ambientalista austriaca, si scopre che i Paesi che appoggiano la nuova valutazione il 16 novembre sono diventati la maggioranza.(4) Ai precedenti si aggiunge anche l’Italia, assieme a Finlandia, Grecia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Portogallo. La nuova valutazione d’impatto è quindi stata ritenuta necessaria dal Consiglio sull’energia del 19 dicembre e ora spetta alla Commissione esprimersi entro 6 mesi. (5)

Le azioni della società civile e degli ambientalisti

Save the Bees and Farmers aveva inoltrato una lettera aperta (5) ai ministri dell’Ambiente, del Clima e dell’Energia per chiedere che la valutazione d’impatto fosse ritirata dall’ordine del giorno, preoccupati delle conseguenze degli indebiti ritardi sull’adozione della SUR. In una seconda lettera, firmata da più di 600 scienziati, si sottolinea come la riduzione dei pesticidi è un passo fondamentale per fermare e invertire il declino della biodiversità. (6)

Josef Settele, co-presidente del Consiglio Mondiale della Biodiversità e firmatario della lettera aperta, è intervenuto alla conferenza stampa organizzata da IFOAM Organics Europe il 6 dicembre scorso. Ha affermato che ‘Gli sforzi politici per abbandonare gli obiettivi di sostenibilità del Green Deal europeo, tra cui la riduzione dell’uso dei pesticidi e il ripristino della biodiversità, non ci proteggono dall’attuale crisi alimentare, ma portano a un peggioramento e rendono la crisi permanente. Il riscaldamento globale e la perdita di biodiversità stanno già colpendo i raccolti e i mezzi di sussistenza in tutto il mondo’. (7)

Il presidente di IFOAM Organics Europe Jan Plagge ha invece sottolineato come già più di 300 mila agricoltori in Europa stanno adottando il metodo biologico o praticano agroecologia ottenendo cibo sano, di ottima qualità e in quantità sufficiente. (7) E l’Italia può rappresentare un esempio, con il 17,2% delle aziende agricole che ha scelto il metodo biologico contro una media europea del 9%.

Scegliere il metodo biologico significa andare incontro alla sempre crescente domanda di alimenti sani e privi di sostanze chimiche. Rappresenta anche una riduzione dei costi da parte degli agricoltori, come sottolinea Ramona Duminicioiu dell’associazione Eco Ruralis, visti gli alti prezzi dei pesticidi in seguito alla guerra in Ucraina. Oltre ad essere la scelta più sicura per la salute degli agricoltori e di chi vive nelle aree rurali. (7)

Nonostante la brusca frenata che la proposta di regolamento sulla riduzione dell’uso di pesticidi ha subito, (8) la buona notizia è che le negoziazioni sul tema continuano per i punti non toccati dalla valutazione. E neanche le battaglie della società civile si fermeranno.

Alessandra Mei

Note

(1) La proposta di Regolamento per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR) https://food.ec.europa.eu/system/files/2022-06/pesticides_sud_eval_2022_reg_2022-305_en.pdf

(2) Legambiente, Stop pesticidi. Analisi dei residui dei fitofarmaci negli alimenti e buone pratiche agricole, 2022. https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2022/12/Stop-pesticidi-2022.pdf?_gl=1*fe2kna*_up*MQ..*_ga*MTYzODcxNTQxMC4xNjcxNzIwOTIy*_ga_LX7CNT6SDN*MTY3MTcyMDkxOS4xLjAuMTY3MTcyMDkxOS4wLjAuMA..

(3) Richiesta della valutazione d’impatto https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-12601-2022-INIT/x/pdf

(4) IFOAM Organics Europes, Bold pesticide reduction plan faces attack on Saturday, 06.12.2022, https://www.organicseurope.bio/news/bold-pesticide-reduction-plan-faces-attack-on-saturday/

Per il video integrale: https://www.youtube.com/watch?v=9grCv7dY_Kg&t=1s&ab_channel=OrganicsEurope

(5) Accettazione della valutazione d’impatto da parte del Concilio https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2022/12/19/council-calls-for-a-complementary-impact-assessment-on-the-sustainable-use-of-plant-protection-products-proposal/

(6) Lettera aperta di Save the Bees and Farmers https://www.organicseurope.bio/content/uploads/2022/12/Open-Letter-ECI-to-Council.pdf?dd

(7) Lettera aperta sottoscritta dagli scienziati: https://zenodo.org/record/7446449#.Y6RyRnbMK01

(8) Sul lungo e travagliato iter di questa riforma, v. Marta Portocarrero. Timeline of the EU Sustainable use of pesticides regulation. Investigate Europe. 24.6.22 https://www.investigate-europe.eu/en/2022/timeline-of-eus-sustainable-use-of-pesticides-regulation/

Alessandra Mei
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Laureata in Giurisprudenza all'Università di Bologna, ha frequentato il Master in Food Law presso la stessa Università. Partecipa alla squadra di WIISE srl benefit dedicandosi ai progetti europei e internazionali di ricerca e innovazione.

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