L’industria casearia italiana – si legge su Il Fatto Alimentare – ripensa alcune produzioni tradizionali.
Che potranno così essere apprezzate da buongustai di tutte le religioni: sugli scaffali dei supermercati, infatti, ormai si trova latte halal (termine che indica gli alimenti “leciti” secondo la dottrina dell’Islam) e formaggi a pasta dura prodotti con caglio vegetale (i soli consentiti nella dieta dei fedeli delle religioni musulmana, ebrea e induista) e comunque ben accetti anche dai consumatori più rispettosi delle usanze kosher o hindi.
È la risposta alle esigenze di una clientela sempre in costante aumento e la fotografia di un’Italia che cambia, ma rimane sempre la stessa: quella dei caseifici familiari e delle cooperative dei formaggi freschi.
Il latte fermentato, peraltro, sembra piacere a molti e chi lo ha assaggiato dice che ricorda gli yogurt di una volta, quelli fatti in casa.
E sono la conferma di quanto la ricerca e l’innovazione stiano portando la filiera a rispondere ai bisogni di una società in evoluzione e della possibilità per queste produzioni italiane di varcare i confini nazionali. Sono il racconto di un’Italia che evolve, e con lei i prodotti di tutte le sue tradizioni: si aprono al mondo per riscoprirsi più italiani che mai.