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Shanghai, prima zona a libero scambio

Ha aperto a Shanghai la prima zona a libero scambio (free trade zone) della Cina. In un’area di 30 chilometri quadrati, per tre anni, via le limitazioni per gli investimenti stranieri, con lo scopo dichiarato di attrarre capitali dall’estero. I settori aperti sono 18, dalla nautica alla cultura, ma soprattutto la finanza.

Secondo i media locali, l’intervento statale nel mercato verrà ridotto al minimo, unico limite agli investimenti una lista negativa. Il controllo sarà ancora meno stringente per le imprese della zona, con l’obiettivo di lungo termine di consentire la convertibilità e l’accesso ai mercati finanziari globali del renminbi, la divisa cinese. Le restrizioni sui tassi di interesse bancari saranno rimosse, le banche nazionali e straniere potranno offrire la più ampia gamma di servizi.

L’intenzione è di sviluppare un’area ad alto tasso di innovazione per lo sviluppo anche di sanità, logistica, assicurazioni, tutti comparti che nella Repubblica popolare restano in mani statali. Il prevedibile successo della Shanghai free zone potrà avere seguito in altre province del Paese.

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