Swiss Info ha realizzato un’inchiesta di grande interesse su una categoria di pesticidi (fitofarmaci) – i fitoregolatori, o ‘ormoni della crescita’ – che vengono somministrati alle piante, inclusi i cereali e la frutta non bio. (1)
1) Ormoni della crescita alle mele, perché?
Il consumo annuale di fitoregolatori in Svizzera è pari a quanto necessario per irrorare l’83% di tutta la superficie utilizzata per coltivare le mele. I fitoregolatori, noti anche come ‘pesticidi cosmetici’, vengono impiegati con due obiettivi:
-migliorare l’aspetto (dimensione e colore) del frutto, per garantire la sua migliore classificazione e così il miglior prezzo di vendita;
-diradamento chimico. Per fare cadere i frutti ‘in eccesso’ e permettere a quelli restanti di diventare più grandi, senza dover ricorrere alla selezione manuale o meccanica.
2) Politecnico di Zurigo, l’indagine sui meleti
Il Politecnico federale di Zurigo ha realizzato un sondaggio su quasi 200 aziende produttrici, che rappresentano un quarto della superficie della Svizzera utilizzata per la coltivazione di mele. Il ricercatore Lucca Zachmann, intervistato da Swiss Info, ha riferito che:
-il 59,2% degli agricoltori intervistati ha dichiarato di utilizzare gli ormoni della crescita (fitoregolatori) per il diradamento chimico
-il 23,5% ha invece dichiarato di usare i fitoregolatori principalmente per migliorare l’aspetto delle mele.
L’impiego di fitoregolatori è più diffuso tra gli agricoltori che distribuiscono le mele attraverso canali commerciali rispetto a quelli che praticano la vendita diretta. Le mele di ‘Classe 2’ vengono infatti pagate il 59% in meno rispetto a quelle di ‘Classe 1’, dagli intermediari, e solo il 33% in meno dai consumatori.
3) Fitoregolatori, possibili rischi per la salute umana
Una recente rassegna scientifica dell’Università di Pechino (Xiaoxia et al., 2023) sulla tossicità degli ‘ormoni delle piante’ (Plant Growth Regulators, PGR) per gli esseri umani e animali riferisce quanto segue:
-‘i fitoregolatori sono oggi una delle categorie di pesticidi (fitofarmaci, ndr) più utilizzati, anche in quanto considerati relativamente poco tossici rispetto ad altri pesticidi. Il loro impiego diffuso può tuttavia portare a una sovraesposizione da più fonti;
-l’esposizione agli ‘ormoni delle piante’ è associata a diverse tossicità che colpiscono molti organi del nostro corpo, come la tossicità per testicoli, ovaie, fegato, reni e cervello. Inoltre, alcuni PGR sono considerati potenziali interferenti endocrini’. (2)
3.1) Tossicità per la riproduzione e lo sviluppo
La rassegna scientifica dell’Università di Pechino evidenzia altresì che ‘esistono prove di tossicità per lo sviluppo e la riproduzione associate all’esposizione prenatale e postnatale sia negli animali che nell’uomo.
I PGR possono influenzare la sintesi e la secrezione degli ormoni sessuali, distruggere la struttura e la funzione del sistema riproduttivo e danneggiare la crescita e lo sviluppo della prole (…).
La conduzione di studi epidemiologici completi sarà fondamentale per valutare la tossicità riproduttiva e dello sviluppo derivante da una miscela di vari PGR, con particolare attenzione alla comprensione dei meccanismi molecolari sottostanti’. (2)
4) Esposizione degli esseri umani agli ormoni delle piante, lo studio USA
Una ricerca condotta dallo Environmental Working Group di Washington (Temkin et al., 2024) ha a sua volta indagato i livelli di esposizione della popolazione adulta, in tre Stati USA, al clormequat. Uno degli ‘ormoni delle piante’ più utilizzati nelle colture di cereali in Nord America.
‘Studi tossicologici suggeriscono che l’esposizione al clormequat può ridurre la fertilità e danneggiare il feto in via di sviluppo a dosi inferiori a quelle utilizzate dalle agenzie di regolamentazione per stabilire i livelli di assunzione giornaliera consentiti’.
La rilevazione di clormequat nei campioni di urina di persone adulte raccolti in South Carolina, Missouri e Florida è aumentata progressivamente, nei tre periodi in cui le analisi sono state condotte (2017, 2018-2022, 2023). Dal 69% dei campioni al 74%, fino al 90%. (3)
5) Non solo ortofrutta. A rischio anche i cereali non bio
I ricercatori USA hanno osservato un’elevata prevalenza di clormequat negli alimenti a base di avena e di frumento:
-il 92% (23 su 25) dei prodotti non bio acquistati in USA nel 2022-2023 hanno mostrato livelli rilevabili di clormequat, in concentrazioni fino a 291 µg/kg (114 µg/kg la media nel 2023);
-il 22% (2 su 9) dei pochi prodotti a base di grano analizzati ha invece rilevato basse concentrazioni di clormequat, da 3,5 a 12,6 µg/kg.
‘Questi risultati e i dati sulla tossicità del clormequat sollevano preoccupazioni sugli attuali livelli di esposizione e giustificano test di tossicità più ampi, monitoraggio degli alimenti e studi epidemiologici per valutare gli effetti sulla salute dell’esposizione al clormequat nell’uomo’. (3)
6) Fitoregolatori autorizzati in UE e in Svizzera
Gli ormoni della crescita per le piante, o fitoregolatori, sono classificati come pesticidi (Plant-Protection Products) e perciò sottoposti alla relativa disciplina, per quanto attiene alla (tuttora opaca. Sì veda nota 4) procedura di autorizzazione, i requisiti di etichettatura e i livelli massimi di residui negli alimenti.
La Svizzera tuttora autorizza l’impiego di quattro degli otto ‘ormoni della crescente’ per le piante identificati da WHO come ‘moderatamente pericolosi’:
-il clormequat citato nello studio USA di cui sopra (3)
-l’acido naftilossiacetico
-paclobutrazol
-mepiquat.
In Unione Europea è invece autorizzato l’impiego dei due ultimi fitotegolatori citati. EFSA tra l’altro ha appena pubblicato una ‘peer-review’ sull’istanza di BASF per il rinnovo dell’autorizzazione di mepiquat. (5)
7) Conclusioni provvisorie
Gli utilizzi degli ‘ormoni della crescita’ nelle piante sono molteplici, estesi tra l’altro all’uva e ad altri frutti.
I prodotti biologici rimangono l’unico riparo dall’esposizione dietetica a queste sostanze.
In attesa di ulteriori studi e nuovi impegni per liberare l’agricoltura dalle sostanze chimiche tossiche.
Dario Dongo
Note
(1) Nerys Avery. Qual è il prezzo della mela perfetta? Swissinfo.ch. 14.10.24 https://tinyurl.com/yh2tjs5b
(2) Xiaoxia Wang, Weidong Hao. Reproductive and developmental toxicity of plant growth regulators in humans and animals. Pesticide Biochemistry and Physiology, Volume 196, 2023, 105640. https://doi.org/10.1016/j.pestbp.2023.105640
(3) Temkin, A.M., Evans, S., Spyropoulos, D.D. et al. A pilot study of chlormequat in food and urine from adults in the United States from 2017 to 2023. J Expo Sci Environ Epidemiol 34, 317–321 (2024). https://doi.org/10.1038/s41370-024-00643-4
(4) Marta Strinati. UE, opacità delle decisioni sui pesticidi. La petizione di Pollinis. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.10.24
(5) EFSA (2024). Peer review of the pesticide risk assessment of the active substance mepiquat (evaluated variant mepiquat chloride). https://doi.org/10.2903/j.efsa.2024.8923
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.