La FDA ha approvato un regolamento che disciplina anche negli USA l’uso in etichetta della dicitura gluten free (senza glutine), e indicazioni simili, che possono venire apposte su base volontaria a condizione che il contenuto di glutine nell’alimento non superi i 20 ppm, lo stesso limite già definito in Europa. È un importante passo avanti per i circa 3 milioni di celiaci che vivono negli Stati Uniti, i quali finalmente potranno distinguere i cibi compatibili con le loro esigenze dietetiche.
Un periodo transitorio di un anno è stato stabilito per consentire agli operatori locali di adattarsi alle nuove regole. Secondo le stime, il 5% dei prodotti tuttora presenti sul mercato USA con etichetta ‘senza glutine’ superano la quantità previsto dalla normativa.
L’unico aspetto negativo del regolamento FDA riguarda la possibilità di presentare come ‘gluten-free’ qualsiasi tipo di alimento, compresi quelli che non contengono glutine naturalmente. In Europa non è invece ammesso promuovere l’assenza di glutine in prodotti che sono generalmente privi di sue fonti.
La crescente sensibilità americana verso la celiachia offrirà nuovi spunti per le esportazioni dall’Italia, primo Paese in Europa nella produzione, ricerca e sviluppo di alimenti dietetici senza glutine di assoluta eccellenza.