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Innovazione e ingredienti sostitutivi, quali notizie in etichetta?

L’innovazione alimentare ha raggiunto il mass market negli ultimi anni, ed è ancora poco chiaro tuttavia come gli ingredienti sostitutivi debbano venire comunicati in etichetta. Un approfondimento.

1) Innovazione e sostituzione di ingredienti

plant-based food sono ormai entrati nell’assortimento dei più grandi marchi delle industrie che producono alimenti di origine animale – come il colosso Veronesi, da ultimo in Italia – e della ristorazione collettiva.

Gli alimenti per sportivi e quelli che rispondono a varie diete (es. keto diet, o dieta chetogenica) a loro volta sono entrati a far parte del mainstream dei consumi in GDO ed ecommerce. (1)

La sostituzione di ingredienti classici – es. carni, latte, cereali – è l’elemento distintivo di prodotti presentati con modalità talora simili a quelle di alimenti tradizionali.

2) Ingredienti sostitutivi e notizie in etichetta

Nel caso di alimenti in cui un componente o un ingrediente che i consumatori presumono sia normalmente utilizzato o naturalmente presente è stato sostituito con un diverso componente o ingrediente, l’etichettatura reca – oltre all’elenco degli ingredienti – una chiara indicazione del componente o dell’ingrediente utilizzato per la sostituzione parziale o completa:

a) in prossimità della denominazione del prodotto, e

b) in caratteri la cui parte mediana (altezza della x) è pari ad almeno il 75% di quella
utilizzata per la denominazione del prodotto’ (reg. UE 1169/11, All. VI.A.4).

3) Trasparenza e lealtà dell’informazione

L’informazione al consumatore dev’essere leale e trasparente. Per rispondere ai criteri stabiliti nel Food Information Regulation (reg. UE 1169/11, articoli 7 e 36), ma soprattutto per consentire ai consumatori di affidare la propria fiducia nel marchio, senza sorprese.

Le informazioni sugli alimenti non inducono in errore, in particolare (…) suggerendo, tramite l’aspetto, la descrizione o le illustrazioni, la presenza di un particolare alimento o di un ingrediente, mentre di fatto un componente naturalmente presente o un ingrediente normalmente utilizzato in tale alimento è stato sostituito con un diverso componente o un diverso ingrediente’ (reg. UE 1169/11, articolo 7.1.d).

4) Denominazione dell’alimento

La denominazione dell’alimento ha un ruolo cruciale per aiutare il consumatore a ditinguerne la natura, composizione e caratteristiche. (2) In tutte le ipotesi di meat-sounding, milk-sounding, egg-sounding e altre sostituzioni degli ingredienti caratteristici si deve perciò riferire una denominazione descrittiva, seguita da adeguate specificazioni che mettano in luce le caratteristiche merceologiche specifiche dell’alimento. (3)

Il richiamo a nomi usuali che i consumatori associano alla presenza di un ingrediente caratteristico (es. hamburger – carne bovina, grissino – farina di frumento) può venire ammesso al ricorrere di alcune condizioni essenziali:

– la denominazione dell’alimento deve descriverne le caratteristiche in modo esatto,

– gli ingredienti sostitutivi devono venire esposti accanto alla denominazione stessa (v. supra, par. 1),

– l’informazione nel suo complesso non deve in alcun modo indurre in errore il consumatore (v. supra, par. 3).

5) Conclusioni provvisorie

Il coraggio di innovare richiede altrettanto coraggio, oltreché correttezza, nel comunicare l’innovazione. Con i fatti e i dati – tanto meglio se attestati con tecnologie innovative, come la blockchain pubblica (4) – anziché l’autoreferenzialità.

Dario Dongo

Note

(1) Alimenti per sportivi e dieta chetogenica, classificazione merceologica. Risponde l’avvocato Dario Dongo. FARE (Food and Agriculture Requirements). 31.5.22, https://www.foodagriculturerequirements.com/archivio-notizie/domande-e-risposte/alimenti-per-sportivi-e-dieta-chetogenica-classificazione-merceologica-risponde-l-avvocato-dario-dongo

(2) Dario Dongo. Denominazione dell’alimento. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.8.17, https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/denominazione-dell-alimento

(3) Senza trascurare il QUID. V. Dario Dongo. Ingredienti composti e QUID in etichetta, inganni diffusi. GIFT (Great Italian Food Trade). 1.6.19, https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/ingredienti-composti-e-quid-in-etichetta-inganni-diffusi

(4) Dario Dongo e Andrea Adelmo Della Penna. Imprese agricole PMI, fondo per gli investimenti innovativi 2022. Blockchain al centro. GIFT (Great Italian Food Trade). 8.5.22, https://www.greatitalianfoodtrade.it/mercati/imprese-agricole-pmi-fondo-per-gli-investimenti-innovativi-2022-blockchain-al-centro

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