Fare sport fa bene al cervello. La chiave di connessione risulta essere una proteina individuata dai ricercatori statunitensi del Dana-Farber Cancer Institute e dell’Harvard Medical School, e descritta nello studio pubblicato su Cell Metabolism.
La proteina cui si associa un benefico effetto, chiamata FNDC5, viene naturalmente prodotta dall’organismo grazie allo sforzo muscolare negli sport di resistenza. Quando la proteina raggiunge l’ippocampo, si innesca una reazione che induce un miglioramento nell’apprendimento, nella memoria e più in generale nelle funzioni cognitive.
Gli scienziati di Harvard hanno sperimentato l’eventualità di raggiungere un simile esito somministrando la stessa proteina a cavie non impegnate nell’esercizio fisico. Il risultato ha premiato l’intuizione, confermando la relazione tra l’apporto della proteina e il benessere cognitivo. L’esperimento conferma perciò i benefici associati agli sport di resistenza e prospetta la possibilità di sviluppare “functional foods” che stimolano la sua produzione. Uno strumento in più nella prevenzione delle malattie neurodegenerative, come Alzheimer e Parkinson.