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Pulcini tritati, la Coop dice Basta

Pulcini tritati, solo perché maschi. Una pratica usuale negli allevamenti di galline ovaiole in tutto il mondo. Alla quale Coop Italia ha deciso di sottrarsi. ‘Salviamo il pulcino maschio’ è lo slogan della campagna lanciata il 4.4.19 con la quale il primo operatore della Gdo italiana mette fine a una crudeltà che colpisce ogni anno 360 milioni di pulcini nella sola Ue. (1) Qualificando così le sue uova a marchio come cruelty free.

Salviamo il pulcino maschio

L’eliminazione dei pulcini maschi dalle nidiate delle galline ovaiole – la cosiddetta sessazione– risponde a interessi economici. A differenza delle femmine, destinate a produrre uova, i maschi sono poco redditizi. In piccola parte sono allevati e commercializzati come galletti o capponi, ma rimangono un prodotto di poco valore, in confronto ai ‘galli da carne’. Per questo, subito dopo la schiusa delle uova sono di regola separati dalle femmine e soppressi, mediante diverse modalità. Triturazione, soffocamento, scossa elettrica. Una pratica d’ora in poi vietata negli allevamenti che forniscono le uova a marchio Coop.

Forte di accordi di filiera pluriennali, Coop ha concordato con i suoi fornitori di allevare anche i pulcini maschi della stessa covata da cui provengono le galline ovaiole per la produzione di uova a marchio. Un destino diverso dalla soppressione immediata per circa 750mila pulcini l’anno. E un ulteriore passo in avanti per il leader italiano della Gdo, da sempre esemplare per le politiche volte al benessere animale.

Uova Coop, filiera d’avanguardia

L’impegno di Coop per una filiera delle uova etica e sostenibile è iniziato 15 anni fa. Seguendo una progressione che l’ha posta sempre un passo avanti agli altri operatori:

– stop alle gabbie. 15 anni fa, per prima, ha garantito per le uova a marchio Coop la provenienza da galline allevate a terra, mettendo al bando quelle da ovaiole in gabbia. Una garanzia pari soltanto alle uova biologiche,

– bando totale. Nel 2010 le uova da galline in gabbia – di qualsiasi marchio – sono state bandite dagli scaffali degli oltre 11mila punti vendita Coop. Una decisione che le valse il premio ‘Good egg’ assegnato da Compassion in World Farming,

– senza antibiotici. Nel 2017, nell’ambito della campagna ‘Alleviamo la salute‘ (a fine 2018 estesa al pesce) gli oltre 200 milioni di uova Coop diventano antibiotic freeUna scelta che migliora ulteriormente il benessere animale delle ovaiole (oltre due milioni gli esemplari coinvolti), e affronta in modo concreto l’emergenza della antibiotico resistenzatra i grandi pericoli ripetutamente segnalati dall’Oms.

– mai più pulcini triturati. Nel 2019, con la campagna ‘Salviamo il pulcino maschio’, le uova a marchio Coop diventano la prima filiera ‘cruelty free‘ in Italia.

Note

(1) Stima di Compassion in World Farming Italia (CIWF)

Marta Strinati
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Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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