HomeNOTIZIE2020, le aspettative dei consumatori italiani. I dati Coop-Nomisma

2020, le aspettative dei consumatori italiani. I dati Coop-Nomisma

Clima, ambiente e sostenibilità sono le parole chiave del 2020, secondo il sondaggio di fine anno di Coop-Nomisma e il rapporto Coop. Un’istantanea sulle aspettative dei consumatori italiani, all’alba del nuovo decennio.

Il desiderio di cambiamento

Gli italiani intervistati da Nomisma esprimono il desiderio di cambiamento. Cambiare lavoro, città o Paese, andare in pensione. Ma anche vivere – e consumare – meglio. Vale a dire:

– usare meno plastica (il 65% degli intervistati). Un tema a cui è impossibile sottrarsi, a causa dell’ormai evidente aggressione delle microplastiche nell’ambiente, e persino nella nostra dieta,

– sprecare meno (64%). Un argomento di cui si parla ormai da tanti anni, senza peraltro raggiungere risultati tangibili,

– consumare più alimenti tradizionali (30%) e meno junk food.

Il cibo del 2020 tra salutismo e tradizione

I consumi alimentari domestici, come anticipato, continuano a crescere (+12%). Sia pure, con maggior ricorso a egrocery e meal delivery.

Tradizione e naturalità sono le caratteristiche degli alimenti a cui il 30% degli italiani dichiara di voler dedicare maggiori risorse. Il 22% degli intervistati prevede che il ricorso ai fast food scenderà, così come i consumi di carne rossa e quelli di piatti pronti. Maggiore interesse verso i prodotti integrali, i cereali ‘alternativi’, le carni bianche e i legumi, meglio se biologici. Paiono invece in stallo i prodotti etnici, vegani, gluten free e lactose free.

2020 roseo per la GDO

Per la distribuzione moderna il 2020 si prospetta un anno positivo, con previsioni di crescita dell’1,4%, grazie all’inversione di tendenza al Sud (+0,9% rispetto al -0,6% del 2018) e al ritorno in positivo delle vendite per i prodotti freschi a peso variabile (+1,6%, dopo la brusca frenata di oltre 3 punti registrata nel 2018).

Il canale ecommerce – che già, nel 2019, ha registrato una crescita significativa (+26%, con una quota del 2,5% sul totale grocery ) – proseguirà la scalata. Con una crescita stimata al 30%, per il 2020.

Il retail fisico dovrebbe a sua volta ampliare la rete di vendita, seguendo la tendenza del 2019. L’espansione, espressa in metri quadri, è attesa in misura del 3,5% per i discount, 0,5% per i supermercati.

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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