Non basta consumare gli alimenti tipici della dieta mediterranea per trarre gli acclarati benefici di questo regime alimentare. A fare la differenza è la scelta dei cibi e il modo di prepararli.
Per questo l’Ordine nazionale dei biologi chiede che siano stilate delle Linee guida scientifiche, capaci di orientare correttamente la popolazione.
Audizione in Senato
La richiesta dei biologi è stata formulata in occasione dell’audizione del presidente dell’Ordine, Ermanno Calcatelli, il 3 febbraio 2016 presso la Commissione agricoltura del Senato, dove è giunto all’esame il disegno di legge sulle misure da adottare per promuovere la dieta mediterranea.
Un Patrimonio poco noto
Sebbene sia stata qualificata nel 2010 dall’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità, la dieta mediterranea è ancora poco nota nella sua applicazione concreta. Allo stesso tempo, la ridotta disponibilità di tempo per la preparazione dei pasti favorisce il consumo eccessivo di carboidrati complessi e di cibi semilavorati con conservanti, coloranti e grassi di scarsa qualità.
Una tendenza che secondo i biologi può essere invertita informando correttamente la popolazione.
Informare la popolazione
Secondo l’Ordine nazionale dei biologi, “L’elenco degli alimenti che compongono la dieta mediterranea è necessario, ma bisognerebbe anche tener conto dei modi, delle quantità e della frequenza di assunzione. Una errata assunzione di alimenti, potenzialmente virtuosi per la dieta umana, potrebbe sbilanciare l’equilibrio nutrizionale dell’uomo, provocando alcune degenerazioni fisiologiche e metaboliche. Invece, una corretta assunzione dei cibi contemplati all’interno della dieta mediterranea, unitamente a un armonioso esercizio fisico, conferirebbe benefici immediati e duraturi al corpo umano. Si ritiene dunque necessario che la dieta mediterranea venga contestualizzata all’interno di uno stile di vita sano”.
A questo scopo, i biologi propongono il seguente schema sul quale lavorare per definire le Linee guida sulla dieta mediterranea.
Linee guida per la popolazione al di sopra dei 20 anni
✔︎ Frutta e verdura (possibilmente cruda o cotta al vapore): almeno 5 porzioni giornaliere;
✔︎ Olio di oliva: 2-3 porzioni giornaliere;
✔︎ Latticini: 1-2 porzioni giornaliere;
✔︎ Uova al massimo: 2 settimanali;
✔︎ Carni bianche, pesce: 1-2 porzioni giornaliere;
✔︎ Carboidrati complessi quali pane, pasta, riso e cereali: 2-3 porzioni giornaliere;
✔︎ Dolci e carne rossa: consumo assai moderato.
Rientrando in uno stile di vita salutare, l’assunzione bilanciata degli alimenti deve essere necessariamente combinata con attività fisica regolare, possibilmente all’aperto. Per attività fisica non si intende quella di natura agonistica, ma semplici passeggiate di 45 minuti al giorno.