Nel periodo gennaio-giugno 2013 l’export dei salumi italiani all’estero ha superato le 67.068 tonnellate per un valore di 545,5 milioni di euro, segnando un +1,6% in quantità e un +4% in ricavi rispetto al primo semestre 2012. Lo rende noto ASSICA, l’associazione italiana industrie di carni e salumi. Il "miglior andamento del commercio internazionale" e una "ripresa della fiducia" nei paesi dell’Unione europea, si legge in una nota dell’organizzazione, sono tra gli elementi principali che favoriscono il trend positivo delle spedizioni dei prodotti italiani.
L’export del comparto salumi, come il resto dell’industria alimentare nazionale, ha ottenuto un’ottima performance a livello europeo. In un quadro di generale stabilità per l’export di prosciutti crudi – con il dissossato a svolgere un ruolo di traino – e i salami, il primo semestre di questa annata è stato ottimo per il prosciutto cotto, con le spedizioni a quota 7.450 tonnellate (+22,5%), pari a 43,9 milioni (+6,6%). Brillante semestre anche per l’export di bresaola, che guadagna il 20,2% in quantitativo per un valore di 24,9 milioni (+12,8%) in confronto allo stesso semestre dell’anno scorso.