Biscotti Savoiardi ricetta di bontà
Secondo le cronache i delicati biscotti Savoiardi furono inventati dai mastri pasticceri della Corte dei Duchi di Savoia nel 1300. La data di origine non è certa, ma questo dolce tipico di Piemonte e Sardegna si è affermato anche quale ingrediente fondamentale di tante preparazioni, dalla zuppa inglese alla torta Charlotte. Anche se la ricetta di maggiore fama è il tiramisù.
Ideali per essere inzuppati o impiegati al posto del pan di spagna, i leggeri biscotti Savoiardi hanno formato allungato e sono morbidi e friabili al tatto. Sono famosi in tutto il mondo, con nomi diversi. Come molte cose in Italia, anche questi dolciumi vengono esaltati dalle rielaborazioni regionali. A Napoli si intingono nel sanguinaccio, mentre le versioni sarda (che si chiama pistoccu) e siciliana contengono più uovo di quella piemontese.
La ricetta che consente l’attribuzione della denominazione di biscotti Savoiardi secondo la legge italiana richiede un impasto contenente zuccheri, farina di frumento e uova intere di gallina di categoria “A” in quantità non inferiore al 26%. Il processo di trasformazione prevede la miscelazione della pasta fino a ottenere una massa spumosa e leggera e la sua colatura su una teglia alveolata in forma di bastoncini, spolverizzati di zucchero prima della cottura.