Il Parlamento francese ha votato un’ampia relazione, il 26.9.18, dedicata alla sicurezza nutrizionale. È indispensabile migliorare la qualità dei prodotti alimentari, oltre alla trasparenza in etichetta, per adempiere a indifferibili esigenze di salute pubblica.
La relazione, elaborata grazie a mesi di lavoro di una commissione politica multi-partisan, si focalizza sui cibi trasformati (processed foods) e ultra-elaborati (ultra-processed foods). Identificati secondo la classificazione NOVA, ideata dai ricercatori dell’Università di San Paolo del Brasile. (1)
L’obiettivo è quello di incrementare la sicurezza nutrizionale dei cibi più elaborati, in termini di composizione e processi produttivi. Mediante introduzione di soglie massime di sale (sodio), zuccheri e grassi nei predetti alimenti. Oltre alla definizione di limiti ulteriori, rispetto a quelli finora stabiliti in UE, sull’impiego di additivi alimentari.
NOVA, la classificazione degli alimenti in base al loro grado di trasformazione
I ricercatori dell’Università di San Paolo (Brasile) hanno messo a punto un sistema di classificazione degli alimenti del tutto innovativo. A ben vedere infatti, i cibi sono stati finora distinti in ragione delle matrici di appartenenza (es. cereali, legumi, latticini, carni), dei nutrienti caratteristici (es. fonti primarie di proteine, carboidrati, grassi) e/o della densità energetica. (2)
La classificazione NOVA consta invece di quattro macro-categorie di alimenti, distinti sulla base del grado di trasformazione da essi subito prima di raggiungere il consumatore. E così:
1) alimenti non trasformati o minimamente lavorati. Il primo gruppo NOVA è costituito da ‘alimenti non trasformati (o naturali), parti commestibili di piante (semi, frutti, foglie, steli, radici) o di animali (muscoli, frattaglie, uova, latte), e anche funghi, alghe e acqua, dopo la separazione dalla natura’, (3)
2) ingredienti per cucinare. Oli e grassi, sale e aceto, zucchero e altre sostanze impiegate per cucinare e condire i cibi,
3) alimenti trasformati (processed food). Verdure in salamoia, frutta sciroppata, carne e pesce salato, formaggio e pane fresco,
4) alimenti ultra-elaborati (ultra-processed food). Bevande analcoliche, snack confezionati e dolciumi, pane industriale, carne meccanicamente separata (es. würstel). Oltre a zuppe istantanee, piatti pronti, torte e pizze industriali.
Gli ‘ultra-processes foods’ si differenziano per la presenza di additivi alimentari e sostanze raramente impiegate in cucina. Siano esse direttamente estratte dagli alimenti (es. caseina, lattosio, siero di latte e glutine), o derivate da ulteriori trattamenti (es. oli idrogenati, proteine idrolizzate, maltodestrine, zucchero invertito, sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio).
Francia, relazione del Parlamento sulla sicurezza nutrizionale
I processed food e gli ultra-processed food sono quelli che meglio si prestano a interventi migliorativi. Interventi oggi doverosi, tenuto conto dell’epidemia in corso di obesità, sovrappeso e malattie correlate. Senza trascurare il ruolo delle aggressive strategie di marketing volte a promuovere il cibo-spazzatura presso bambini e adolescenti.
La relazione approvata dall’assemblea parigina propone perciò di intervenire sulla sicurezza nutrizionale degli alimenti trasformati e ultra-elaborati, con alcune semplici misure:
– sale/sodio, definire livelli massimi differenziati per categorie di alimenti,
– acidi trans⎯grassi, fissare una soglia (2%) a valere su tutti i prodotti,
– additivi alimentari, ridurre il numero delle sostanze autorizzate, in linea con i criteri stabiliti per i prodotti bio, e limitarne il numero massimo per categoria funzionale in ciascun alimento.
Sempre in tema di additivi, il Parlamento chiede al governo francese di portare avanti le ricerche sul c.d. ‘effetto cocktail’. Vale a dire, valutare la sicurezza degli alimenti, finora sottovalutata, in relazione alla compresenza di più additivi.
I profili nutrizionali – che la Commissione europea avrebbe dovuto stabilire una decina di anni or sono per limitare l’impiego di claim nutrizionali e salutistici su alimenti con tenori eccessivi di grassi e grassi saturi, zucchero e sodio – vengono infine richiamati. Sollecitando Bruxelles a compiere il proprio dovere, meglio tardi che mai. (4)
Dario Dongo
Note
(1) Cfr. Food classification, public health. NOVA, the star shines bright, su World Nutrition, Volume 7, Number 1-3, January-March 2016. V. Allegato
(2) Altre categorizzazioni riguardano le occasioni di consumo (colazione, merenda, pasti principali), la natura degli alimenti (vegetale o animale), l’interazione con l’organismo (es. indice glicemico)
(3) ‘Gli alimenti minimamente trasformati sono alimenti naturali alterati da processi quali la rimozione di parti non commestibili o indesiderate, essiccazione, frantumazione, macinazione, frazionamento, filtrazione, tostatura, bollitura, pastorizzazione, refrigerazione, congelamento, immissione in contenitori, confezionamento sottovuoto o fermentazione non alcolica’
(4) Cfr. reg. CE 1924/06, articolo 4
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.