Il divieto di uccidere i pulcini maschi nella filiera di produzione delle uova – c.d. sessazione (1) – scatta a livello nazionale in Francia, come già in Germania, a partire dal 2022. (2)
Un segno epocale e condiviso della transizione verso lo sviluppo sostenibile di produzioni e consumi (#SDG12), nel primo settore manifatturiero in UE, da parte dei due primi Paesi produttori di alimenti.
In Italia – terzo Paese in UE per la produzione alimentare, secondo in quella agricola e primo per il valore aggiunto di quest’ultima – Coop Italia è invece il solo operatore ad avere intrapreso questa via (3,4).
Produzione di uova. L’UE a 28 al secondo posto nel mondo, la Francia primeggia
L’Europa a 28 (UK inclusa) è al secondo posto nella produzione globale di uova, con il 9,4% sul totale. (5) Dopo la Cina – che produce circa 1/3 delle uova del pianeta – e prima degli USA (8%). In UE la Francia domina la classifica (15,7 miliardi di uova/anno), seguita da Germania e Spagna.
La produzione in Francia continua a crescere, +4,9% nel 2020 e +2,5% nel primo semestre 2021. La flessione nel canale Ho.Re.Ca. (Hotel, Restaurant, Catering) è stata infatti compensata da un aumento verticale delle vendite in GDO (+11% in volume nel 2020).
Lo sterminio evitabile dei pulcini maschi
50 milioni di pulcini maschi vengono soppressi ogni anno mediante gas o triturazione, nella sola Francia, nelle ‘fabbriche di galline’ da uova. Laddove il benessere animale cede il passo a una logica ‘economicistica’, nell’accezione più grossolana di far quadrare i conti risparmiando i costi di allevare i pulcini maschi delle galline ovaiole, la cui crescita è più lenta e perciò dispendiosa rispetto a quella dei broiler da carne.
I ministri dell’agricoltura di Francia e Germania hanno avviato un partenariato bilaterale di cooperazione per la ricerca applicata e innovazione in avicoltura, nel biennio 2020-2021. Insieme alle organizzazioni professionali degli avicoltori, gli organismi di ricerca, le imprese coinvolte nello sviluppo di tecnologie alternative. Oltre a istituti tecnici e associazioni per la protezione degli animali, come CIWF (Compassion in World Farming).
Divieto di sessazione. Dopo la Svizzera, ecco Francia e Germania
La Svizzera è il primo Paese al mondo ad avere introdotto un rigoroso divieto di sessazione già dal 1.1.20. (4) In Francia e Germania, l’1.1.22 tutti i gestori di incubatori di uova dovranno avere installato, o quantomeno ordinato l’acquisto dei macchinari che consentono di individuare il sesso dei pulcini prima della schiusa delle uova. La strumentazione dovrà in ogni caso venire messa in funzione nel corso del 2022.
Lo spettrofotometro consentirà agli operatori di distinguere il sesso del pulcino (sexage) in ovo a partire dal 13° giorno dalla deposizione. Passando l’uovo sopra un fascio di luce, un apparecchio fotografico realizza il colore delle prime piume dell’embrione permettendo di distinguere gli embrioni di pulcini maschi (piumaggio bianco o giallo) dalle femmine (piumaggio bruno) Le uova dei primi possono così venire scartate e distrutte prima della schiusa.
Coop Switzerland e Coop Italia vs. Germania e Francia, bioetica vs. tecnologie
Coop Switzerland e Coop Italia a ben vedere hanno affrontato la questione bioetica in avicoltura con un approccio radicalmente diverso. I due colossi cooperativi hanno infatti riorganizzato le proprie filiere di approvvigionamento delle uova affinché tutti i pulcini delle galline ovaiole vengano fatti nascere e allevati, sia pure con le diverse finalità di produrre uova (le femmine) e carne (i maschi).
Germania e Francia puntano invece sulla spettrofotometria, che la Agri Advanced Tecnhnologies (gruppo Erich Wesjohann) ha applicato all’avicoltura per anticipare la selezione e lo scarto dei pulcini maschi alla fase che precede la schiusa delle uova. Alla bioetica del sistema cooperativo si contrappone dunque una tecnologia che non esclude ma solo anticipa la soppressione del pulcino maschio. (6)
Programma di filiera, l’esempio francese per l’UE
Il governo francese ha stanziato un apposito fondo (€10 milioni), nel Piano di Rilancio nazionale, per finanziare a fondo perduto il 40% dei costi per l’acquisto dei macchinari che intercettano in ovo i pulcini maschi. Prospettando altresì la redistribuzione dei costi nell’intero corso della filiera, attraverso la visionaria Loi EGalim 2 sulle pratiche commerciali sleali. (7) I ministri di Parigi e di Bonn hanno poi presentato il progetto al Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura, il 19.7.21, incoraggiando gli altri Stati Membri e la Commissione ad estendere l’iniziativa a livello UE. (8)
CNPO, l’Organizzazione interprofessionale della filiera francese dell’uovo, stima in € 15 milioni gli investimenti in macchinari e in € 64 milioni/anno, pari al 4% della chiffre d’affaire, i costi supplementari di esercizio. Si prevede quindi un aumento dei prezzi di un minimum di 0,5 centesimi/uovo. Le uova verranno contrassegnate con un marchio a forma di cuore, ‘sans tuer les poussins mâles’ (senza uccidere i pulcini maschi), sull’imballaggio e sul guscio.
Uovo francese, una filiera en marche
L’interprofessione delle uova in Francia si distingue tra l‘altro per il piano quinquennale lanciato nel 2017, il ‘Contratto Sociale dell’Avvenire’, articolato come segue:
– allevamento fuori gabbia. Le uova da galline allevate a terra rappresentano oggi il 64% della produzione nazionale (dati dicembre 2020),
– bio e Label Rouge. Gli operatori si sono impegnati ad aumentare (+50% e +20% entro il 2022, rispettivamente) il numero delle galline ovaiole certificate biologiche e Label Rouge, (10)
– garantire contratti di fornitura responsabili per accompagnare la transizione in GDO (Grande Distribuzione Organizzata) e HoReCa,
– sostenere la ricerca e lo sviluppo su benessere animale e sostenibilità,
– valorizzare la filiera nazionale con il logo ‘oeuf de France’, da applicare sulle uova sfuse ma anche sui prodotti trasformati a base di uova (ovoprodotti).
Avicoltura in Italia, il valore aggiunto ‘senza antibiotici’
L’Italia avicola, dal canto suo, ha la grande opportunità di realizzare uova e carni di pollame senza antibiotici. Quanto di meglio si possa fare per migliorare il benessere animale e proteggere i consumatori dai pericoli associati all’antibiotico-resistenza.
Il paradosso italiano è avere in casa la soluzione (Algatan) per eliminare gli antibiotici, ridurre i costi di esercizio e aumentare le rese, ma ostinarsi a non avvalersene. Una miopia diffusa?
Il valore aggiunto che i consumatori sanno attribuire a uova e pollame ‘senza antibiotici’ – oltreché ‘senza tritare i pulcini maschi’ – rimane perciò un potenziale inespresso, una domanda ancora priva di offerta a scaffale. Fino a quando?
Dario Dongo e Giulia Orsi
Note
(1) Dario Dongo, Tommaso Di Paolo. Pulcini tritati. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.3.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/pulcini-tritati
(2) Aymeric Renou. Julien Denormandie: «C’est la fin du broyage des poussins». Le Parisien. 18.7.21 https://www.leparisien.fr/societe/julien-denormandie-cest-la-fin-du-broyage-des-poussins-18-07-2021-ZVAPDJ3RZBFQHIQ2H76XOQFB7A.php?ts=1626612367435
(3) Marta Strinati. Pulcini tritati, la Coop dice Basta. GIFT (Great Italian Food Trade). 5.4.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/pulcini-tritati-la-coop-dice-basta
(4) Marta Strinati. La mattanza dei pulcini maschi, tante chiacchiere e pochi fatti. GIFT (Great Italian Food Trade). 17.7.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/la-mattanza-dei-pulcini-maschi-tante-chiacchiere-e-pochi-fatti
(5) Dario Dongo, Alessandra Mei. Pollame e uova, domanda globale in crescita. La sfida della sostenibilità. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.2.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/pollame-e-uova-domanda-globale-in-crescita-la-sfida-della-sostenibilità
(6) CIWF Francia a sua volta – già dal 2020, in collaborazione con Carrefour, ha incoraggiato l’impiego della tecnologia di sexage in ovo dell’azienda tedesco-olandese RESPEGG. La quale consente di intercettare l’uovo con maschio dal 9° giorno, con una precisione del 98%. Le uova separate vengono destinate alla filiera produttiva della mangimistica di qualità
(7) Dario Dongo, Giulia Orsi. Pratiche commerciali sleali, la lezione di Parigi a Coldiretti e Confindustria. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.5.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/pratiche-commerciali-sleali-la-lezione-di-parigi-a-coldiretti-e-confindustria
(8) CNPO (Interprofession des Œufs). Alternative à l’élimination des poussins mâles, la filière française des œufs au rendez-vous. Communiqué de presse, 19.7.21 https://oeuf-info.fr/communique-de-presse-alternative-a-lelimination-des-poussins-males-la-filiere-francaise-des-oeufs-au-rendez-vous/
(9) CNPO. Plan de filière à 5 ans: garantir des Œufs français en phase avec la demande du marché.
https://oeuf-info.fr/infos-filiere/plan-de-filiere-a-5-ans-garantir-des-oeufs-francais-en-phase-avec-la-demande-du-marche/
(10) La certificazione Label Rouge attiene a un sistema di allevamento con maggiore densità al chiuso (9 anziché 6 animali/mq) e più spazio verde all’aperto (5 anziché 4 mq per ogni gallina) rispetto al sistema biologico
(11) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Avicoltura senza antibiotici, la via italiana. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.12.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/progresso/avicoltura-senza-antibiotici-la-via-italiana