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Pollo al cloro, carni agli ormoni e nuovi OGM dagli USA? TTIP, no grazie

Pollo al cloro, carni agli ormoni e nuovi OGM. Sono questi gli obiettivi di export di derrate alimentari degli USA in Europa, per riportare equilibrio nella bilancia commerciale tra le due sponde dell’Atlantico. Tutto bene? Un eufemismo.

TTIP e principio di precauzione

ll Segretario USA all’Agricoltura, Sonny Perdue, è in questi giorni in missione europea. Deve facilitare i negoziati per il TTIP, Transatlantic Trade and Investment Partnership ed eliminare il loro principale ‘ostacolo’, nella prospettiva di Washington. Il c.d. principio di precauzione, su cui tuttora è basata la politica e legislazione UE. (1)

La politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi:

– salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente,

– protezione della salute umana,

– utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali,

– promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici’ (TFUE, Trattato per il Funzionamento dell’Unione Europea, articolo 191.1).

Obiettivo primario della politica e legislazione europea e degli Stati membri – nei settori agricolo, alimentare e ambientale, tra gli altri – è garantire ‘un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni dell’Unione. Essa è fondata sui principi della precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché sul principio ‘chi inquina paga’ (TFUE, 191.2).

Il principio di precauzione comporta, nel diritto alimentare europeo, il ricorso all’analisi del rischio quale base per ogni decisione normativa e amministrativa. La sua applicazione comporta che:

– qualora, sulla base di una valutazione scientifica del rischio, un fenomeno, un prodotto o un processo possano avere effetti potenzialmente pericolosi (per la salute umana e animale o l’ambiente), e

– la valutazione non consenta di determinare (e/o controllare) il rischio con sufficiente certezza,

– è necessario adottare misure precauzionali (es. restrizioni, divieti e altre misure di salvaguardia).

La precauzione giustifica i sistemi di autorizzazione preventiva alla deliberata immissione nell’ambiente di OGM vecchi e nuovi (come ribadito il 25.7.18 dalla Corte di Giustizia UE), all’utilizzo di agrotossici in agricoltura, alla somministrazione di farmaci veterinari, etc. (2)

USA-UE, braccio di ferro sulla sicurezza alimentare

Il delegato di Donald Trump afferma che l’Europa dovrebbe accettare i metodi di produzione alimentare vigenti in USA – sebbene da essa vietati, in base al principio di precauzione – quale condizione per concludere i negoziati di libero scambio. Come ordinato a Davos dal presidente USA alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e ai più capi di Stato più fedeli all’alleanza atlantica. Con il bastone dei dazi sulle importazioni delle loro merci più pregiate.

L’Unione europea ha già acconsentito all’importazione di 35mila ton/anno di carni bovine dagli Stati Uniti, il 2.8.19. I funzionari di Bruxelles e di Washington stanno inoltre lavorando alla rimozione degli ostacoli burocratici alle importazioni di ostriche americane e altri molluschi in UE, nonché alle vendite di mele e pere europee in USA.

Sonny Perdue vuole però alzare il tiro, per liberalizzare il commercio nel vecchio Continente sia delle sementi e derrate agricole OGM (già fuori controllo, di là dell’Atlantico), sia delle carni e dei prodotti derivati da animali gonfiati con ormoni e antibiotici. Nonché del pollo lavato con sostanze chimiche disinfettanti. (3)

Pollo al cloro e benessere animale

Il cloro nel pollo è passato di moda, in effetti, poiché l’industria avicola in USA fa ora ricorso anche a un’altra sostanza, il peracetic acid (PAA). ‘Essenzialmente aceto’, a dire di Sonny Perdue. Il PAA è invece un potente biocida (perossido d’idrogeno + acido acetico), al pari di Amplon (acido solforico + solfato di sodio). (4) Sostanze autorizzate dalla FDA (Food and Drug Administration) in quanto ritenute sicure fino a prova contraria (Generally Recognized As Safe, GRAS).

ll lavaggio delle carcasse con i biocidi è una pratica adottata in USA per sanificare post mortem le carni di animali malati in vita. Quale extrema ratio per porre rimedio alle gravi carenze igieniche di allevamenti sovraffollati, ove il maltrattamento degli animali è la regola. Anche negli allevamenti dichiarati ‘sostenibili’, come quelli dei fornitori di Whole Foods (Amazon).

In Europa questa pratica è invece vietata, sebbene le lobby dei Paesi mercantili provarono senza successo a farla ammettere in fase di esame politico del regolamento ‘Igiene 2’. (5) Proprio perché il benessere animale è un aspetto cruciale, non solo per ragioni etiche ma anche quale presidio a garanzia della sicurezza alimentare. Secondo l’approccio One Health, condiviso in ambito WHO (World Health Organization). (6)

Pollo al cloro, ormoni, antibiotici e sicurezza alimentare

La sicurezza alimentare in UE viene dunque garantita mediante rigorose regole basate sull’analisi del rischio e l’autocontrollo. Secondo un principio di responsabilità integrata di filiera ove tutti gli operatori – from farm to fork e from stable to table – devono adottare con scrupolo le best hygienic practices (GAP, GMP) e l’HACCP (a partire dalla prima fase successiva alla produzione agricola). Al preciso scopo di garantire l’igiene e sicurezza alimentare in ciascuna fase di ogni singolo processo.

L’utilizzo di ormoni della crescita in Europa è vietato da oltre due decadi e l’impiego dei medicinali veterinari è soggetto a precisi limiti. La prevenzione è il cardine della sicurezza alimentare che risulta tra l’altro critica – a livello globale, in questo momento storico – anche a causa del fenomeno dell’antibioticoresistenza. (7) Ed è proprio grazie ai Sanitary and Phytosanitary Standards sviluppati nelle ultime decadi che l’Unione Europea ha raggiunto un livello di sicurezza alimentare senza pari al mondo, come i più recenti dati dimostrano.

Sicurezza alimentare in USA

Il Center for Disease Control and Prevention (CDC) – agenzia governativa USA per il controllo e la prevenzione delle malattie – stima che ogni anno le tossinfezioni alimentari colpiscano 48 milioni di persone, 1 su 6, con 128mila ospedalizzazioni e 3mila decessi. (8) Il coronavirus, al confronto, sembra un banale raffreddore. E la gestione delle allerta sulle crisi di sicurezza alimentare è tanto opaca quanto inefficiente, come si è visto nel caso del più grave richiamo eseguito in silenzio nel 2018.

Solo nel 2019, secondo il rapporto poc’anzi pubblicato dal Fondo di istruzione americano PIRG, ‘i richiami di alto profilo e focolai di malattie di origine alimentare legati a farine, pollo e lattuga romana rivelano che sono necessarie ulteriori azioni per proteggere la salute pubblica’. (9)

I richiami di carne e pollame più pericolosi (Classe I) sono quasi raddoppiati [nel 2019, ndr], in aumento dell’85% dal 2013, con un leggero aumento rispetto al 2018. I richiami totali di carne e pollame sono aumentati del 65% dal 2013. Mentre il numero di richiami di pollame era simile agli anni precedenti, le 7,7mila tonnellate di pollame e prodotti a base di uova ricordati lo scorso anno hanno più che triplicato la media dei sei anni precedenti’. (9)

TTIP? No grazie

Il TTIP si prefigura dunque come una vera sciagura. Per la sicurezza alimentare, la salute pubblica e la democrazia. Con i rischi ulteriori, di cui già abbiamo riferito, che derivano da:

– il potere dei tribunali arbitrali di dichiarare ‘illegittime’ le regole stabilite in UE e nei suoi Stati membri per la tutela di salute pubblica, sicurezza alimentare e benessere animale, PMI e lavoratori, diritti umani, ecosistemi, (10)

– le clausole di manleva da responsabilità delle Corporation per i danni causati dalle loro attività a popolazioni ed ecosistemi.

#TTIP, no grazie!

Dario Dongo

Note

(1) Cfr. Comunicazione della Commissione sul principio di precauzione (COM (2000) 1 final). V. anche https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=LEGISSUM%3Al32042

(2) Per approfondimenti si vedano gli ebook dell’Autore

Sicurezza alimentare, regole cogenti e norme volontarie’, e

– ‘OGM, la Grande Truffa’,

(3) Alan Beattle. US wants chemical-washed chicken on EU trade menu. Financial Times, 27.1.20

(4) Sun Ae Kim et al. (2017). Assessment of Chicken Carcass Microbiome Responses During Processing in the Presence of Commercial Antimicrobials Using a Next Generation Sequencing Approach. Sci Rep. 2017; 7: 43354. doi: 10.1038/srep43354

(5) Cfr. reg. CE 853/04, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. V. nota 2

(6) Le regole UE sul benessere animale sono riassunte nel precedente articolo

(7) L’emergenza globale di sanità pubblica legata all’AMR (Anti-Microbial Resistance) è ben descritta nel rapporto OMS – WHO ‘No time to wait’, 29.4.19,

(8) Cfr. CDC, Estimate of foodborne illness in the United States,

(9) US Pirg – Consumer Watchdog (2020). How safe is our food? Food recall trends through 2019,

(10) Cfr. Corte di Giustizia UE, parere 1/17 (seduta plenaria), 30.4.19 (ECLI:EU:C:2019:341)

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Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

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