Visibilità delle informazioni in etichetta, un concetto che par essere del tutto sfuggito ad alcuni importatori di barrette energetiche destinate agli sportivi.
Il regolamento (UE) n. 1169/11 è cristallino al riguardo:
‘le informazioni obbligatorie sugli alimenti sono apposte in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed eventualmente indelebili. Esse non sono in alcun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o altri elementi suscettibili di interferire.’ (1)
Le barrette per sportivi d’importazione tuttavia spesso celano le informazioni obbligatorie all’interno di un ‘bugiardino’. Un foglietto ripiegato, fissato sopra la confezione con un nastro adesivo trasparente.
Facilmente visibile? Non si direbbe proprio. L’informazione pare piuttosto nascosta ad arte, con una separazione fisica che oltretutto impedisce pure di leggere le notizie nella lingua originale inglese.
Il paradosso è annotare la libera vendita di tali prodotti nelle farmacie italiane. Le quali dovrebbero essere soggette a controlli sanitari ben più rigorosi rispetto a quelli condotti nei supermercati o nei negozi di articoli sportivi, ove pure le barrette si trovano.
Le autorità sanitarie in Italia sono perciò tenute a disporre subito l’immediato ritiro di tali alimenti. (2) Senza bisogno di attendere il fatidico ‘decreto sanzioni‘. Considerata l’inaccessibilità di notizie essenziali al consumo dell’alimento in condizioni di sicurezza. (3)
Dario Dongo
Note
(1) Reg. UE 1169/11, articolo 13.1
(2) Vedasi approfondimento, su http://www.foodagriculturerequirements.com/category/notizie/domande-e-risposte/etichette-prive-di-informazione-su-allergeni-quali-sanzioni
(3) Reg. CE 178/02, articolo 14. Basti pensare alle informazioni sulla presenza di allergeni.
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.
