Sagrantino di Montefalco, un rosso da rituale
Il generoso Sagrantino di Montefalco è vino rosso italiano particolarmente adatto all’invecchiamento. Caratterizzato da un alto contenuto di polifenoli, presenta aromi e colori molto intensi. Può venire commercializzato solo trascorso un periodo di maturazione non inferiore ai 30 mesi, almeno 12 dei quali in botti di legno per il secco, obbligo quest’ultimo non previsto per la qualità passito.
La denominazione del vitigno Sagrantino, secondo alcune ricostruzioni, proviene dall’utilizzo che ne facevano i frati francescani nei riti religiosi. Le sue origini sono verosimilmente collocate a Oriente e si perdono nella notte dei tempi. Ma questa varietà trova luogo di elezione nei quasi 700 ettari a essa dedicati in provincia di Perugia, in un’area che comprende i comuni di Montefalco, Giano, Bevagna, Gualdo Cattaneo e Castel Ritaldi. È ormai autoctona e come tale è famosa nel mondo.
Nonostante numerose fonti storiche documentino la sua centralità nell’economia e nella cultura della Regione, questo vino stava per finire dimenticato. Dopo la sua riscoperta negli anni ’70 ha guadagnato la tutela DOCG nel 1992.