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Lardo di Colonnata stagionato nelle cave di marmo

Il lardo di Colonnata stagionato nelle cave di marmo. È uno degli esempi più celebri del saper fare gastronomico italiano, capolavoro di fusione tra luoghi della storia e capacità artigianale.

Questo prodotto Igp (Indicazione geografica protetta) recentemente assurto alla ribalta globale, deve il suo gusto unico alla stagionatura nelle cave di marmo di Colonnata, paesino vicino Carrara. Il marmo qui estratto è parte della storia, materia prima di molti palazzi della Roma imperiale, di più di un capolavoro italiano, delle opere di Michelangelo e delle sculture di Bernini o Canova.

Lardo di Colonnata stagionato nelle cave

Presso le cave di Colonnata si procede alla salatura del lardo suino, adagiandolo in vasche rese impermeabili con l’aglio e il cui fondo è ricoperto di sale marino e aromi (salvia, rosmarino, timo, pepe, cannella, chiodi di garofano e coriandolo). Su questo letto viene posto il lardo, quindi un nuovo strato di spezie, e così via fino a riempire la vasca.

Lardo di Colonnata, come gustarlo

Chiuso il coperchio, dopo una settimana si versa una salamoia, chiudendo nuovamente. Dopo sei mesi il lardo di Colonnata è pronto: sodo, dal colore bianco tendente al roseo, dall’aroma intenso e dal gusto sapido. La fetta sottile si presta a essere utilizzata su vivande calde, come crostini e pane.

 

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