Nel cuore del Rinascimento italiano, a Mantova e nei suoi dintorni, il melone mantovano IGP era già celebre presso le corti ducali della famiglia Gonzaga. Continua a distinguersi a tutt’oggi, anche sui mercati internazionali, quale simbolo di una tradizione agricola locale che unisce storia e qualità.
Le condizioni pedoclimatiche uniche del territorio ne determinano l’eccellenza, supportata da pratiche colturali attente e da rendimenti produttivi costanti.
Particolarmente apprezzata è la varietà melone liscio, scelta dagli chef per la sua consistenza e dolcezza. La selezione accurata, le corrette modalità di conservazione e la filiera certificata ne garantiscono la qualità, rendendo questo frutto un autentico tesoro rinascimentale da riscoprire e valorizzare.
Storia e origini del melone mantovano
Originario dell’Asia centrale, il melone si diffuse presto in India e Cina, arrivando successivamente nel bacino del Mediterraneo. In Italia è presente fin dall’età cristiana, come mostrano affreschi rinvenuti a Ercolano. Plinio il Vecchio lo menzionava già nel I secolo, narrando il suo apprezzamento da parte dell’imperatore Tiberio.
Nel territorio mantovano, la coltivazione del melone è documentata dalla fine del Quattrocento. Un celebre esempio risale al 3 agosto 1548, quando il podestà Felice Fiera offrì al duca Francesco Gonzaga quattro meloni tondo-ovali, gialli con striature verdi, per guadagnarne il favore.
Gli archivi storici dei Gonzaga testimoniano il valore attribuito a questi frutti, sottolineando l’abilità degli agricoltori locali nel selezionare varietà pregiate e adottare le pratiche colturali più adatte a realizzare meloni di qualità eccellente. Una tradizione agricola che, rimasta ininterrotta, si esprime oggi nella qualità premium del melone mantovano IGP.
Caratterizzazione botanica, varietà e stagionalità
Il melone mantovano IGP comprende i meloni freschi di due varietà botaniche di Cucumis melo L., Cantalupensis (melone cantalupo) e Reticulatus (melone retato). Il prodotto si distingue quindi nelle due tipologie principali di seguito descritte.
Melone liscio
Questo tipo di melone mantovano IGP è coltivato quasi esclusivamente nell’area mantovana per la distribuzione a mercati di nicchia dove il gusto è più importante dell’aspetto. La varietà liscia, principalmente cultivar Honey Moon, è caratterizzata da:
- forma sferica o sub-sferica;
- colore della buccia giallo crema-paglierino;
- polpa giallo-arancione;
- peso tra 800g e 1,8kg;
- retrogusto ricco di aromi e profumi;
- contenuto di zuccheri naturali fino a 16° Brix;
- disponibile da giugno a settembre.
Melone retato
La varietà retata si presenta in due sottotipi:
- Senza incisione a fette (cultivar Harper) può avere buccia gialla o verde (varietà a lunga conservazione);
- Con incisione a fette (cultivar Supermarket) è il tipo più comune, rappresentando circa l’80% della produzione.
Le sue caratteristiche includono:
- forma ovale o rotonda;
- buccia retata giallo crema-paglierino o verde;
- polpa arancione;
- peso tra 800g e 1,8kg;
- contenuto minimo di zuccheri, 12° Brix;
- disponibile da maggio a ottobre.
L’analisi sensoriale evidenzia le caratteristiche di dolcezza e succosità, nonché l’aroma di tiglio e zucchina.
Terroir, pratiche agronomiche e produzione sostenibile
Terroir
L’area di produzione del melone mantovano IGP coinvolge il territorio di 41 comuni nelle province di Mantova e Cremona, nella regione Lombardia, e Modena, Bologna e Ferrara, nella regione Emilia-Romagna. Le condizioni pedoclimatiche uniche di quest’area creano l’ambiente perfetto per la coltivazione del melone:
- il clima è caratterizzato da inverni freddi ed estati calde e umide, con relativa uniformità termica, favorisce lo sviluppo della pianta e favorisce la fioritura regolare e lo sviluppo dei frutti;
- i terreni di coltivazione sono profondi e permeabili, particolarmente adatti a favorire il flusso idrico regolare durante l’irrigazione e la facile penetrazione dell’apparato radicale della pianta;
- idrologia. Il territorio ha morfologia pianeggiante di origine alluvionale, creata dai fiumi Oglio, Mincio, Secchia, Panaro e Po.
Pratiche agronomiche
Le tecniche utilizzate per la produzione includono sia la coltivazione a campo aperto che la coltivazione in tunnel (coltura semiforzata), o in serra. I parametri chiave di coltivazione includono:
- semina. La semina a campo aperto inizia dalla prima decade di aprile;
- trapianto viene effettuato dalla seconda metà di febbraio fino a luglio;
- densità di impianto. Massimo 5.000 piantine per ettaro;
- limiti di produzione. La produzione massima consentita nel disciplinare è di 28 t/ha per il melone liscio e 38 t/ha per il melone retato;
- irrigazione: Un volume di riferimento stagionale identifica i fabbisogni idrici nell’intervallo 2700-3600 m³/ha. I sistemi moderni di irrigazione a goccia consentono un drastico risparmio idrico (1600-2100 m³/ha).
Produzione sostenibile
Le pratiche agronomiche utilizzate nella coltivazione del melone mantovano che includono la coltivazione di varietà diverse per periodo di maturazione e consistenza della polpa, l’uso di fertilizzanti a basso impatto ambientale, il ricorso alla lotta integrata per ridurre l’uso di pesticidi e, in alcuni casi, l’agroecologia certificata con il sistema biologico.
Riconoscimento IGP e disciplinare del prodotto
Il percorso verso il riconoscimento IGP iniziò con la determinazione dei produttori locali di proteggere il loro prodotto tradizionale. Con decreto ministeriale del 19 luglio 2011 è stata concessa una tutela nazionale transitoria al nome ‘Melone mantovano IGP’ ed è stata inviata la richiesta alla Commissione Europea per la registrazione come Indicazione geografica protetta. Il nome è stato ufficialmente iscritto nel registro IGP con Regolamento di esecuzione (UE) n. 1109/2013 della Commissione del 5 novembre 2013.
Requisiti chiave del disciplinare
Requisiti di raccolta:
- la raccolta viene effettuata su base quotidiana, sia per il tipo liscio che retato;
- le operazioni di raccolta, che vengono effettuate durante le ore fresche della giornata per garantire che la polpa rimanga fresca e compatta, sono eseguite manualmente;
- il melone viene lasciato maturare in campo. È vietato produrre varietà con semi da ibridi coltivati e non possono essere utilizzate sostanze chimiche che ne accelerino i processi.
Lavorazione post-raccolta:
- come frutti climaterici, i meloni Melone Mantovano IGP devono essere sottoposti a selezione e timbratura entro 24 ore dalla raccolta, direttamente in azienda o presso strutture di lavorazione idonee;
- per i prodotti di quarta gamma, entro 24 ore dalla raccolta il prodotto deve essere raffreddato, tagliato e confezionato per preservare inalterate le caratteristiche organolettiche e qualitative.
Standard di qualità:
- peso minimo 800g;
- diametro minimo 10cm;
- contenuto minimo di zuccheri: 12° Brix (13° per la varietà liscia);
- i frutti devono essere interi (una piccola lesione cicatrizzata sulla buccia causata dalla misurazione automatica dell’indice rifrattometrico non è considerata un difetto).
Proprietà nutrizionali e salutistiche
Il melone mantovano IGP offre valori nutrizionali peculiari, degni di particolare apprezzamento anche rispetto ad altri meloni prodotti in diverse aree geografiche.
I dati nutrizionali a seguire combinano informazioni specifiche sul melone mantovano IGP con ricerca scientifica completa sui meloni cantalupo (Cucumis melo L.).
Composizione dei macronutrienti (per 100g)
La ricerca scientifica sulle varietà di Cucumis melo L. fornisce dati nutrizionali distintivi (Silva et al., 2025):
- contenuto di acqua: >90% nella polpa e nella buccia, rendendolo un frutto eccellente per l’idratazione;
- energia: 34 kcal/100g;
- carboidrati: 8,1g/100g, con zuccheri naturali che forniscono dolcezza;
- fibra alimentare: 0,9g/100g, contribuendo alla salute digestiva;
- proteine: 0,85g/100g;
- grassi: 0,17g/100g, essenzialmente privo di grassi.
Vitamine (per 100g)
I meloni cantalupo sono particolarmente ricchi di vitamine essenziali (USDA, 2019; California Cantaloupes, 2023):
- vitamina C: 33,2mg (37% valori nutritivi di riferiment, VNR), cruciale per la funzione immunitaria e la protezione antiossidante;
- vitamina A: 169 μg RAE (19% VNR), principalmente come beta-carotene (3.382 IU);
- folato: 21 μg (5% VNR), importante vitamina B per la divisione cellulare;
- vitamina B6: 0,07mg (4% VNR), essenziale per lo sviluppo cerebrale durante la gravidanza e l’infanzia;
- niacina: 0,73mg (5% VNR), supporta i processi metabolici.
Minerali (per 100g)
Il profilo minerale distingue il melone mantovano IGP, con analisi scientifiche che rivelano:
- potassio: 267mg (6% VNR), essenziale per la salute del cuore e la regolazione della pressione sanguigna;
- calcio: 9mg (1% VNR), come notato nelle specifiche del prodotto;
- magnesio: 12mg (3% VNR);
- fosforo: 15mg (2% VNR), contribuendo alla salute delle ossa;
- ferro: 0,21mg (1% VNR);
- zinco: 0,18mg (2% VNR);
- rame: 0,04mg (4% VNR);
- manganese: 0,04mg (2% VNR).
Composti bioattivi e antiossidanti
Studi recenti sottoposti a revisione paritaria evidenziano eccezionali proprietà antiossidanti eccezionale del Cucumis melo L. (Manchali et al., 2021; Silva et al., 2025). Le quali vengono attribuite, in particolare, a:
- beta-carotene: 2.020 μg/100g;
- luteina e zeaxantina: combinati 26 μg/100g, cruciali per la salute degli occhi, con il potenziale di contribuire a ridurre il rischio di degenerazione maculare legata all’età;
- composti polifenolici, inclusi acido gallico (13,56 mg/100g) e amentoflavone (16,14 mg/100g) in alcune varietà;
- contenuto fenolico totale fino a 22,0 mg/g di peso fresco in alcune varietà locali.
Benefici per la salute supportati dalla ricerca
Salute cardiovascolare. Gli studi dimostrano che le diete ricche di frutti come il cantalupo sono associate a un ridotto rischio di malattie cardiache e ictus. Il contenuto di potassio (267mg/100g) combinato con basso livello di sodio supporta livelli sani di pressione sanguigna (Mayo Clinic Health System, 2024).
Protezione della salute degli occhi. Una meta-analisi del 2022 (Jiang et al.) ha associato livelli ematici più elevati di beta-carotene, luteina e zeaxantina a un significativo minor rischio di degenerazione maculare legata all’età. Il contenuto di vitamina A (169 μg/100g) aiuta a mantenere l’umidità oculare e prevenire alcuni tipi di disturbo visivo.
Effetti anti-infiammatori e antiossidanti. La ricerca mostra che gli estratti di cantalupo esibiscono significative proprietà antiossidanti, neutralizzando i radicali liberi DPPH (molecole instabili che possono danneggiare le cellule), fino al 97,6% a 100 μg/mL in alcune varietà. Con 33,2mg/100g di vitamina C, i composti cucurbitacina aiutano altresì a ridurre l’infiammazione generale (Cleveland Clinic, 2025).
Digestione. Il contenuto di fibra alimentare (0,9g per 100g) contribuisce alla digestione e a prevenire la stitichezza. L’alto contenuto di acqua (90%) supporta ulteriormente la salute digestiva e i movimenti intestinali regolari.
Prevenzione del cancro. Studi preliminari suggeriscono che gli estratti di melone possano inibire la crescita delle cellule tumorali del 20-85% in ambienti di laboratorio, sebbene siano necessari studi sull’uomo. L’alto contenuto di antiossidanti aiuta a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi che possono portare al cancro (Lester, 1997; Chen et al., 2022).
Usi e abbinamenti nella cucina tradizionale locale
Il melone mantovano IGP occupa un posto centrale nella tradizione culinaria italiana, particolarmente nelle cucine dell’Emilia-Romagna e della Lombardia. La sua versatilità si estende dagli abbinamenti classici a innovativi piatti contemporanei.
Abbinamenti tradizionali
Prosciutto e melone è l’abbinamento più apprezzato e comune in Italia, e può venire variato sostituendo il prosciutto con salumi tipici locali, ad esempio con salame mantovano, piuttosto che con prosciutto cotto di alta qualità o con bresaola della Valtellina IGP.
Applicazioni culinarie contemporanee
La varietà liscia, particolarmente apprezzata dagli chef per la sua complessità aromatica, figura in numerose preparazioni sofisticate. Alcuni esempi a seguire.
Piatti salati:
- carpaccio di melone con aceto balsamico di Modena invecchiato;
- risotto con melone mantovano e Parmigiano Reggiano;
- gnocchetti con pesto di melone mantovano IGP
- melone e bottarga.
Preparazioni dolci:
- sorbetto di melone;
- semifreddo con melone candito;
- crostata di ricotta e melone.
La dolcezza naturale del frutto e la texture soda lo rendono ideale per preparazioni sia crude che cotte, mantenendo il suo carattere distintivo anche quando sottoposto al calore.
Consigli per gli acquirenti
Quando si seleziona il melone mantovano IGP, sia gli appassionati di gastronomia che gli acquirenti professionali dovrebbero considerare diversi fattori chiave per garantire autenticità e qualità ottimale.
Criteri di selezione
Per i meloni retati, al contrario di quanto molti consumatori pensino, è inutile sentire l’ombelico del melone per capire il suo livello di maturazione, o annusarlo per capire la sua qualità. Nel caso del melone retato, l’unico parametro di qualità è il peso: in proporzione alla dimensione, un melone molto pesante è generalmente pieno di zuccheri, quindi pesare un frutto è l’unico strumento empirico efficace per valutarne la qualità.
Raccomandazioni per la conservazione
Il melone mantovano IGP dovrebbe essere conservato in luoghi freschi e asciutti, mai a temperature inferiori ai 5°C poiché lo shock termico può influire negativamente sulla consistenza della polpa.
Le condizioni di conservazione sono funzione della varietà, area di produzione e tipologia del prodotto. Generalmente, i meloni possono venire conservati per 15-20 giorni a 0-7°C con umidità relativa dell’85-90%.
Garanzia di autenticità
L’etichetta IGP ufficiale e il timbro del consorzio garantiscono:
- origine dall’area di produzione designata;
- conformità alle specifiche di produzione rigorose;
- raccolta manuale quotidiana alla maturazione ottimale;
- lavorazione entro 24 ore dalla raccolta.
Disponibilità stagionale
- Varietà liscia: giugno a settembre;
- Varietà retata: maggio a ottobre.
Scelta biologica
I consumatori esperti e gli acquirenti internazionali sono incoraggiati a scegliere la migliore opzione — prodotti coltivati con metodo biologico — offerta da diversi membri del consorzio altresì certificati per l’agricoltura biologica. Questo approccio non solo garantisce sapore e qualità nutrizionale superiori, ma supporta anche la sostenibilità ambientale e la salute del suolo a lungo termine.
GIFT (Great Italian Food Trade) può fornire supporto agli acquirenti internazionali nell’identificare fornitori affidabili di melone mantovano IGP. La conoscenza approfondita dei sistemi alimentari italiani, da parte degli esperti di GIFT, assicura agli acquirenti la connessione con produttori che mantengono i più alti standard sia di qualità che di responsabilità ambientale.
Approvvigionamento professionale
Gli acquirenti internazionali che cercano di importare Melone Mantovano IGP dovrebbero:
- verificare l’appartenenza al consorzio dei fornitori;
- richiedere documentazione della certificazione IGP;
- considerare la logistica per mantenere condizioni ottimali di conservazione durante il trasporto;
- pianificare gli ordini secondo la disponibilità stagionale;
- sfruttare l’esperienza di GIFT per la verifica dei fornitori e l’assicurazione della qualità.
Il Consorzio del melone mantovano IGP, riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura italiano, fornisce supporto aggiuntivo per gli acquirenti che cercano prodotti autentici e può facilitare collegamenti con produttori certificati.
Conclusioni
Il melone mantovano IGP rappresenta molto più di un semplice frutto; incarna secoli di saggezza agricola, identità territoriale e eccellenza gastronomica. Dalle sue nobili origini nelle corti rinascimentali della famiglia Gonzaga al suo attuale status di prelibatezza europea protetta, questo melone ha mantenuto la sua reputazione per qualità eccezionaleadattandosi ai metodi di produzione moderni e alle richieste del mercato.
La combinazione unica di terroir, conoscenze tradizionali e pratiche sostenibili innovative garantisce che il Melone Mantovano IGP continui a offrire ai consumatori un autentico gusto dell’eccellenza italiana. La sua versatilità sia nella cucina tradizionale che contemporanea, unita a proprietà nutrizionali impressionanti, lo posiziona come scelta ideale sia per consumatori attenti alla salute che per professionali culinari.
La protezione garantita dallo status IGP non solo preserva i metodi di produzione tradizionali ma garantisce anche ai consumatori autenticità e qualità. Mentre la domanda globale per alimenti genuini e prodotti sostenibilmente continua a crescere, il melone mantovano IGP è pronto a soddisfare palati esigenti supportando al contempo le comunità agricole locali e preservando la biodiversità.
Per acquirenti internazionali e appassionati di gastronomia, investire nel melone mantovano IGP significa scegliere un prodotto che rappresenta il meglio della tradizione agricola italiana, supportato da controlli di qualità moderni e pratiche sostenibili. Con l’esperienza di organizzazioni come GIFT (Great Italian Food Trade) che facilita le relazioni commerciali internazionali, accedere a questo tesoro rinascimentale non è mai stato più semplice o affidabile.
Dario Dongo
Riferimenti
- Agricoltura Regione Emilia-Romagna. (2023). Melone mantovano Igp. https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/dop-igp/prodotti-dop-e-igp-emilia-romagna/elenco-prodotti-dop-e-igp-dellemilia-romagna/melone-mantovano-igp
- Aguzzi, M. (2023, 6 July). Melone mantovano Igp, qualità eccellente ma volumi contenuti. Italiafruit News. https://www.italiafruit.net/melone-mantovano-igp-qualita-eccellente-ma-volumi-contenuti
- California Cantaloupes. (2023). New nutrition facts. https://californiacantaloupes.com/new-nutrition-facts/
- Chen, Z., Huang, Y., Cao, D., et al. (2022). Vitamin C intake and cancers: An umbrella review. Frontiers in Nutrition, 8, 812394. https://doi.org/10.3389/fnut.2021.812394
- Cleveland Clinic. (2025). Health benefits and nutrition of cantaloupe. Retrieved from https://health.clevelandclinic.org/cantaloupe-health-benefits
- Commission Implementing Regulation (EU) No 1109/2013 of 5 November 2013 entering a name in the register of protected designations of origin and protected geographical indications [Melone Mantovano (PGI)]. http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2013/1109/oj
- Consorzio Melone Mantovano IGP. (2015). https://www.melonemantovano.it
- GialloZafferano. (2023). Melone Mantovano IGP. https://www.giallozafferano.it/speciale/melone-mantovano-igp
- ISMEA. (2025). I costi produzione del Melone Mantovano Igp. AgroNotizie. https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2025/05/19/melone-mantovano-igp-ecco-i-costi-di-produzione/87356
- Jiang, H., Fan, Y., Li, J., et al. (2022). The associations of plasma carotenoids and vitamins with risk of age-related macular degeneration: Results from a matched case-control study in China and meta-analysis. Frontiers in Nutrition, 9, 745390. https://doi.org/10.3389/fnut.2022.745390
- Lester, G. (1997). Melon (Cucumis melo L.) fruit nutritional quality and health functionality. HortTechnology, 7(3), 222-227. https://doi.org/10.21273/HORTTECH.7.3.222
- Mayo Clinic Health System. (2024). Melons pack a nutritional punch. https://www.mayoclinichealthsystem.org/hometown-health/speaking-of-health/melons-pack-a-nutritional-punch
- Manchali, S., Chidambara Murthy, K. N., Vishnuvardana, & Patil, B. S. (2021). Nutritional Composition and Health Benefits of Various Botanical Types of Melon (Cucumis melo L.). Plants (Basel, Switzerland), 10(9), 1755. https://doi.org/10.3390/plants10091755
- Silva, M. A., Albuquerque, T. G., Ferreira, D. M., Alves, R. C., Oliveira, M. B. P. P., & Costa, H. S. (2025). Nutritional and bioactive profiling of Cucumis melo L. by-products: Towards a circular food economy. Molecules, 30(6), 1287. https://doi.org/10.3390/molecules30061287
- Turismo in Pianura. (2023). Protected geographical indication melon fruit. https://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it/en/other/typical-recipes-and-products/protected-geographical-indication-melon-fruit
- USDA. (2019). Melons, cantaloupe, raw. FoodData Central. https://fdc.nal.usda.gov/fdc-app.html#/food-details/169092/nutrients

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.