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Olio di palma e diesel, la petizione #NotInMyTank

Eliminare l’olio di palma dai nostri combustibili è un’esigenza indifferibile per la salvaguardia del pianeta e delle popolazioni rapinate delle loro terre in nome di questo grasso tropicale. Il 21.1.19 è stata organizzata in diverse capitali la ‘Giornata Europea di Azione’. Partecipiamo anche noi, vicini a Legambiente, a Roma. #NotInMyTank!

‘Biodiesel’, un pieno di atrocità

Il 95% del biodiesel in Italia viene realizzato a partire da olio di palma. Che si utilizza anche come combustibile per aerei. Di conseguenza, i motori diesel sono oggi i primi consumatori del sanguinario grasso tropicale.

La sete di palma dei motori a scoppio europei viene a tutt’oggi soddisfatta mediante devastazione di milioni di ettari di foreste pluviali. E con esse, la biodiversità del nostro pianeta. 190 specie animali in via di estinzione, 150.000 oranghi del Borneo uccisi tra il 1999 e il 2015. (1)

Le emissioni di gas-serra legate al ciclo di vita dei ‘bio-carburanti’ sono addirittura superiori a quelle dei combustibili fossili che i primi dovrebbero sostituire, in teoria, per esigenze ambientali. (2) Ciò a causa delle deforestazioni di aree qualificate come ‘High Carbon Stock’, le quali provocano emissioni di metano per 7-8 decenni dopo gli incendi.

Il land grabbing – vale a dire la rapina delle terre, di cui la brama di coltivare palma da olio costituisce la prima causa a livello planetario – è peraltro il più grave dei crimini legati a questo grasso tropicale. Sanguinario appunto. Crimini internazionali contro l’umanità, tuttora impuniti quand’anche commessi nei confronti di minori costretti in schiavitù.

#NotInMyTank, l’Europa dica basta!

Un’indagine condotta da Ipsos a settembre 2018 su 4.500 adulti in 9 Paesi europei mostra un elevato consenso verso l’eliminazione dell’olio di palma dai carburanti diesel. L’adozione di tale misura a livello UE riceverebbe il supporto del 69% dei cittadini europei intervistati. Con picchi del 75% in Italia e Ungheria, 71% in Francia. Si opporrebbe, viceversa, un misero 14% del campione complessivo. (3)

Il Parlamento europeo aveva già votato a favore del divieto d’impiego di olio di palma nei c.d. ‘biocombustibili’. (4) Ma la Commissione guidata da Jean-Claude Juncker non ha dato seguito alle istanze dei rappresentanti dei cittadini europei, preferendo invece portare avanti gli ‘accordi di partenariato commerciale’ – e politico – che muovono in direzione opposta.

L’accordo tra l’UE e l’Indonesia, primo produttore del grasso tropicale in esame, potrebbe infatti consentire il suo libero commercio dall’Asia verso il vecchio continente. A condizioni tanto favorevoli ai palmocrati, quanto devastanti per la salute dell’ambiente e i diritti umani fondamentali delle popolazioni coinvolte. Ed è perciò che la ONG Rainforest Rescue ha lanciato una petizione volta a escludere il palma dagli accordi di libero scambio.

La Commissione europea ha ora tempo, fino all’1 febbraio 2019, per adottare un atto delegato ove definire i criteri necessari ad attuare la graduale eliminazione dell’olio di palma dai carburanti, come previsto dalla nuova direttiva sulle Energie Rinnovabili, RED II. (5) Ma la sfiducia in tal senso, nei confronti della banda Juncker, è viva e crescente.

 #NotInMyTank! La petizione da firmare

La petizione #NotInMyTank – che invitiamo tutti a sottoscrivere e promuovere, seguendo il link – è stata lanciata da una coalizione internazionale di ONG ambientaliste, tra le quali figura Legambiente. (6)

 

Per dire subito Basta! all’olio di palma nei combustibili. Oltreché negli alimenti, come richiesto da Great Italian Food Trade con il Fatto Alimentare, e in altri prodotti di consumo. Per salvare le popolazioni dalla rapina delle terre e l’esposizione a pesticidi neurotossici come il paraquat. E tanti altri, che avvelenano adulti e bambini. Oltre a salvare le foreste, gli oranghi e il pianeta dall’abominio che lo conduce alla catastrofe.

Legambiente ha lanciato un appello al ministro per l’Ambiente Sergio Costa e al ministro per lo Sviluppo Economico Luigi Di Maio chiedendo una drastica riduzione delle importazioni di olio di palma per usi energetici nel prossimo Piano Nazionale Clima ed Energia. (7)

#NotInMyTank! La Giornata Europea di Azione

La Giornata Europea di Azione #NotInMyTank, il 21.1.19, prevede manifestazioni a Roma, Madrid, Berlino, Parigi. Oltreché davanti alla sede della Commissione europea. L’appuntamento a Roma è alle ore 10:30 in Piazza Santi Apostoli, per un sit-in in contemporanea con le altre città europee.

I rappresentanti della coalizione di ONG che promuovono l’iniziativa incontrano nel frattanto il Commissario Europeo per l’Azione Clima e Energia, Miguel Arias Cañete. Per sollecitare la Commissione Europea di rispettare gli impegni presi con l’Assemblea di Strasburgo e i 515 milioni di cittadini che essa rappresenta.

Il serbatoio è colmo, ora Basta!

#NotinMyTank, #Égalité!

Dario Dongo e Giulia Torre

Note

(1) Cfr. Maria Voigt et al., ‘Global Demand for Natural Resources Eliminated More Than 100,000 Bornean Orangutans’ (2018), su Current biologyhttps://doi.org/10.1016/j.cub.2018.01.053

(2) Precedenti studi su olio di palma e gas-serra sono citati nell’articolo https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/olio-di-palma-insostenibile-dalle-favole-dei-palmocrati-ai-dati-su-emissioni-di-gas-serra-e-cambiamento-climatico

(3) Sintesi dell’indagine IPSOS su https://www.transportenvironment.org/sites/te/files/IPSOS%20POLL%20-%20Palm%20oil%20in%20diesel%20in%20Europe.pdf

(4) V. risoluzione 4.4.17 dell’Assemblea di Strasburgo, su https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/risoluzione-del-parlamento-europeo-su-olio-di-palma-stop-al-biodiesel-serve-una-certificazione-attendibile

(5) La ‘Renewable Energies Directive’, c.d. RED II, è stata adottata il 14.6.18 mediante accordo di compromesso tra Commissione, Parlamento e Stati membri (v. https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/ue-altri-10-anni-di-biodiesel-da-palma).

(6) La coalizione di base è composta da Fédération Inter-Environnement Wallonie, Transport & Environment, Amis de la Terre and Canopeé, Deutsche Umwelthilfe and Nabu, Legambiente, Zero, Ecologistas en Acción, the Swedish Society for Nature Conservation e Milieudefensie/Friends of the Earth Netherlands

(7) Sergio Costa e Luigi Di Maio sono altresì destinatari di un’altra istanza cruciale per la salvaguardia dell’ambiente e delle produzioni agroalimentari in Italia, abrogare subito l’articolo 41

Laureata in giurisprudenza, master in European Food Law, si occupa di legislazione agro-alimentare, veterinaria, agricola. Dottoranda alla Scuola per il Sistema Agroalimentare AGRISYSTEM, Università Cattolica del Sacro Cuore, con una tesi in materia di novel food.

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