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Carbon farming, via libera del Consiglio alla certificazione UE dei crediti di carbonio in agricoltura

Il Consiglio ha approvato la comunicazione della Commissione europea sul carbon farming, per istituire un sistema di certificazione UE dei crediti di carbonio in agricoltura, silvicoltura e acquacoltura (1,2).

Gli Stati membri UE evidenziano il ruolo chiave di tali attività sia nella lotta contro il climate change, attraverso lo stoccaggio di carbonio dall’atmosfera, sia nel garantire la food security.

I governi nazionali identificano altresì le fonti di finanziamento, pubblico e privato. E propongono la formazione di un gruppo di esperti per mettere a punto i sistemi di certificazione dei carbon credits.

1) Green Deal e carbon farming, premessa

Il sequestro di carbonio nei suoli agricoli e nelle acque si inserisce nello scenario dello European Green Deal. Quale contributo al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei gas serra, -55% tra il 1990 e il 2030 (Fit for 55 package), come definiti nel reg. UE 2022/1119 (European Climate Law). (4)

L’assorbimento netto di carbonio nei suoli dovrebbe perciò raggiungere entro il 2030 il livello già raggiunto, da ultimo, nel 2013 (310 Mt/anno di CO2eq). In vista della neutralità climatica dell’intero settore agricolo a cui l’UE ambisce entro il 2035. Ed è stata perciò proposta la revisione del regolamento LULUCF (Land Use, Land Use Change and Forestry). (5)

1.2) Sustainable Carbon Cycles, la proposta europea

La comunicazione sui Sustainable Carbon Cycles, propone una serie di azioni a breve e medio termine:

– promuovere le pratiche di carbon farming nell’ambito della Politica agricola comune (PAC) e di altri programmi UE, come LIFE e la missione di ricerca Soil Deal for Europe in Horizon Europe. Nonché attraverso finanziamenti pubblici nazionali e privati,

– definire gli standard UE su monitoraggio, rendicontazione e verifica necessari a stabilire un sistema di certificazione affidabile, quale base per lo sviluppo di mercati volontari del carbonio,

– condividere know-how, gestione dei dati e servizi di consulenza per i gestori del territorio, sulla terraferma e le acque (c.d. blue carbon). I progetti pilota in tale ambito mirano a implementare la rigenerazione dei mari, la produzione di ossigeno e la food security attraverso nuovi modelli produttivi come l’acquacoltura rigenerativa.

1.3) Il gruppo di esperti

Un gruppo di esperti deve venire organizzato per assistere la Commissione nell’attuazione della proposta. Vale a dire per:

  • esaminare le pratiche di carbon farming e i sistemi di certificazione dei crediti di carbonio già esistenti,
  • mettere a punto il modello UE,
  • valutare i suoi potenziali impatti sulla riduzione delle emissioni di gas serra in agricoltura.

2) Fonti di finanziamento

Gli agricoltori, silvicoltori e operatori dell’acquacoltura, sottolinea il Consiglio, devono venire incoraggiati ad adottare le pratiche di carbon farming con apposite misure di finanziamento pubblico e privato.

Le fonti di finanziamento pubblico per il sequestro del carbonio nei suoli agricoli sono state identificate nella Politica Agricola Comune e altri programmi UE, inclusi i fondi delle Politiche di Coesione (Cooperazione interregionale, INTERREG).

Horizon Europe può a sua volta finanziare, oltre alle buone pratiche di carbon, le risorse aggiuntive utili al monitoraggio, la comunicazione e a verifica dei progetti.

3) Certificazione dei carbon credits

L’istituzione di un sistema di certificazione solido e credibile per l’assorbimento del carbonio è il primo passo fondamentale per ottenere un contributo netto dall’assorbimento del carbonio in linea con l’obiettivo di neutralità climatica dell’UE’. Così ha affermato la maggioranza (89%) delle parti interessate che ha risposto alla consultazione pubblica. (6)

3.1) QU.A.L.ITY

La certificazione delle quote di assorbimento del carbonio proposta dalla Commissione e approvata dal Consiglio dovrebbe rispondere a quattro criteri, identificati nell’acronimo QU.A.L.ITY:

  • QUantification. Le attività di rimozione del carbonio devono venire misurate con accuratezza,
  • Additionality and baselines. Le attività di rimozione del carbonio devono andare oltre le pratiche esistenti e quanto richiesto dalla legge.
  • Long-term storage. I certificati sono legati alla durata dello stoccaggio del carbonio, in modo da garantire uno stoccaggio permanente.
  • sustainabilITY. Le attività di rimozione del carbonio devono preservare o contribuire a obiettivi di sostenibilità come l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’economia circolare, le risorse idriche e marine, la biodiversità.

3.2) Certificazione, i tre requisiti

Gli schemi di certificazione dovrebbero altresì rispettare tre requisiti:

  • trasparenza. Gli schemi di certificazione dovrebbero venire gestiti sulla base di procedure affidabili e trasparenti,
  • verifica indipendente. La conformità degli assorbimenti di carbonio ai criteri QU.A.L.ITY dovrebbe venire verificata da terzi,
  • piena divulgazione. Tutte le informazioni sulle rimozioni di carbonio certificate dovrebbero essere disponibili al pubblico e rintracciabili attraverso registri pubblici.

Il settore agricolo dovrebbe ricavare denaro extra dall’adesione di pratiche agronomiche idonee a ridurre le emissioni di Greenhouse Gases (GHG, gas serra) e trattenere il carbonio.

4) Prospettive

La Commissione europea svilupperà un sistema di certificazione del carbon farming declinato su misura dei diversi tipi di attività, con il supporto tecnico del gruppo di esperti sopra accennato (v. par. 1.3).

Il sistema diverrà pienamente operativo quando la Commissione avrà adottato il primo metodo di certificazione e avrà riconosciuto il primo schema di certificazione.

5) Rischio greenwashing

Il rischio di greenwashing è elevato, nella misura in cui il carbon farming non venga vincolato all’agroecologia. Vale a dire, al rispetto delle regole stabilite nel sistema biologico, sia pure in fase di conversione. (7)

Il business della ‘coltivazione di carbonio’ non deve aggravare la perdita di biodiversità già causata dalla politica agricola comune, (8) né l’inquinamento da pesticidi di aria, suoli e acque (superficiali e sotterranee). (9)

Il mercato dei carbon credits, d’altra parte, non può compensare il fallimento dei target di neutralità climatica dai quali l’UE si allontana sempre più, anche a causa del conflitto deciso a Bruxelles senza coinvolgere i cittadini. (10)

Dario Dongo e Giulia Pietrollini

Note

(1) Dario Dongo, Giorgio Perrone. Carbon farming e certificati di carbonio in agricoltura, il progetto UEGIFT (Great Italian Food Trade), 1.2.22

(2) Communication from the Commission to the European Parliament and the Council. Sustainable Carbon Cycles. https://climate.ec.europa.eu/system/files/2021-12/com_2021_800_en_0.pdf COM(2021) 800 final. 15.12.21

(3) Council of the EU. Council adopts conclusions on carbon farming. https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2022/04/07/council-adopts-conclusions-on-carbon-farming/ Press release. 7.4.22

(4) European Climate Law. Regulation (EU) 2021/1119 establishing the framework for achieving climate neutrality https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A32021R1119

(5) Commission staff working document impact assessment report, accompanying the document Proposal for a Regulation of the European Parliament and the Council amending Regulations (EU) 2018/841 as regards the scope, simplifying the compliance rules, setting out the targets of the Member States for 2030 and committing to the collective achievement of climate neutrality by 2035 in the land use, forestry and agriculture sector, and (EU) 2018/1999 as regards improvement in monitoring, reporting, tracking of progress and review. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A52021SC0609&qid=1635331144182 SWD/2021/609 final

(6) Commission staff working document executive summary of the impact assessment report. Accompanying the document Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council establishing a Union certification framework for carbon removal. 30.11.2022

(7) IFOAM Organics Europe position paper on carbon farming and the revision of the LULUCF Regulation. https://www.organicseurope.bio/content/uploads/2022/04/IFOAMEU_advocacy_climate-change_position-paper_042022.pdf?dd April 2022

(8) Dario Dongo. PAC, pesticidi e biodiversità. Relazione della Corte dei Conti UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.7.20

(9) Dario Dongo. ISPRA, rapporto 2020 sui pesticidi nelle acque. GIFT (Great Italian Food Trade). 24.12.20

(10) Donna Harris. How the war in Ukraine derails future climate negotiations: Can we put ourselves back on track for COP27? https://www.opml.co.uk/blog/how-war-ukraine-derails-future-climate-negotiations-back-track-cop27 Oxford Policy Management. September 2022

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Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

GIULIA PIETROLLINI
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Laureata in biotecnologie industriali e appassionata di sviluppo sostenibile.

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