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NGTs, nuovi OGM, la deregulation avanza

Il 24 gennaio 2024 la Commissione ENVI (Environment, Public Health and Food Safety) del Parlamento Europeo ha votato a favore della deregulation dei nuovi OGM, o NGTs (New Genomic Techniques). ‘Uno schiaffo al principio di precauzione e una condanna per l’agricoltura biologica, il made in Italy libero da OGM e l’agroecologia’, secondo la Coalizione Italia Libera da OGM. ‘Una minaccia ai diritti degli agricoltori e dei consumatori, senza protezione rispetto ai rischi di contaminazione delle colture e gli alimenti con i nuovi OGM’, commenta Greenpeace.

1) NGTs, nuovi OGM, la deregulation avanza

Gli eurodeputati della Commissione ENVI hanno approvato con 47 voti a favore, 31 contrari e 4 astensioni la relazione di Jessica Polfjärd (European People’s Party, EPP) sulla proposta di deregulation dei nuovi OGM adottata il 5 luglio 2024 dalla Commissione europea. Tale proposta, come si è visto, ambisce a:

– affermare un criterio di equivalenza, privo di alcun fondamento scientifico, tra le piante tradizionali e le NGTs di categoria 1; (1)

– escludere gli obblighi di autorizzazione preventiva, tracciabilità ed etichettatura dei nuovi OGM di cui sopra;

– introdurre una procedura semplificata di valutazione del rischio per le altre NGTs (categoria 2);

– impedire agli Stati membri di mantenere o introdurre restrizioni e divieti d’impiego di nuovi OGM sui loro territori. (2)

Il Parlamento Europeo ha poi aggravato la situazione, proponendo di abolire il divieto di impiego dei nuovi OGM in agricoltura biologica. (3)

2) Schieramenti politici

Il sostegno alla deregulation dei nuovi OGM, o NGTs, proviene dai gruppi politici EPP (European People’s Party) ECR (European Conservatives and Riformists) e ID (Identity and Democracy, sia pure con due astensioni).

Posizioni variegate tra gli eurodeputati di S&D (Socialists and Democrats. Con voto a favore di Achille Variati e astensione di Alessandra Moretti, tra gli altri) e i liberali europeisti di Renew (ALDE).

Contrari su tutta la linea invece i rappresentanti della sinistra (the Left) e dei verdi (Verts/ALE).

3) Preoccupazioni della comunità scientifica

ANSES (Agence Nationale Sécurité Sanitaire Alimentaire Nationale, France) ha pubblicato un’opinione scientifica – il 21 dicembre 2023, come si è visto (4) – che sottolinea l’infondatezza dell’affermazione di equivalenza delle ‘NGTs di categoria 1’ con le piante derivate da tecniche convenzionali.

La comunità scientifica internazionale a sua volta – in due posizioni sottoscritte da centinaia di ricercatori e docenti universitari, come pure si è visto (4) – ha a sua volta espresso concrete preoccupazioni in merito agli effetti della deregulation sulla biodiversità, l’ambiente, la salute di animali e piante.

La valutazione preventiva dei rischi connessi alla deliberata immissione dei nuovi OGM nell’ambiente è doverosa, spiegano gli scienziati, a fronte di potenziali effetti dirompenti sulla biochimica e la fisiologia della pianta, oltreché sull’ambiente, altrimenti imprevedibili.

4) Posizioni della società civile

La Coalizione Italia Libera da OGM – composta da 41 organizzazioni dell’agricoltura contadina e biologica, ambientaliste, sindacali e dei consumatori (5) – esprime recisa contrarietà verso la posizione espressa dalla Commissione ENVI del Parlamento Europeo sulla deregolamentazione dei nuovi OGM ottenuti con le New Genomic Techniques (NGTs).

La deliberata ignoranza del principio di precauzione, con la rinuncia preventiva ex-lege alla doverosa valutazione dei rischi in una prospettiva One Health, espone gli ecosistemi e le popolazioni a pericoli che non si possono accettare proprio in quanto imprevedibili e incontrollabili. Bisogna perciò fermare l’iter di deregulation e avviare un dibattito pubblica sul futuro dell’agricoltura in Europa.

Gli agricoltori, oltretutto, rischiano di subire la contaminazione da NGTs delle colture non-OGM, anche attraverso l’impollinazione, e venire anche costretti a pagare le loro royalties. ‘La domanda è: chi pagherà eventuali danni provocati dall’inquinamento genetico in un paese come l’Italia, che ha fatto della produzione libera da OGM la sua bandiera nel mondo?

5) Questione brevetti

L’emendamento approvato in Commissione ENVI, ove si ipotizza la non brevettabilità dei tratti genetici ottenuti tramite NGTs, è poi del tutto velleitario (6). Il divieto di brevettazione richiede infatti una riforma sostanziale della European Patent Convention, con adesione di tutti gli Stati che vi aderiscono. Impossibile, a fronte degli interessi opposti delle quattro Corporation che dominano il mercato globale di pesticidi e sementi. (7)

La deregulation andrebbe a vantaggio di grandi aziende sementiere e agrochimiche come Bayer-Monsanto, BASF, Corteva e Syngenta, risultando in una concentrazione ulteriore del controllo sul sistema alimentare e sulle sementi. Tutto ciò con la copertura di una parte del mondo scientifico, che si finanzia stipulando accordi di cessione in licenza delle tecnologie per la modificazione del genoma alle principali multinazionali’.

6) Prossimi passi

La relazione della Commissione ENVI andrà al voto del Parlamento Europeo forse già nella sessione plenaria del 5-8 febbraio 2024. La proposta sarà poi oggetto di negoziati con la Commissione europea e il Consiglio, la cui attuale presidenza belga sta cercando di raggiungere un accordo dopo i vani tentativi della precedente presidenza spagnola. (8)

All’orizzonte intanto si intravedono piante con inserzioni di geni animali, come la ‘Piggy Sooy’, (9) e il grano OGM resistente a un pesticida neurotossico che potrebbe mettere fine all’identità del cereale protagonista della cultura millenaria del Vecchio Continente. (10) Forse presto sulle nostre tavole, grazie a politici scriteriati che negoziano sui nucleotidi.

Dario Dongo

Note

(1) Dario Dongo. Nuovi OGM, NGTs. La proposta di deregulation della Commissione europea. GIFT (Great Italian Food Trade). 4.7.23

(2) Category-1 NGTs sono quelle realizzate con non oltre 20 diverse inserzioni genetiche per pianta (fino a 20 nucleotidi), un numero qualsiasi di delezioni o inversioni del DNA e l’introduzione di sequenze di DNA dal cosiddetto ‘pool di geni riproduttori’, diversi dalle manipolazioni genetiche a uso ‘herbicide resistant’

(3) Dario Dongo. Nuovi OGM in agricoltura biologica? La proposta del Parlamento Europeo. GIFT (Great Italian Food Trade). 28.10.23

(4) Dario Dongo. NGTs, nuovi OGM. Gli scienziati e ANSES espongono i rischi della deregulation. GIFT (Great Italian Food Trade). 23.12.23

(5) La posizione della Coalizione Italia Libera da OGM è condivisa da Associazione Consumatori Utenti, Agorà degli Abitanti della Terra, AIAB, AltragricolturaBio, ASCI, Assobio, Associazione per l’agricoltura biodinamica, Associazione rurale italiana, Attac Italia, Centro internazionale Crocevia, Civiltà Contadina, Coltivare Condividendo, Consorzio della Quarantina, Coordinamento ZeroOgm, CUB, Deafal, Demeter, Equivita, Égalité, European Consumers Aps, Fairwatch, Federazione Nazionale Pro Natura, Federbio, FIRAB, Fondazione Seminare il Futuro, Greenpeace, ISDE, Legambiente, Lipu, Navdanya International, RIES – Rete Italiana Economia Solidale, Reorient, Ress, Seed Vicious, Slow food Italia, Terra!, Terra Nuova, Transform! Italia, USB, Verdi Ambiente e Società, WWF.

(6) Greenpeace European Unit. The Commission proposal on the deregulation of “new GMO” plants: an attack on EU law, consumers and farmers’ rights, and on Member States’ right to regulate GMO cultivation. January 2024 http://tinyurl.com/2s4pfwr7

(7) Dario Dongo. Sementi, i 4 padroni del mondo. GIFT (Great Italian Food Trade). 15.1.19

(8) Marta Strinati, Dario Dongo. Nuovi Ogm, gli Stati membri esitano sulla deregulation. GIFT (Great Italian Food Trade). 11.12.23

(9) Dario Dongo. Agricoltura molecolare, la soia OGM con i geni di suino. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.1.24

(10) Dario Dongo. Il grano OGM HB4 alla conquista del mondo. GIFT (Great Italian Food Trade). 29.12.23

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