Tra le mandorle siciliane e le mandorle californiane v’è proprio… un oceano di differenze. Pesticidi, irrigazione artificiale e micotossine dall’altra parte del mondo, colture autoctone e lavorazioni tradizionali nella Magna Grecia. Il maggior costo della frutta secca made in...
frutta secca
Frutta secca, bontà salutare
La preziosa frutta secca è apprezzata per l’apporto di calorie e di nutrienti salutari. Rientra a pieno titolo tra gli alimenti tradizionali italiani che coniugano gusto e salute ed è consumata tal quale, a mo’ di snack, o aggiunta come ingrediente caratterizzante nei prodotti dolciari e nei piatti regionali.
Il patrimonio italiano annovera nocciole, mandorle, noci, pinoli, pistacchi, arachidi, e permea la tradizione alimentare e culinaria italiana, specie nelle zone produttive più vocate. Di frutta secca sono spesso farciti i dolci tipici famosi in tutto il mondo – i tozzetti, i cantucci, il pampepato, il pan giallo, lo zelten, il torrone, la gubana, per citarne alcuni. Ma è anche protagonista di specialità culinarie dal sapore inimitabile.
Ricca in acidi grassi polinsaturi e discreta fonte proteica, è un tassello fondamentale della dieta mediterranea. La letteratura scientifica ne ha ripetutamente confermato il ruolo benefico nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, processi infiammatori e colesterolo. Per trarne il massimo beneficio le linee guida nutrizionali italiane ne consigliano il consumo quotidiano, seppure in quantità moderate per impiegarne al meglio l’elevato tenore di calorie.