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ZLEC, o AfCFTA. Al via in Africa il più vasto accordo di libero scambio

ZLEC, o AfCFTA, il più vasto accordo di libero scambio su scala planetaria, ha ufficialmente preso il via in Africa l’1.1.21. Grandi opportunità e altrettante sfide si prospettano in un’area popolata da 1,2 miliardi di persone, la cui economia oggi vale 2,5 trilioni di dollari (1,2).

ZLEC, o AfCFTA. Il più vasto accordo di libero scambio

L’accordo ZLEC – o ZLECAf (Zone de Libre-Échange Continentale Africaine) o #AfCFTA (African Continental Free Trade Agreemen) – istituisce il più vasto mercato unico di beni e servizi a livello planetario. Vi aderiscono 54 dei 55 Stati africani, con la sola temporanea esclusione dell’Eritrea.

‘È un accordo storico, perché dà inizio a un nuovo capitolo nella storia dell’unità africana’ (Paul Kagame, presidente del Rwanda).

L’obiettivo è promuovere e guidare lo sviluppo e la crescita economica dell’Africa. Nella prospettiva di abbattere le barriere interne tra i singoli Paesi e proiettare così il continente africano verso un ruolo protagonista nel contesto economico globale. (1,2)

ZLEC, grandi opportunità

Gli osservatori internazionali intravedono in questo accordo un enorme potenziale:

– entro il 2030 i consumi (B2B e B2C) sono stimati raggiungere i 6,7 trilioni di US$, offrendo grandi opportunità agli investitori internazionali in Africa, (3)

– entro il 2035 il reddito complessivo potrebbe aumentare di US$ 450 miliardi/anno (+7%), con maggior crescita dei salari per le donne (+10,5% vs 9,9% per gli uomini). Con il possibile sollievo di circa 30 milioni di persone dalla povertà estrema. (4)

La rimozione dei dazi doganali potrebbe fare confluire alcune piccole economie, finora isolate, in uno spazio economico comune. Si prospetta altresì lo sviluppo di vari settori industriali. I più ottimisti auspicano la formazione di un blocco economico in grado di competere a livello globale con altre grandi economie. Con più realismo si può prevedere maggiore autosufficienza.

Ostacoli

Il contesto iniziale è difficile. Gli Stati membri devono ancora concordare i dettagli su concessioni tariffarie e barriere non tariffarie, regole di origine, calendario di liberalizzazione dei servizi. 26 Paesi firmatari devono ancora ratificare l’accordo e alcuni governi sembrano sottovalutare le esigenze di aggiornare i propri ordinamenti in vista delle opportunità che potrebbero derivare dalla sua attuazione.

Gli scambi commerciali intra-africani oggi rappresentano solo il 16% del totale, con regimi di dazi spesso superiori a quelli che incombono sulle importazioni in altri continenti. Le reti di trasporto stradali e ferroviarie sono molto inefficienti e l’industrializzazione – nel secondo continente per popolazione dopo quello asiatico – è ancora molto arretrata, con un contributo di solo 1,4% al world manufacturing added value (dati Q1 2020, UNIDO).

La crisi generata da Covid-19 ha causato, tra l’altro, la prima recessione economica degli ultimi 25 anni in Africa sub-Sahariana (-3,3%, 2020).

ZLEC, le grandi sfide. Multiculturalismo e infrastrutture

L’Unione Africana (African Union, AU) si trova quindi ad affrontare una serie di sfide. In primis coinvolgere le parti sociali interessate e le cittadinanze, affinché si possa favorire un’integrazione socio-culturale che preceda e accompagni quella economica:

1) multiculturalismo. Il continente africano esprime una varietà forse unica di culture e lingue, etnie e religioni, sistemi economici e politici. Da intendersi come risorse, anziché cause di conflitto. (5) Se non fosse, aggiungiamo noi, per le controverse influenze delle potenze coloniali,

2) infrastrutture. Bisogna incoraggiare i partner internazionali a investire in progetti infrastrutturali locali e nazionali, anche attraverso l’apporto di realtà già operative sul territorio quali l’Africa Investment Forum, l’Afrochampions Initiative e il Programma per lo sviluppo delle infrastrutture in Africa. Solo così la crescita economica, demografica e produttiva potranno venire canalizzate con efficienza e i beni allocati senza eccessivi sprechi e perdite. (6,7,8).

ZLEC, le grandi sfide. Sviluppo equo e giustizia sociale

L’apertura indiscriminata dei mercati nazionali può aggravare le disparità economiche già in essere. Si dovrebbe perciò fare ricorso, secondo alcuni economisti come Landry Signé,  alle Disposizioni di Trattamento Speciale e Differenziale (SDT) previste da ZLEC – AfCFTA, per la tutela dei Paesi meno sviluppati, unitamente a programmi di assistenza.

Gli Stati membri e le istituzioni – nel favorire lo sviluppo di un ambiente imprenditoriale che aiuti a migliorare la produttività e le competenze di imprese e lavoratori – dovrebbero aumentare gli investimenti pubblici per estendere la copertura della protezione sociale, migliorare l’istruzione e i servizi sanitari. Per garantire che la ricchezza sia inclusiva e reinvestita nelle comunità, a partire dai giovani e le donne. (8)

‘Una maratona inizia sempre con un passo, ma è sempre impossibile finché non viene completata’ (Nelson Mandela)

Dario Dongo ed Elena Bosani

Note

(1) Dario Dongo. ZLEC, la Schengen d’Africa. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.8.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/zlec-la-schengen-d-africa

(2) Dario Dongo. ZLEC, l’Unione economica africana al decollo. GIFT (Great Italian Food Trade). 27.8.19,
https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/zlec-l-unione-economica-africana-al-decollo

(3) Angelle B. Kwemo. The AfCFTA: The first step of a long marathon. Brookings Institution. 3.9.19, https://www.brookings.edu/blog/africa-in-focus/2019/09/03/the-afcfta-the-first-step-of-a-long-marathon/

(4) World Bank. Trade Pact Could Boost Africa’s Income by $450 Billion, Study Finds. 29.7.20, https://www.worldbank.org/en/news/press-release/2020/07/27/african-continental-free-trade-area

(5) Africa Investment Forum https://www.africainvestmentforum.com/

(6)Union Africaine https://au.int/fr/node/34022

(7) PIDA, Programme for Infrastructure Development in Africa https://www.au-pida.org/

(8) Landry Signé and Colette van der Ven (2019). Keys to success for the AfCFTA negotiations. Brookings Institution
https://www.brookings.edu/wp-content/uploads/2019/05/Keys_to_success_for_AfCFTA.pdf

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Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

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