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Covid-19, una malattia secondaria. Gli studi scientifici

Covid-19, una malattia secondaria? Una malattia secondaria rispetto ai mali della società occidentale, ma anche rispetto alle malattie preesistenti delle vittime del nuovo coronavirus. È quanto emerge dalla meta-analisi di 42 studi scientifici condotti su quasi 40 mila pazienti.

Guerra e pace

La pandemia in atto ha riportato nel lessico comune parole che in Europa si erano quasi dimenticate. Lockdown, coprifuoco, guerra. Linguaggio militaresco e task force composte di soli uomini ‘abili alla leva’. Solo la settimana scorsa sono state accolte alcune donne, dopo vari appelli. E sono tuttora esclusi i rappresentanti del ‘pianeta disabilità’, sebbene sia esso il più afflitto dai vari disastri in corso.

L’evocazione bellica è però del tutto fuorviante poiché l’obiettivo è salvare, anziché distruggere vite. Per molti ma non per tutti, atteso che il governo e il Parlamento italiano si accingono a varare una nuova spesa militare per 6 miliardi di euro che potrebbero venire più utilmente investiti in sanità pubblica e sostegno alla popolazione nella più grave crisi economica dell’ultimo secolo (1,2).

Covid-19, una malattia secondaria. Gli studi scientifici

La parola ‘comorbilità’ indica la presenza contemporanea, in uno stesso soggetto, di due o più malattie. Una ricerca scientifica pre-pubblicata il 13.5.20 analizza 42 studi epidemiologici finora condotti in merito all’impatto del nuovo coronavirus sulla salute delle popolazioni. (3) L’analisi di 39.398 casi dimostra:

– la ricorrenza di ipertensione (36,5%) e malattie cardiovascolari (11,9%), nonché diabete (22,0%), nei pazienti con infezione da COVID-19,

– la maggiore probabilità di decessi da SARS-CoV-2 nei pazienti affetti da preesistenti malattie. Il rischio è quadruplo in caso di malattie del sistema cerebrovascolare (+412%). Più che triplo in caso di malattie cardiovascolari (+332%), insufficienza renale e malattie epatiche croniche (+302). Più che doppio in caso di disturbi immunitari e metabolici (+239%), qualsiasi tipo di tumore (222%) e malattie respiratorie (+202%).

‘Le persone con una o più di queste morbilità hanno in genere un sistema immunitario scarso. Ciò aumenta sia la loro suscettibilità all’infezione, sia la probabilità di complicazioni che possono condurre a decessi per una malattia secondaria come COVID-19. (…)

Questi risultati potrebbero potenzialmente aiutare gli operatori sanitari a risolvere i pazienti COVID-19 più minacciati per comorbidità, adottare misure precauzionali durante il ricovero in ospedale, valutare la suscettibilità alla morte e dare priorità al loro trattamento, che potrebbe potenzialmente ridurre il numero di decessi nella malattia COVID-19.’ (3)

Comorbilità e decessi con Covid-19, Italia

L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) a sua volta indica come solo il il 3,9% dei morti con SARS-CoV-2 non avesse comorbilità. Il numero medio di patologie osservate è 3,3 nelle donne, 3,2 negli uomini. Le più ricorrenti:

– ipertensione arteriosa (68,1%)

– diabete mellito (30,5%)

– cardiopatia ischemica (28,2%)

– fibrillazione atriale (22,5%)

– insufficienza renale cronica (20.5%)

– broncopneumopatia cronica ostruttiva (16,5%)

– scompenso cardiaco (16%)

– demenza (15,8%)

– obesità (10,8%)

– ictus (10,6%).

Prima del ricovero, il 23% dei ‘pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi’ seguiva una terapia con ACE-inibitori e il 16% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina). (4)

Mortalità prematura, le prime cause

WHO (World Health Organization, o OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, 2018) indica come le malattie non trasmissibili sopra citate, Non-Communicable Diseases (NCDs), siano già cause indipendenti di milioni di morti premature, a livello globale.

Prima di Covid-19 si sono registrate ogni anno nel mondo 17,9 milioni di morti per malattie del sistema cardiovascolare, 9 milioni di decessi per cancro, 3,9 milioni per malattie respiratorie e 1,6 milioni per diabete. (5)

In Italia, i dati Istat relativi alle cause di morte ante-Covid (2017) indicano, ai primi cinque posti:

1) malattie del sistema circolatorio, 35,8%

2) tumori, 27,7%

3) malattie del sistema respiratorio, 8,2%

4) malattie del sistema nervoso/degli organi di senso (Parkinson, Alzheimer, etc.), 4,7%

5) malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (diabete), 4,5%. (6)

Pandemie nascoste

Le vere pandemie sono quelle che il mainstream media tiene nascoste e la politica ignora, per proteggere i loro grandi investitori:

– inquinamento atmosferico. Secondo eminenti studi scientifici, a esso vanno attribuiti circa 10 milioni di morti l’anno,

– modelli alimentari squilibrati. Obesità, sovrappeso e malnutrizione sono infatti indicati (assieme al riscaldamento globale, a sua volta legato all’inquinamento atmosferico) quali prime cause della Global Syndemic in atto,

– pesticidi omicidi ed ecocidi. 200mila morti ogni anno – pari ai 2/3 dei decessi finora registrati di pazienti con SARS-CoV2 (Worldometers, 16.5.20) – sono citati nel rapporto ONU 2017 per i soli casi di avvelenamento acuto da agrotossici. Ed è proprio il citato rapporto ONU a riferire agli ‘effetti catastrofici’ dell’agrochimica in agricoltura.

Covid-19, l’ABC

#COVID19abc, la trilogia dell’associazione Égalité, offre alcuni spunti di approfondimento su questi e altri temi. I tre ebook dedicati a:

– Persone (volume I),

– Società (volume II),

– Pianeta (volume III).

Dario Dongo

Note

(1) Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci!, Rete della Pace, Campagna GCOMS. Aumentano le spese militari mentre i bilanci sanitari restano insufficienti. Rete Disarmo. 27.4.20, https://www.disarmo.org/rete/a/47596.html

(2) Giulio Marcon. Meno armi, più ospedali. Sbilanciamoci! 29.4.20, https://sbilanciamoci.info/meno-armi-piu-ospedali/

(3) Khan M, Khan MN, Mustagir MG, Rana J, Islam MS, Kabir MI. Effects of pre-existing morbidities on occurrence of death among COVID-19 disease patients: A systematic review and meta-analysis. MedRxiv (preprint), 13.5.20.cdoi: 10.1101/2020.05.08.20095968

(4) ISS. Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia. Aggiornamento 14.5.20, https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia#3

(5) WHO. (2018). Noncommunicable diseases. World Health Organization, Geneva, Switzerland

(6) A seguire i disturbi psichici e comportamentali (3,8%), le malattie dell’apparato digerente, (3,6%), cause esterne di traumatismo (suicidi, omicidi, incidenti stradali, etc. 3,2%), cause mal definite e risultati anomali (2,2%), malattie infettive e parassitarie (2,2%). Istat. (2019). Mortalità per territorio di evento. Italia, anno 2017, http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=26428#

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