Tipi di olive ricchezza italiana
In Italia sono presenti ben 500 differenti tipi di olive, dette “cultivar“. Un numero non da poco se si considera che in Francia ed in Spagna se ne contano 70 e che corrisponde al 42% del patrimonio mondiale. Tuttavia è da sottolineare come l’olio venga prodotto attraverso circa 50 tipi specifici di ulivi.
Se una prima distinzione è possibile farla tra olive nere (o violacee) e olive verdi, la differenza di colore appartiene in realtà dal periodo di raccolto: in autunno o inverno le nere, in estate, da acerbe, per averle verdi.
I tipi di olive sono distinguibili in base ai parametri: dimensioni, rapporto tra polpa e nocciolo, maturazione, resa e proprietà organolettiche dell’olio. Molro rinomati tra i tipi di olio e frutti sono: taggiasca, frantoio, moresca, ogliarola barese, coratina, biancolilla e nostrana. La diffusione di alcune tipologie di ulivo rispetto ad altri dipende in larga parte dal contesto geografico ed è per questo che oggi si valorizza la presenza varietale di ogni territorio, riscoprendone le radici. Esistono casi in cui gli stessi tipi e varietà di piante vengono chiamate con nomi diversi al cambiare della regione.
In linea di massima tutti i tipi possono essere così suddivisi: olive da mensa, da olio e da duplice attitudine.