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Stop alle aste al doppio ribasso nell’agroalimentare, arriva il Codice etico

Stop alle aste al doppio ribasso e alle pratiche che sviliscono la filiera agroalimentare. A soli tre mesi dall’avvio della campagna #ASTEnetevi, promossa da Terra!, Flai-CGIL, daSud e dalla campagna #FilieraSporca, arriva l’impegno di una buona fetta della GDO italiana a cambiare marcia.

Stop alle aste sui prodotti alimentari

I primi a impegnarsi nello stop alle aste sui prodotti alimentari sono Federdistribuzione e Conad, che hanno sottoscritto il protocollo di intesa con il Ministero delle Politiche Agricole il 28 giugno 2017, un Codice etico per l’acquisto dei prodotti agricoli e agroalimentari.

Le aste in questione sono alla base delle vendite sottocosto proposte nei supermercati, e rappresentano una delle più gravi minacce ai diritti dei lavoratori e alla sopravvivenza dei primi anelli della filiera: agricoltori e primi produttori.

Il meccanismo è il seguente. La GDO convoca su una piattaforma on line i propri fornitori, chiedendo loro di avanzare un’offerta per una grande quantità di un certo prodotto. Sulla base dell’offerta più bassa ricevuta, convoca poi una seconda asta con gli stessi fornitori per ottenere un ulteriore ribasso del prezzo. Una tecnica insostenibile.

Il Codice etico per la trasparenza

Oltre a rinunciare alle aste elettroniche vessatorie, il Codice etico impegna i firmatari a contrastare il lavoro nero e il caporalato chiedendo ai fornitori di iscriversi alla Rete del lavoro agricolo di qualità.

Gli operatori della Gdo che sottoscrivono il Codice etico vengono registrati nel sito del ministero e possono comunicare il proprio impegno sia utilizzando un marchio di riconoscimento sia adottando etichette narranti, QR Code, app che raccontino la storia del prodotto dal campo allo scaffale. Sarà così più facile per i consumatori riconoscere le insegne della GDO impegnate per una filiera sempre più etica.

L’appello alla GDO italiana

L’auspicio è ora che ai primi firmatari del protocollo seguano gli altri protagonisti della GDO italiana. I promotori della campagna #ASTEnetevi rivolgono un appello agli “altri attori importanti come Coop Italia (già assai virtuosa sui temi della legalità, ndr), Eurospin e Lidl” affinché “firmino al più presto questo protocollo che rappresenta un primo passo verso il riequilibrio dei rapporti di filiera, che al momento sono troppo sbilanciati in favore della distribuzione, penalizzano il settore produttivo e contribuiscono a creare terreno fertile per lo svilupparsi di fenomeni inaccettabili, come lo sfruttamento e il caporalato”.

Marta Strinati

Giornalista professionista dal gennaio 1995, ha lavorato per quotidiani (Il Messaggero, Paese Sera, La Stampa) e periodici (NumeroUno, Il Salvagente). Autrice di inchieste giornalistiche sul food, ha pubblicato il volume "Leggere le etichette per sapere cosa mangiamo".

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