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Il palma fa davvero male alla salute? No, fa malissimo. E i consumAttori reagiscono

La lobby dei colossi asiatici che rapinano le terre e devastano le foreste tropicali per produrre grasso di palma (1) si è alleata non solo con le ’10 grandi sorelle’ (2) dell’avida ‘food industry’ globale e monopolistica ma anche – ciò che più ci dispiace – con alcune grandi industrie alimentari italiane. Il palma fa male alla salute dei consumatori, e ancor peggio a quella delle industrie recalcitranti.

Le industrie alimentari italiane avrebbero dovuto smarcarsi subito dal ‘pactum sceleris‘ di organizzazioni con le quali nulla hanno a che spartire, e fare invece quadrato sulla storica gloria dei loro marchi fondati sul Valore delle materie prime, dei prodotti, del lavoro in Italia. Fare la cosa giusta – cioè sostituire il palma con grassi più sostenibili e sani, oltreché coerenti sia alle nostre produzioni agricole, sia alle tradizioni alimentari – è a portata di mano, basta volerlo (3). 

E invece le più grandi, accecate dall’arroganza del ciclope sull’orlo del precipizio, si ostinano a investire enormi somme per foraggiare campagne di disinformazione e opinionisti sensibili al loro dio denaro (4). Insinuano che il palma potrebbe addirittura far bene alla salute (5), la ‘buttano in caciara’ illudendosi che il mercato, dopo una transitoria instabilità, riprenderà ad accettare il massiccio impiego da parte loro di questo grasso sanguinario e schifoso. Ma hanno perso di vista il dato fondamentale, la variabile indipendente del mercato, i consumAttori. Vediamo perché.

IL PALMA INFIAMMA LE CELLULE DELL’ORGANISMO

La ricerca medica sottolinea come l’acido palmitico svolga un ruolo proinfiammatorio sulle membrane cellulari (6). Induce aterosclerosi e assume un ruolo chiave nelle alterazioni metaboliche caratterizzate da processi infiammatori, quali obesità e diabete di tipo 2, con disregolazione del normale metabolismo dell’insulina. Il palmitico gioca altresì un ruolo chiave nella produzione del fattore necrotico alfa, all’origine dei tumori. 

Ed è perciò grottesco annotare come alcune industrie vantano le proprietà antiossidanti o comunque le prerogative salutistiche (7) di ingredienti minori di prodotti da forno il cui impasto è basato sul palma, che invece ossida e infiamma!

IL PALMA INGRASSA IL FEGATO

All’ingestione di acido palmitico seguono poi ha poi alcune alterazioni epatiche,  a partire dalla la steatosi – c.d. ‘sindrome del fegato grasso’ – che è del tutto rara nei soggetti non esposti all’alcol (e al palma). L’accumulo di grasso epatico a sua volta stimola la produzione di alcune citochine al centro di processi infiammatori e ossidativi che possono condurre – nel lungo termine – a varie malattie non trasmissibili, daldiabete alle patologie cardiovascolari. 

IL PALMA È CAUSA DI GRAVI MALATTIE

Varie ricerche mostrano come i processi infiammatori, oltre a innescare i ‘Non-Communicable Diseases’ sopra accennati (diabete, malattie cardiovascolari, obesità) siano a loro volta causa diretta di sofferenze cerebrali e neurologiche (7), come peraltro già ampiamente mostrato negli studi su pazienti obesi. Ricordiamo infatti che l’obesità – anche quella infantile, in pericolosa crescita – è a sua volta un processo infiammatorio di lungo corso a base alimentare. Ma solo negli ultimi anni la ricerca ha iniziato a indagare circa gli effetti multipli e a lungo termine di alcuni fattori di rischio. Come del resto è evidente atteso che il nostro corpo – se pure composto da diversi organi e funzioni – rimane un tutt’uno. 

I ‘CONSUMATTORI’ REAGISCONO

Il consumAttore 2.0 si è letteralmente ‘rotto i coglioni’ delle balle spaziali. Basta osservare l’evoluzione della critica, che un tempo verteva sul cliché sociale proposto negli spot senza mai dubitare la serietà dell’industria alimentare né tantomeno la qualità. Dalla lirica di Radio Gladio (8) sull’utopia piccolo-borghese che aveva fatto decollare il ‘brand’ Mulino Bianco in un periodo storico ‘socialmente instabile’, alla satira sui gesti della sua ‘famiglia marziana’ (9) o sulle raccolte dei punti-premio (10), nessuno avrebbe mai osato criticare un’industria solida, protagonista dell’economia di settore e dell’occupazione sul territorio.

Il protagonista dello spot-parodia si reca invece oggi dal dottore con ‘il fegato a pezzi perché mangia troppe brioche e troppi ‘pastroci’ (11). La parodia assume una scansione temporale, e ai trigliceridi alti con degrado del fegato segue quello del pancreas, poi il gonfiore e l’ingrassamento oltre misura, la malattia. Ma c’è di peggio. I consumAttori – più sensibili di sismografi (12) alla cattiva gestione del ‘caso palma’ e più in generale ai ‘gap’ tra parole e fatti nelle politiche nutrizionali del grande gruppo industriale – reagiscono con violenza inaudita, prendendo a bersaglio le varie linee di prodotti. Tra i  ‘Fanno davvero cagare, è merda’ (13), ‘Il primo biscotto con la merda, latte merda e fagioli’ (14), ‘Gli stronzi della Cretino Bianco, un mondo di merda’ (15), ‘la focaccella che fa cagare’ (16), ‘Le Grattaculo ancora con tutta la merda (17), ‘Molino Blanco, un mondo de mierda’ (18).

Il pasticcio – anzi il ‘pastrocio’ – è fatto. Come rimediare? L’unica opzione pare esser quella di eliminare il palma entro il più breve tempo da tutte le referenze, prima che il consumAttore abbandoni definitivamente il marchio in favore di imprese più attente e responsabili. E in ogni caso, prima di distruggere la propria reputazione in modo definitivo e irreparabile, bene farebbero gli imprenditori e i loro alti dirigenti a premere il tasto T (Terra, Testa) dei loro ascensori e provare a calarsi nei panni di chi fino a oggi ha alimentato il loro ‘business’. 

Il consumAttore attende risposte veritiere – e comunque, credibili e coerenti – a domande chiare e forti di cui si ripropongono metrica e lessico caratteristici: 

– ‘Se vi fosse anche solo il lontanissimo dubbio che questo ‘grasso di merda’ potesse far male alla  salute dei miei cari o alla mia, fosse anche un caso su un milione, perché diamine lo utilizzi? Come Ti permetti, con chi credi di avere a che fare, coi maiali?’

– ‘se invece sei così sicuro che questo ‘grasso di merda’ faccia tanto bene, lo dai da mangiare tutti i giorni anche ai Tuoi figli da quando si svegliano a quando vanno a dormire, in tutti i biscotti le merendine i crackers e dappertutto? (20)

– ‘e comunque, con tutti i grassi buoni che da sempre si producono in Italia, a pochi km dalle Tue fabbriche, senza rapinare le terre di nessuno e senza abbattere le foreste, perché accidenti devi farti spedire questo ‘grasso di merda’ dall’altra parte del mondo? e che c’entra poi il palma  con le Tue ricette tradizionali?’ ‘  

Dario Dongo

Per firmare la nostra petizione, fai doppio clic sulla parola ‘petizione’, su https://www.greatitalianfoodtrade.it/sostenibilità/stop-all-olio-di-palma

(1) https://www.greatitalianfoodtrade.it/news-food-times/olio-di-palma-la-tigre-malese-all-assalto

(2) http://www.oxfam.org.uk/get-involved/campaign-with-us/our-campaigns/grow 

(3) https://www.greatitalianfoodtrade.it/news-food-times/grasso-di-palma-eliminarlo-si-può-ecco-come

(4) http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Papa-terra-casa-e-lavoro-sono-diritti-sacri-ribadendo-il-no-all-economia-del-dio-denaro-Lungo-discorso-al-secondo-incontro-mondiale-dei-movimenti-in-Bolivia-d4f44881-2327-4954-b921-6dfb76f406f3.html

(5) https://www.greatitalianfoodtrade.it/news-food-times/expo-2015-prosegue-la-disinformazione-sul-palma-allo-stand-della-malesia

(6) Int J Mol Med. 2014 Dec;34(6):1706-12. doi: 10.3892/ijmm.2014.1942. Epub 2014 Sep 22.

Palmitic acid exerts pro-inflammatory effects on vascular smooth muscle cells by inducing the expression of C-reactive protein, inducible nitric oxide synthase and tumor necrosis factor-α.
Wu D1, Liu J1, Pang X1, Wang S1, Zhao J1, Zhang X1, Feng L1

(7) http://www.mulinobianco.it/mulino-verde/biscotti/segreti-di-bosco, http://www.opinionando.it/cibi/mulino-bianco/segreti-di-bosco-recensione.html, http://www.vitasnellabakery.it/ProductList/Cereali%20Integrali?p=6543&provider=%7BD193998A-4A6D-4EA5-BAA8-209357B27A09%7D,

(8) J Neurochem. 2012 Mar;120(6):1060-71. doi: 10.1111/j.1471-4159.2012.07660.x. Epub 2012 Feb 6.

Saturated long-chain fatty acids activate inflammatory signaling in astrocytes.
Gupta S1, Knight AG, Gupta S, Keller JN, Bruce-Keller AJ

(9) http://youtu.be/B7qoEzONeCo

(10) http://youtu.be/3Hnilc37WMk

(11) http://youtu.be/UyxQRRkqevg

(12) http://youtu.be/vDQZz9_h3Hc

(13) http://www.follecasseruola.com/linsostenibile-famiglia-del-mulino-bianco-e-i-suoi-biscotti/

(14) http://youtu.be/2i0KsY4EMKA

(15) http://youtu.be/1y9GeIHS_N8

(16) http://youtu.be/WJeorgniumw

(17) http://youtu.be/EH04LO1a60I

(18) http://youtu.be/01W-nLyjFuQ

(19) http://youtu.be/tUJl1o_B96I

(20) ‘Dimmi cosa mangi e Ti dirò chi sei, bugiardo che non sei altro!’. Un esempio su tutti è quello della signora Hillary Clinton, che ha introdotto il bio alla Casa Bianca e però sostiene pubblicamente il biotech  http://www.globalresearch.ca/hillary-clinton-endorses-gmos-white-house-meals-are-organic/5451481

(21) https://www.greatitalianfoodtrade.it/news-food-times/editoriale-expo-2015-milano-marchi-e-sostenibilità-in-cerca-di-un-nuovo-paradigma-dalla-csr-alla-csv

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Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

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