HomeProgressoPesticidi omicidi ed ecocidi, nuovo rapporto ONU

Pesticidi omicidi ed ecocidi, nuovo rapporto ONU

Il 24 gennaio 2017 Hilal Ever, Relatore speciale ONU sul diritto all’alimentazione, ha pubblicato un rapporto (1) dedicato a pesticidi omicidi ed ecocidi. Nuovi dati sui pericoli degli agrotossici per i diritti umani, la salute e il pianeta. Con ‘impatti catastrofici‘ sui lavoratori in agricoltura, i consumatori e i loro gruppi vulnerabili, le risorse naturali necessarie a sviluppare sistemi alimentari sostenibili.

I pesticidi (2) sono un problema globale dei diritti umani‘. Il loro uso può avere conseguenze molto negative sul godimento del diritto al cibo. Agli agrotossici sono attribuite ogni anno circa 200.000 morti da avvelenamento acuto. Il 99% si verifica nei Paesi in Via di sviluppo. Qui Big Ag (3) ha gioco facile a ottenere norme più permissive, e la loro disapplicazione. Anche a causa di ciò non è semplice raccogliere dati sull’impatto globale del fenomeno analizzato.

Contro l’impiego di agrotossici pericolosi

La salute umana è minacciata dell’esposizione cronica a sostanze pericolose cui vengono associati cancro, morbi di Alzheimer e di Parkinson, interferenza endocrina, disordini nella crescita, sterilità. Patologie neurologiche e neuromotorie, asma e allergie, ipersensibilità e malattie rare. I sintomi possono manifestarsi dopo anni, rendendo così difficile l’accesso a rimedi efficaci e la prevenzione.

I rischi sanitari oltretutto non sono mai valutati con sufficiente ampiezza prima che gli agrotossici vengano immessi sul mercato. ‘Ciò è particolarmente vero per gli ingredienti ‘inattivi’, quelli cioè ‘aggiunti per migliorare l’efficacia del principio attivo del pesticida e che non possono venire analizzati e sono raramente divulgati sull’etichetta del prodotto‘. Si annota altresì l’insufficienza degli studi su effetti combinati di esposizione a molteplici pesticidi negli alimenti, l’acqua, il suolo e l’aria. (4)

In nome dei diritti umani e dell’ambiente

Le vittime più vulnerabili sono i bambini. Il veleno è tanto più efficace quanto sono ridotte le unità di peso corporeo, e gli organi vitali sono in fase di sviluppo. Ma già prima del concepimento, oltreché in fase prenatale, gli agrotossici pongono le premesse di aborti spontanei e parti prematuri. A seguire patologie dello sviluppo, leucemie e autismo, spesso riconducibili a tale causa. (5)

I lavoratori in agricoltura sono soggetti a livelli di esposizione più elevati. E così le loro famiglie, poiché essi portano a casa i residui di veleni sulla loro pelle, l’abbigliamento e le calzature. Bambini e adolescenti soprattutto in pericolo, atteso che l’agricoltura occupa il 60% del lavoro minorile a livello globale, le precauzioni d’impiego sono spesso malcomprese e i dispositivi di protezione inadatti.

La contaminazione ambientale – dei suoli e delle acque, oltreché aerea – moltiplica le fonti d’intossicazione, con effetti che persistono per decadi. Si porta a esempio la filiera dell’olio di palma in Guatemala. Il pesticida usato nelle coltivazioni ha ucciso ogni forma di vita nel fiume Pasión. Privando una comunità di 13mila persone della sua prima risorsa di cibo, il pesce. E le atrazine, che tuttora anche in Europa contaminano le acque potabili, anni dopo il loro divieto.

La raccomandazione rivolta al Consiglio ONU per i diritti umani è di lavorare a un trattato internazionale vincolante che regoli l’impiego di agrotossici pericolosi, i quali devono venire vietati a livello globale. Affermando la responsabilità dei loro produttori, anche in relazione alla disinformazione sui pericoli legati al ciclo di vita delle sostanze immesse nell’ambiente. Gli Stati membri devono allineare le norme a tutela dei diritti. E promuovere l’adozione di pratiche agricole ecologiche (agroecology), le sole in grado di garantire produzioni sostenibili per le società e gli ecosistemi.

Dario Dongo

Note

(1) La relazione, scritta in collaborazione con il Relatore speciale sulle implicazioni per i diritti umani della gestione corretta dal punto di vista ecologico e lo smaltimento di sostanze e rifiuti pericolosi.  ALLEGATO: REPORT OF THE SPECIAL RAPPORTEUR ON THE RIGHT TO FOOD

(2) I pesticidi sono definiti nel rapporto come ‘qualsiasi sostanza o miscela di sostanze di ingredienti chimici e biologici destinati a respingere, distruggere o controllare qualsiasi parassita o regolare la crescita delle piante‘. Si veda anche il capitolo 2 dell’e-book “OGM, la grande truffa”

(3) L’epiteto Big Ag raccoglie i colossi dell’agricoltura industriale, delle sementi e degli agrotossici. Sono strettamente legati nell’operatività e talora pure nelle rispettive partecipazioni societarie

(4) Frank Eyhorn, Tina Roner e Heiko Specking, Reducing Pesticide Use and Risks — What Action is Needed?, Briefing Paper‘ (HELVETAS Swiss Intercooperation, 2015)

(5) Enrique Ostrea, Dawn Bielawski e N.C. Posecion, ‘Meconium analysis to detect fetal exposure to neurotoxicants, (su Archive of Disease in Childhood, vol. 91, n. 8, settembre 2006)

+ posts

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti

Translate »