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Riduzione dei pesticidi in UE, avanti con beffa

Il 24 ottobre 2023 la commissione ENVI (Environment, Public Health and Food Safety) del Parlamento europeo ha approvato con una debole maggioranza (47 voti a favore, 37 contrari e 2 astenuti) la proposta di regolamento per la riduzione dei pesticidi in agricoltura (1,2).

La travagliata riforma rimane però problematica, anzi beffarda, in un suo vizio di fondo già censurato dalla European Court of Auditors (ECA). L’indicatore proposto dalla Commissione per misurare la riduzione dei pesticidi è fuorviante e potrebbe addirittura condurre a un risultato opposto agli obiettivi dichiarati.

1) Sustainable Use and Reduction of Pesticides (SUR), il voto in Commissione ENVI

Il 9 ottobre 2023 la Commissione AGRI del Parlamento europeo – avente ruolo consultivo, nell’esame della proposta di regolamento SUR (Sustainable Use and Reduction of Pesticides) – aveva provato ad annacquare i suoi obiettivi. Proponendo di contenere la riduzione dei pesticidi (-35%, invece di -50%, a livello nazionale) e di posticiparne i termini al 2035, anziché entro il 2030. (3)

La Commissione ENVI – incaricata di presentare il dossier all’assemblea plenaria – ha saputo resistere in parte (si veda il successivo paragrafo 3) alle lobby agroindustriali, migliorando il testo originario della proposta sotto alcuni aspetti:

– innalzamento al 65% della riduzione d’impiego delle sostanze attive più pericolose, (4)

– monitoraggio dei residui di pesticidi nell’ambiente, (5)

– divieto per gli operatori localizzati negli Stati Membri di importare, produrre ed esportare verso Paesi terzi sostanze attive e pesticidi vietati in UE. (6)

2) Riduzione dei pesticidi, iter legis

Il testo approvato dalla Commissione ENVI del Parlamento europeo raccoglierà nuove proposte di emendamenti, in attesa del voto in agenda alla sessione plenaria del 20 novembre 2023.

Il testo licenziato dall’Assemblea verrà poi discusso dai governi degli Stati membri, al Consiglio, in vista di un possibile accordo di compromesso con l’assenso della Commissione europea.

Se un accordo non verrà raggiunto entro il termine della legislatura in essere (maggio 2024), l’esame della proposta di regolamento SUR dovrà riprendere da capo in quella successiva.

La strategia ‘Farm to Fork’ rischia di fallire, ancora una volta, a causa della connivenza tra i vari gruppi politici europei – a cui da ultimo si sono accodati anche i ‘social(m)isti’ – e i governi di Stati membri come l’Italia, tutti agli ordini delle grandi confederazioni agricole e dei monopolisti globali di pesticidi e sementi. (7)

3) Avanti con beffa

La beffa è triplice:

– la minaccia di fare slittare l’esame della proposta di regolamento SUR alla prossima legislatura apre i negoziati al ribasso, poiché tutte le parti politiche hanno interesse a poter vantare le proprie misere ‘conquiste’, nella campagna elettorale alle porte,

– la Commissione referente al Parlamento europeo (ENVI), non a caso, ha indebolito la proposta anticipando di un decennio (al 2013-2017) il periodo a cui riferirsi per valutare la riduzione dei pesticidi, che perciò risulterà falsata. Oltre ad aver indebolito la protezione delle aree sensibili,

– nessuno ha finora risolto il vizio archetipo, già evidenziato dalla ‘European Court of Auditors’. (8) La Commissione europea, su ‘suggerimento’ delle lobby dei veleni, (9) ha introdotto un ‘indicatore di rischio pesticidi’ (HRI 1) che, come si vedrà, è ingannevole.

4) Indicatore di rischio ingannevole

SUR (Sustainable Use of Pesticides Regulation) propone l’obiettivo di ridurre l’impiego di pesticidi pericolosi – categoria che include erbicidi, fungicidi, battericidi – nell’agricoltura UE, in misura del 50%, entro il 2030. (1) La Commissione europea ha però proposto uno strumento di misurazione, lo Harmonized Risk Indicator 1 (HRI 1), del tutto fuorviante.

L’HRI 1 suddivide i ‘pesticides’ in quattro categorie e assegna a ciascuna di esse un diverso fattore di ponderazione (weighting factor, WF):

  • ‘basso rischio’, WF 1,
  • ‘normalmente autorizzato’, WF 8,
  • ‘più pericoloso’, i.e. pesticidi candidati alla sostituzione, WF 16,
  • ‘non autorizzato’, WF 64.

https://www.youtube.com/watch?v=1s7wMgVvjBM&ab_channel=GLOBAL2000

Il video sopra riportato – ‘The deceptive harmonised risk indicator 1, and how it can be fixed’ – mostra il paradosso di questo indicatore. Laddove:

– la semplice sostituzione di un pesticida poiché vietato, con un prodotto similare autorizzato, comporta una riduzione di 8 volte del ‘fattore di ponderazione’ (da WF 64 a WF 8), mentre

– il ‘divieto’ di una sostanza può peraltro derivare dalla mancata richiesta di rinnovo della sua autorizzazione, a prescindere dalla sua rischiosità, anche solo per ragioni commerciali,

– il 75% di tutte le sostanze oggi si inquadra nella ‘categoria 2’, a prescindere dalla loro efficacia nei confronti degli organismi bersaglio e i rischi per gli organismi non bersaglio (10,11).

5) Correzioni necessarie

L’opinione scientifica pubblicata dall’Agenzia Federale Tedesca per l’Ambiente (Umweltbundesamt, UBA, 2022) ha già da tempo indicato come correggere l’indicatore HRI 1. In sintesi, è necessario:

  • associare i volumi di vendita con i tassi di applicazione media (dati esistenti e pubblicati dall’Agenzia, in relazione a 255 sostanze),
  • ridurre sensibilmente il fattore di rischio per i pesticidi non approvati (da 64 a 16),
  • differenziare i pesticidi all’interno della ‘categoria 2’, da ri-classificare a livello UE,
  • includere i pesticidi non chimici ad alto rischio, attualmente non compresi nell’indicatore,
  • spostare il periodo di riferimento dal 2015-2017 al 2018-2020. (12)

6) Conclusioni provvisorie

L’uso dei pesticidi deve venire dimezzato entro il 2030, secondo la bozza di regolamento UE sulla riduzione dei pesticidi. Questo obiettivo deve però venire verificato utilizzando i dati sulle vendite di pesticidi. Secondo l’Agenzia federale per l’ambiente [come già rimarcato dalla European Court of Auditors, ndr] questo metodo è fuorviante. I pesticidi non più approvati hanno un peso troppo elevato. Una diminuzione dei dati di vendita indicherebbe una tendenza alla diminuzione, che non si verifica sul campo’ (Umweltbundesamt, comunicato stampa 25.10.23). (13)

riduzione pesticidi
Figura 1: How the EU calculates the pesticide risk down to a minimum (Umweltbundesamt, UBA). (15)

L’Agenzia per l’Ambiente della Repubblica federale tedesca propone altresì di aumentare le aree libere da pesticidi del 10%, in antitesi alle deroghe accordate dal Parlamento europeo, (14) e incoraggiare l’adozione del metodo biologico nelle aree vicine a quelle protette e particolarmente sensibili. Un’esigenza fondamentale per proteggere la salute pubblica rispetto ai rischi di esposizione alle sostanze chimiche tossiche per ‘effetto deriva’. (15)

È fondamentale altresì ricordare – nei controlli ufficiali, come negli audit di seconda parte (i.e. retail) e nelle certificazioni di ipotetica ‘sostenibilità’ delle pratiche agricole – le disposizioni vincolanti già prescritte dall’attuale Reg. (EC) 1107/2009 sulla gestione integrata dei parassiti e le norme specifiche per le colture, secondo cui gli agricoltori siano obbligati ad adottare in via prioritaria metodi preventivi e non chimici. (16,17)

Dario Dongo e Alessandra Mei

Note

(1) Dario Dongo. Riduzione dei pesticidi, la proposta di regolamento UE. GIFT (Great Italian Food Trade). 25.6.22

(2) Pesticide Action Network Europe. ENVI committee vote on pesticides regulation SUR. 24.10.23 https://tinyurl.com/2s36thdw

(3) Dario Dongo. Nature Restoration Law, riduzione dei pesticidi. Eurodeputati a servizio delle lobby agroindustriali. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.10.23

(4) Marta Strinati. Pesticidi impiegati nel convenzionale e nel bio. Tossicità a confronto. GIFT (Great Italian Food Trade). 16.3.23

(5) Marta Strinati. Pesticidi, appello per la raccolta e la pubblicazione di dati attendibili. GIFT (Great Italian Food Trade). 30.5.22

(6) Marta Strinati. Stop all’export UE di pesticidi vietati che tornano nei nostri piatti. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.2.23

(7) Dario Dongo. Sementi, i 4 padroni del mondo. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.1.19

(8) European Court of Auditors (ECA). Special Report 05/2020: Sustainable use of plant protection products: limited progress in measuring and reducing risks https://tinyurl.com/eaajeznh

(9) HR1 is a «reasonable way to measure the hazard reduction of pesticides» (Crop Life Europe)

(10) IFOAM. Policy brief: correcting the F2F Indicator https://tinyurl.com/mr2m8kcu

(11) IFOAM. Baking soda more dangerous than synthetic pesticides? EU decision-makers on the brink of endorsing deceptive pesticide metrics. 16.10.23 https://tinyurl.com/yrdhd84j

(12) Umweltbundesamt, UBA. (2022). Towards sustainable plant protection. https://tinyurl.com/2vrxpmfs

(13) Umweltbundesamt, UBA. Misleading calculation: EU plans for pesticide reduction at risk. 25.10.23 https://tinyurl.com/32b6pbty

(14) Dario Dongo. Food security, tesi e antitesi del Parlamento europeo. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.3.22

(15) Dario Dongo. L’effetto deriva dei pesticidi su api, alberi e piante distanti dai terreni coltivati. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.12.20

(16) Donato Ferrucci, Dario Dongo. Agricoltura integrata e impiego di pesticidi, i dati non tornano. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.1.19

(17) Dario Dongo, Marta Strinati. Uso sostenibile dei pesticidi, le richieste di riforma della società civile. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.9.22

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Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

Alessandra Mei
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Laureata in Giurisprudenza all'Università di Bologna, ha frequentato il Master in Food Law presso la stessa Università. Partecipa alla squadra di WIISE srl benefit dedicandosi ai progetti europei e internazionali di ricerca e innovazione.

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