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Alghe ai ruminanti per abbattere le emissioni di metano

Le macroalghe (alghe) somministrate ai ruminanti – bovini, bufali e camelidi – possono abbattere le loro emissioni enteriche di gas serra (metano, CO4). (1)

Risulta perciò opportuno approfondire il loro potenziale contributo allo sviluppo sostenibile della zootecnia, in linea con le raccomandazioni FAO (2019). (2)

Si propone un estratto della scientific review (Beauchemin et al., 2022) dedicata alle opzioni per mitigare le emissioni enteriche di metano degli animali di allevamento. (3)

1) Blue bioeconomy. Alghe, agricoltura e acquacoltura

Blue bioeconomy è il concetto che meglio esprime la ricerca e innovazione sui tesori più inesplorati di oceani e acque dolci, le alghe. Macroalghe e microalghe possono svolgere funzioni ecosistemiche, dal sequestro di carbonio alla fitodepurazione delle acque e le bonifiche ambientali. Oltre a fornire biomasse ad alto valore nutritivo con svariate applicazioni. Alimentazione umana e animale, medicina e cosmetica, agricoltura, biocarburanti.

La Commissione europea ha dato atto dell’esigenza di sviluppare questo settore produttivo – ancora marginale nel Vecchio Continente – nella comunicazione ‘Towards a Strong and Sustainable EU Algae Sector’ (4,5). Le 23 azioni previste a Bruxelles, come si è visto, comprendono:

  • a partire dal 2023, la valutazione di potenziale di mercato, efficienza e sicurezza dei materiali a base di alghe come fertilizzanti e/o biostimolanti (azione 5. Vedi nota 6),
  • entro la fine del 2024, anche sulla base di buone prassi e indicatori sui mangimi, promuovere la sostituzione dei mangimi a base di pesce con mangimi a base di alghe (azione n. 7).

2) Alghe e zootecnia

Il ruolo di macroalghe e microalghe e florotannini nella zootecnia è già stato dimostrato con successo proprio in Italia, grazie alla ricerca e l’esperienza di Algatan, nel rafforzare il microbiota degli animali. Al punto da ridurre – fino a eliminare, ove possibile – l’uso di coccidiostatici e antibiotici in avicoltura. (7) Un’innovazione di grande rilievo per mitigare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza (AMR, Anti-Microbial Resistance).

Risultati importanti sono stati raggiunti anche in suinicoltura, ove pure è stato possibile sviluppare linee di carni ‘antibiotics-free’, oltreché su bovini e ovini. (8) Poca attenzione è stata finora però dedicata, dalle istituzioni e gli operatori della zootecnia, all’innovazione sopra descritta. Così come al potenziale delle alghe per ridurre le emissioni enteriche di metano dei ruminanti. Essenziale tra l’altro anche in una logica di carbon farming e carbon credits. (9)

3) Ruolo delle alghe nella riduzione di emissioni di metano dei ruminanti

Le alghe hanno una composizione chimica che varia sensibilmente a seconda della specie, il periodo di raccolta e l’ambiente di crescita. La rassegna scientifica in esame (Beauchemin et al., 2022) riporta gli studi finora pubblicati su alcune macroalghe che contengono composti bioattivi in grado di inibire la metanogenesi nei ruminanti. (1)

3.1) Macroalghe esaminate

Alghe rosse come Asparagopsis taxiformis e Asparagopsis armata accumulano composti alogenati, tra i quali abbonda il bromoformio (Machado et al., 2016). Gli analoghi alogenati del metano reagiscono con la vitamina B12 per bloccare l’ultima fase della metanogenesi negli archei metanogeni (Wood et al., 1968).

Altre alghe contengono polisaccaridi, proteine, peptidi, batteriocine, lipidi, florotannini, saponine e alcaloidi. A loro volta noti per ridurre la produzione di metano sopprimendo archei e protozoi. Causando tuttavia. in alcuni casi, una diminuzione indesiderata della degradabilità dei nutrienti (Abbott et al., 2020)’. (1)

3.2) Studi in vivo

‘Studi in vivo su pecore, manzi e vacche da latte hanno riportato una riduzione della produzione di metano (CH4) dipendente dalla dose e dalla razione, compresa tra il 9 e il 98%, integrando Asparagopsis nella dieta (Li et al., 2018; Roque et al., 2019a, 2021; Kinley et al., 2020; Stefenoni et al., 2021).

Una riduzione sostanziale della produzione di CH4 per i bovini è stata confermata in una meta-analisi (Lean et al., 2021). L’efficacia dell’Asparagopsis per la mitigazione del CH4 dipende dalla sua concentrazione di bromoformio, che varia da 3,0 a 51,0 mg/kg di DMI (Kinley et al., 2020; Roque et al., 2019a, 2021; Stefenoni et al., 2021)’. (1)

3.3) Asparagopsis

L’Asparagopsis può essere più efficace nel ridurre la produzione di CH4 con diete ad alto contenuto di concentrato, rispetto a diete ad alto contenuto di foraggio (Roque et al., 2021). Sebbene si tema che l’Asparagopsis possa perdere efficacia nel lungo termine (Hristov et al., 2022). Gli studi sull’efficacia di altre alghe sulla produzione di CH4 sono per lo più limitati a condizioni in vitro (Abbott et al., 2020), anche se l’interesse sta crescendo.

L’integrazione alimentare con Asparagopsis ha ridotto l’assunzione di mangime in modo dose-dipendente nella maggior parte degli esperimenti, ma non in tutti. (…). L’integrazione di Asparagopsis è stata segnalata per aumentare l’efficienza alimentare in alcuni studi su piccola scala (Kinley et al., 2020; Roque et al., 2021). L’inclusione di Asparagopsis nella dieta non ha avuto effetti sulla qualità della carcassa, sulla qualità della carne o sul gusto (Kinley et al., 2020; Roque et al., 2021), (…).‘ (1)

3.4) Elementi di attenzione

La preziosa rassegna scientifica (Beauchemin et al., 2022) indica altresì alcuni elementi di attenzione. Dal punto di vista della sicurezza alimentare, è necessario controllare la possibile presenza di contaminanti nelle alghe. Oltre alle concentrazioni di minerali come lo iodio, affinché il trasferimento ai prodotti di origine animale (es. latte) non superi gli Acceptable Daily Intakes (ADI) delle varie fasce di consumatori.

È importante altresìcoltivare in modo sostenibile l’alga in acquacoltura o in sistemi marini con una concentrazione costante di composti attivi, che devono essere mantenuti durante il trasporto, la manipolazione, lo stoccaggio e l’alimentazione degli animali. (…)

L’inclusione di altre alghe nelle diete dei ruminanti può essere accettabile per i consumatori se non c’è rischio di tossicità e se non ci sono sapori sgradevoli nella carne o nel latte’. (1)

Conclusioni provvisorie

Sono necessarie ulteriori ricerche in vivo per determinare la mitigazione del CH4 e le variazioni di produttività in condizioni di dieta e gestione diverse sia per le alghe contenenti bromoformio sia per le altre alghe (Lean et al., 2021).

L’uso delle macroalghe come strategia antimetanogenica può essere fattibile in sistemi confinati e misti, ma è probabile che sia difficile da implementare in sistemi estensivi.

Per l’integrazione degli animali nei sistemi estensivi è necessario progettare meccanismi di somministrazione che non riducano l’efficacia dei composti bioattivi delle macroalghe.’ (1)

Dario Dongo

Immagine di copertina da Toki™Asparagopsis taxiformis Feed (Zhejiang, China) https://asparagopsistaxiformisfeed.com/

Note

(1) Antonio Gattuli. Alghe contro l’effetto-serra. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.5.18

(2) Dario Dongo, Marina De Nobili. Zootecnia, FAO propone 5 aree di intervento per ridurre le emissioni di gas serra. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.8.20

(3) Karen A. Beauchemin, Emilio M. Ungerfeld, Adibe L. Abdalla, Clementina Alvarez, Claudia Arndt, Philippe Becquet, Chaouki Benchaar, Alexandre Berndt, Rogerio M. Mauricio, Tim A. McAllister, Walter Oyhantçabal, Saheed A. Salami, Laurence Shalloo, Yan Sun, Juan Tricarico, Aimable Uwizeye, Camillo De Camillis, Martial Bernoux, Timothy Robinson, Ermias Kebreab (2022). Invited review: Current enteric methane mitigation options. Journal of Dairy Science, Volume 105, Issue 12, 2022, Pages 9297-9326. ISSN 0022-0302. https://doi.org/10.3168/jds.2022-22091

(4) European Commission Communication to the European Parliament and the Council. Towards a Strong and Sustainable EU Algae Sector. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/ALL/?uri=COM:2022:592:FIN COM(2022) 592 final

(5) Marta Strinati. La Commissione europea propone 23 azioni per l’industria delle alghe. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.11.22

(6) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Biostimolanti in olivicoltura, rivoluzione bio. Rassegna scientifica. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.5.21

(7) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Avicoltura senza antibiotici, la via italiana. GIFT (Great Italian Food Trade). 14.12.20

(8) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Zootecnia, alghe e microalghe per prevenire l’uso di antibiotici. Algatan. GIFT (Great Italian Food Trade). 9.9.20

(8) Dario Dongo, Giulia Pietrollini. Carbon farming, via libera del Consiglio alla certificazione UE dei crediti di carbonio in agricoltura. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.12.22

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Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

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