Olio al tartufo alla ricerca della qualità
Olio al tartufo, esiste davvero? Ne troviamo due tipi sul mercato, ed è realmente importante capirne la differenza. L’olio al tartufo italiano viene prodotto con due classificazioni, una parla di infuso aromatico, l’altra di una ricetta 100% naturale.
La denominazione di olio di tartufo bianco o nero, ad esempio, potrebbe non risultare sempre esatta, visto che molti sono prodotti senza l’utilizzo del tubero stesso, ma con una riproduzione artificiale del composto organico 2,4-dithiapentane, che è il responsabile del sapore unico di questo gioiello italiano.
Partendo da questo presupposto è facile capire perchè questi alimenti costino poco rispetto a ciò che cercano di imitare. Ma al di là delle critiche dei più fini intenditori, queste tipologie di olio possono ugualmente dare un tocco speciale a una grande quantità di cibi.
I maggiori produttori italiani, ad ogni modo, sostengono una realizzazione “alla vecchia maniera”. La selezione di ingredienti è realizzata al giusto grado di maturazione (il tempismo è la chiave di questa prelibatezza), per essere messa in infusione per sei mesi in olio extravergine di oliva delicato. Questo processo sfrutta tutti i trenta composti che conferiscono al tartufo bianco la sua essenza.