Tartufo nero, specialità italiana
Tartufo nero, un cibo tra i più costosi nel mondo, secondo solo alla controparte bianca. Questo perchè il delicato tartufo nero italiano è raro e non coltivabile. A tutto questo vanno aggiunte le uniche proprietà e aroma capaci di rendere, da fresco, ogni piatto semplice degno di un Papa rinascimentale.
Il sapore del tartufo fresco è molto ricercato. Questi gioielli della terra sono scoperti in quantità limitate, rendendo il prezzo fluttuante ed in linea con domanda e offerta. I tartufi bianchi in particolare sono radicati nella gastronomia locale propria delle regioni di appartenenza, tanto da far intraprendere veri pellegrinaggi agli appassionati in luoghi come Norcia in Umbria, al fine di assaporare ricette tradizionali a base di tartufo italiano.
Vi sono due tipi di tartufo nero italiano: il nero pregiato e l’estivo, detto “scorzone“. Il primo è originario del centro dell’Appennino, Piemonte e Veneto da novembre a marzo ed è caratterizzato da una superficie nera e verrucosa, leggermente rosa se immaturo. L’interno è marrone, con compatte venature avorio. È aromatico e non pungente, morbido al palato. Il secondo matura tra maggio e agosto, presenta sporgenze maggiori ed è color nocciola internamente. È la varietà più comune, con il suo classico gusto così vicino a quello del fungo porcino.