HomeConsum-attoriGlifosato e soia OGM, la grande truffa. Studio scientifico

Glifosato e soia OGM, la grande truffa. Studio scientifico

Uno studio scientifico conferma la grande truffa su glifosato e soia OGM, avallata dalle autorità di controllo d’ogni parte del mondo. I trattamenti risultano infatti almeno doppi rispetto a quelli eseguiti sulle colture sperimentali utilizzate per la valutazione dei rischi legati all’impiego dell’agrotossico più venduto al mondo. Migliaia di tonnellate di residui tossici entrano così a far parte delle catena alimentare. #Buycott!

Soia OGM e glifosate, consumi doppi

La soia OGM Roundup Ready (o Glyphosate Tolerant, GT) è progettata allo scopo di resistere – essa soltanto, su tutte le specie vegetali – alle irrorazioni di glifosate. Rappresenta il 94-100% delle ‘colture biotecnologiche’ in Brasile, USA e Argentina, il 77% della produzione globale. (1) Un discreto affare per i monopolisti globali di sementi e agrochimica, le c.d. Big 4. Ma il vero business non sono i semi, quanto piuttosto gli erbicidi e pesticidi a base di glifosato che queste colture richiedono in quantità senza pari. Non a caso, il giro d’affari degli agrotossici è triplo rispetto a quelli delle sementi e le loro marginalità ampiamente superiori. (2)

Queste piante hanno innescato un aumento dell’uso e un aumento dei residui di glifosato nei prodotti a base di soia. Presentiamo dati che mostrano che gli agricoltori hanno raddoppiato le loro applicazioni di glifosato per stagione (da due a quattro) e che i residui di spruzzatura di glifosato (a piena fioritura della pianta) alla fine della stagione producono residui molto più alti nelle piante e nei prodotti raccolti. I semi di soia GT prodotti nelle fattorie commerciali negli Stati Uniti, in Brasile e in Argentina accumulano in totale circa 2500-10.000 tonnellate di glifosato all’anno, che entrano nelle catene alimentari globali.’ (3)

Lo studio scientifico ‘The Introduction of Thousands of Tonnes of Glyphosate in the food Chain-An Evaluation of Glyphosate Tolerant Soybeans’ ha dimostrato che i campioni agricoli commerciali di soia OGM contengono concentrazioni molto più elevate di glifosato rispetto ai semi di soia GT provenienti dalle prove sul campo condotte dalle aziende produttrici (che sono stati utilizzati per le valutazioni della sicurezza).

Soia OGM e gifosato doppio, quali conseguenze?

I ricercatori hanno dimostrato che i semi di soia OGM GT accumulano erbicidi in misura sostanziale a raffronto con quelli di soia non-OGM e biologica. La loro composizione nutrizionale è alterata e causano effetti avversi correlati alla dose negli studi sull’alimentazione in un modello di organismo rilevante.

Gli studi sull’alimentazione in Daphnia magna (piccolo crostaceo del genere Daphnia, appartenente all’Ordine dei Cladòceri, noto anche come ‘pulce d’acqua’) hanno infatti mostrato effetti avversi dose-correlati (mortalità, ridotta fecondità e riproduzione ritardata) dei residui di glifosato nei semi di soia OGM, anche a concentrazioni di glifosato al di sotto dei livelli di residui consentiti. (4)

Impiego del glifosate in fase post-raccolta. Soia OGM, grano e legumi

L’impiego del glifosate nelle fasi successiva alla maturazione della pianta, fino alla fase post-raccolta, ha un impatto sostanziale sulla quantità di sostanze tossiche che vi residuano. Ciò distingue la soia OGM rispetto a quella non-OGM (o IP, Identity Preserved) e più in generale le commodities che provengono dal continente americano – ove l’utilizzo di glifosato e altri agrotossici in fase post-raccolta è ammesso – rispetto a quelle europee e italiane, ove invece questa pratica è vietata. Soia, ma anche grano e altri cereali. Nonché i legumi, come si è visto nel caso delle lenticchie canadesi.

Gli impatti di tali residui di glifosato costituiscono lacune di conoscenza che hanno comportato valutazioni incomplete su potenziali interazioni tra residui di glifosato, composizione vegetale e potenziali effetti negativi sui consumatori. Questi problemi non sono seguiti da adeguati studi sull’alimentazione in vivo a lungo termine.’ (3)

Quale valutazione del rischio?

L’attuale sistema di valutazione del rischio, sottolineano gli Autori della ricerca, si basa sui soli dati forniti dai produttori. Vale a dire, sulle ‘prove sul campo con semi che sono stati irrorati con dosi molto più basse di glifosato rispetto agli usi delle aziende agricole contemporanee. Ciò ha lasciato carenze di conoscenza e una sottovalutazione potenzialmente grave dei rischi per la salute dei consumatori.’

Dati inaffidabili e falsi, come i falsi studi scientifici che Monsanto ha commissionato e Bayer ha utilizzato per il rinnovo dell’autorizzazione del glifosato in Europa. Alla Commissione guidata da Ursula von der Leyen si chiede perciò di dare effettivo seguito alle promesse di un giro di vite su pesticidi ed erbicidi. In nome delle strategie su biodiversitàFarm to Fork (f2f).

Buycott! Soia OGM, olio di palma e carni americane, fuori dai nostri piatti! La nostra petizione è sempre in attesa delle adesioni Vostre e dei Vostri contatti. Non esitate ad aggiungerle, seguendo il link https://www.egalite.org/buycott-petizione/.

Dario Dongo

Note

(1) James, C. (2017). Global Status of Commercialized Biotech/GM Crops: 2017; ISAAA: Ithaca, NY, USA

(2) V. ebook gratuito ‘OGM, la Grande Truffa,

(3) Bøhn, T., & Millstone, E. (2019). The Introduction of Thousands of Tonnes of Glyphosate in the food Chain—An Evaluation of Glyphosate Tolerant Soybeans. Foods, 8(12), 669. doi.org/10.3390/foods8120669

(4) La tossicità del glifosate a dosi ben inferiori rispetto a quelle ritenute ‘sicure’ in USA e in UE è stata di recente accertata nello studio citato in https://www.greatitalianfoodtrade.it/sicurezza/il-glifosato-danneggia-il-microbioma-anche-alle-dosi-ammesse-in-ue-studio-scientifico-e-domanda-di-rinnovo-autorizzazione.

V. Robin Mesnage, Maxime Teixeira, Daniele Mandrioli, Laura Falcioni, Quinten Raymond Ducarmon, Romy Daniëlle Zwittink, Caroline Amiel, Jean-Michel Panoff, Fiorella Belpoggi, Michael N. Antoniou (2019). Shotgun metagenomics and metabolomics reveal glyphosate alters the gut microbiome of Sprague-Dawley rats by inhibiting the shikimate pathway. BioRxiv. doi.org/10.1101/870105

+ posts

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.

Articoli correlati

Articoli recenti

Commenti recenti

Translate »