HomeIdeeTerra non guerra. La Carta di San Casciano Val di Pesa 

Terra non guerra. La Carta di San Casciano Val di Pesa 

Le gravi crisi che affliggono l’umanità, che minacciano contemporaneamente l’economia globale, la pace e l’integrità ecologica del pianeta, pongono in serio pericolo l’agricoltura e la sicurezza alimentare mondiale.

Miguel Altieri, inventore dell’agroecologia, assieme a vari sostenitori della causa, offre una profonda riflessione sul risanamento della frattura sociale e ambientale che stiamo vivendo. Un testo che condividiamo in ogni parola. In linea con il programma che Dario Dongo, fondatore di GIFT – Great Italian Food Trade, si propone di rappresentare a Strasburgo partecipando alle imminenti elezioni europee.

Agricoltura industriale, un futuro distopico

L’agricoltura industriale e l’allevamento intensivo, che occupano la parte maggioritaria della superficie agricola globale, sono parte del problema in quanto rappresentano uno dei principali fattori alteranti la biosfera, emettendo non meno del 30% dei gas serra.

Questa agricoltura si sta espandendo sempre più, a scapito degli ecosistemi naturali, del paesaggio che è casa comune espellendo popolazioni contadine e indigene, non risolvendo la fame nel mondo e lasciando un’enorme impronta ecologica associata alla deforestazione e all’uso intensivo di prodotti agrochimici e transgenici.

Per una ‘vera’ sovranità alimentare

La dipendenza dei sistemi alimentari si è evidenziata con il conflitto armato Russia-Ucraina che ha fatto salire alle stelle i prezzi di fertilizzanti, carburanti e alimenti, dimostrando che una vera sovranità alimentare è necessaria per tutte le comunità nel mondo e del mondo.

Ci ferisce direttamente questa Guerra in Ucraina, come a Gaza come in altri 31 Paesi, con il suo vergognoso sacrificio di centinaia di migliaia di vittime innocenti e di giovani inutilmente guerrieri, di spreco di risorse investite in armi, di distruzione di città come di natura e terra e di animali.

Fortunatamente esiste un percorso alternativo: l’agricoltura agroecologica, capace di ricucire la frattura sociale, umana, ambientale creata dalla guerra contro la natura.

Agroecologia, la cura

L’agroecologia è guidata in vari angoli del mondo da movimenti di agricoltori e cittadini solidali, con azioni concrete per un percorso di uguaglianza socioeconomica e sostenibilità ecologica.

Diffusi in tutto il mondo ci sono migliaia di gruppi nelle città e nelle aree rurali impegnati in iniziative per un’agricoltura veramente sostenibile che conservi la biodiversità, si adatti ai cambiamenti climatici e che affronti i problemi della fame, della povertà e della giustizia sociale.

Essere parte, non controparte

L’agroecologia può portare alla pace e risolvere i problemi ecologici del pianeta, ma richiede anche lo sviluppo di un rapporto spirituale tra l’uomo e l’ambiente e riafferma il concetto di convivenza armoniosa con tutti gli esseri viventi della terra.

È sempre più necessario vedere la crisi ecologica, la guerra e il cambiamento climatico come una sfida spirituale oltre che ecologica e politica.

Senza una terra sana non esistono persone sane e senza di esse non può esserci pace tra gli esseri umani e tra questi e la natura.

Noi ci riconosciamo in questa pratica agroecologica, che vuol dire sentirsi parte, mai controparte.

Da tante parti del mondo, lanciamo questo appello per raccogliere ed unire l’impegno di tanti per la Terra e non guerra.

Miguel Altieri, University of California, Berkeley and Centro LatinoAmericano de Investigaciones Agroecologicas – CELIA

Clara Nicholss, University of California, Berkeley

Lucio Cavazzoni, BioDistretto Appennino Bolognese

Carlo Triarico, Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica 

Maurizio Agostino, Rete Humus

Michele Monetta, Unione Produttori Bio

Rada Zarcovik, Fondatrice e presidente della cooperativa “Insieme” Frutti di pace” Srebrenica, cofondatrice movimento donne in nero;

Gaio Cesare Pacini, Professore Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali DAGRI

Fabio Caporali, già Professore Ordinario di Ecologia agraria presso l’Università degli Studi della Tuscia

Silvia Francescon, Responsabile Agenda Ecologia Unione Buddhista Italiana

Jason Nardi, Rete Italiana di Economia Solidale

Rita Brugnara, paesaggista

Nicholas Bawtree, Terra Nuova Edizioni

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti