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Junk food espulso dalla scuola, l’esempio in India

Il cibo spazzatura viene espulso dalla scuola e dalle sue vicinanze, in India. Tale misura è ritenuta indispensabile, dall’agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, allo scopo di proteggere la salute di bambini e minori rispetto ai rischi di obesità e malattie correlate. (1)

India, il cibo spazzatura viene espulso da scuola

La Food Safety and Standards Authority of India (FSSAI) ha pubblicato uno schema di regolamento teso a espellere gli alimenti HFSS (High in Fat, Sugar and Salt) dalle scuole e dalle loro vicinanze, entro i 50 metri. Patatine fritte, bibite zuccherate, snack e altri alimenti ultraprocessati con profili nutrizionali inaccettabili.

La scuola deve divenire il luogo ove educare alla corretta alimentazione, secondo la FSSAI. La quale fornisce altresì indicazioni sulla corretta nutrizione dei bambini nelle mense scolastiche, secondo le linee guida del National Institute of Nutrition (NIN).

Scegliere cibo sano e sicuro, locale e stagionale, evitando gli sprechi. Sono questi i mantra impartiti alle mense scolastiche, ove i nutrizionisti intervengono per contribuire alla preparazione dei menù e verificare l’attuazione delle disposizioni.

India, linea guida per le mense scolastiche

Una linea guida rivolta alle mense scolastiche viene allegata allo schema di regolamento FSSAI. Prescrizioni chiare e semplici, per mitigare i rischi connessi all’epidemia globale di obesità:

– mantenere orari stabili, per i pasti nelle scuole, per educare i bambini al ‘giusto tempo del cibo’,

– fornire acqua potabile sicura e gratuita a tutti gli studenti,

– inserire nei menù settimanali una varietà di alimenti, per offrire agli studenti una combinazione di proteine e cereali, ma anche i micronutrienti necessari,

– combinare l’apporto di cereali integrali e alimenti di origine animale, come latte e uova. Nel rispetto di stagionalità, freschezza e approvvigionamenti locali,

– limitare il consumo di dessert, cibi confezionati, prodotti da forno e bevande preconfezionate,

– contenere entro i 25g pro-capite gli apporti quotidiani di grassi, evitando la loro cottura,

– ponderare la dieta in modo da fornire 100-150 kcal in ogni spuntino e 300-500 kcal in ciascun pasto. Con un apporto quotidiano di 18-20g di proteine e micronutrienti da frutta, verdura o alimenti fortificati,

– un menù più nutriente, anche con aggiunta di integratori alimentari, può venire fornito agli atleti e studenti impegnati in attività sportive.

India, la crisi dell’obesità infantile

Uno studio scientifico sulla pandemia dell’obesità infantile, pubblicato nel 2017 sul New England Journal of Medicine, aveva indicato l’India come il secondo Paese al mondo per la prevalenza di questa malattia (14,4 milioni di casi), dopo la Cina (15,3 milioni). Su un totale di 108 milioni di bambini obesi allora stimati nel mondo. (2)

Le misure adottate dall’agenzia indiana per la sicurezza alimentare – sebbene, in apparenza, quasi ‘radicali’ – sono anzi più lievi rispetto alle indicazioni della società pediatrica. La ‘Indian Academy of Pediatrics’ aveva infatti a sua volta pubblicato, pochi mesi prima, le proprie raccomandazioni nutrizionali ove si invocava il divieto di vendita di alimenti JUNCS (junk food, ultra-processed food, nutritionally inappropriate foods, caffeinated/coloured/carbonated beverages, sugar-sweetened beverages) nelle mense scolastiche e nel raggio di 200 metri dalle scuole.

Le raccomandazioni dei pediatri indiani comprendevano tra l’altro il bando totale di ogni forma di pubblicità e marketing dei prodotti JUNCS. Anche sul web e i social media. Nonché l’adozione di strategie fiscali per promuovere il consumo di alimenti sani e limitare la disponibilità e il consumo di cibo spazzatura.

Lo schema di regolamento della FSSAI è stato pubblicato il 30 ottobre 2019, con possibilità per le parti sociali interessate di inviare osservazioni entro i 30 giorni successivi.

Marta Strinati e Dario Dongo

Note

(1) https://www.fssai.gov.in/upload/uploadfiles/files/Draft_Notification_School_Children_04_11_2019.pdf

(2) The GBD 2015 Obesity Collaborators. (2017). Health Effects of Overweight and Obesity in 195 Countries over 25 Years. N Engl J Med 2017; 377:13-27. doi: 10.1056/NEJMoa1614362

 

 

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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