L’Arma dei Carabinieri, Comando per la Tutela Agroalimentare, interrompe un’altra frode sull’origine del pomodoro. Con l’aggravante dei residui di pesticidi fuori controllo, nelle 821 tonnellate di concentrato egiziano sequestrate su ordine del GIP presso il Tribunale di Nocera inferiore (SA).
La stampa riferisce a un’industria locale ‘leader nel settore conserviero’ e alla denuncia dei due fratelli titolari ‘A.P. e A.D.’ (1,2). Un segreto di Pulcinella su Pasquale Attianese e suo fratello Daniele, soci al 50% di Attianese S.p.A. (con 750.000 azioni, per altrettanti euro, ciascuno).
Le numerose certificazioni di parte terza vantate sul sito internet del gruppo industriale stimolano un’ulteriore riflessione sulla governance del sistema.
Attianese, il maxi-sequestro di concentrato di pomodoro
I Carabinieri del RAC (Reparto Tutela Agroalimentare) di Salerno e l’Aliquota Carabinieri della Sezione locale di Polizia Giudiziaria – sotto il coordinamento del Procuratore presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Antonio Centore – hanno eseguito nei giorni scorsi un sequestro preventivo d’urgenza presso la grande industria conserviera dell’Agro Nocerino Sarnese.
Il maxi-sequestro ha riguardato oltre 3mila fusti metallici da 250 kg di semilavorato, origine Egitto, destinati a rilavorazione e confezionamento di doppio o triplo concentrato di pomodoro, in tubetti e barattoli. In vista della loro vendita – soprattutto a private label – presso gruppi leader di Grande Distribuzione Organizzata e discount, in Italia e all’estero.
Pesticidi fuori controllo, doveri di attivazione delle ASL e notifica a Bruxelles
Le prime notizie riferiscono all’accertamento – da parte dei Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare – di una ‘quantità ingente di pesticidi all’interno del concentrato di pomodoro di provenienza egiziana’, con il ‘concreto rischio di nocività per la salute umana’. L’indagine è stata perciò estesa al delitto di commercio di sostanze alimentari nocive. (3)
Ad abundantiam, ‘l’ingente materiale sequestrato è ciò che residua di una partita di semilavorato ben più cospicua; infatti è stato accertato che già alcune centinaia di tonnellate sono state commercializzate in Paesi UE ed extra UE’. (1)
È quindi doveroso coinvolgere subito le autorità sanitarie competenti, le quali devono attivare una campagna di ritiro e/o richiamo dei prodotti alimentari a rischio e notificare l’allerta a Bruxelles nel sistema RASFF (Rapid Alert System on Food and Feed). (4)
Avviso ai consumatori, azioni correttive
In ipotesi di fondato timore sulla possibile non-conformità di un alimento ai requisiti di sicurezza, l’operatore deve ‘avviare immediatamente procedure per ritirarlo e informarne le autorità competenti. Se il prodotto può essere arrivato al consumatore,
– informa i consumatori, in maniera efficace e accurata, del motivo del ritiro e,
– se necessario, richiama i prodotti già forniti ai consumatori quando altre misure siano insufficienti a conseguire un livello elevato di tutela della salute’ (5,6).
Doveri e responsabilità del distributore
I distributori in Italia e in UE, a loro volta, hanno piena responsabilità di garantire la conformità dei prodotti da essi commercializzati alle regole vigenti. (7) Le regole introdotte dal d.lgs. 231/01 sulla responsabilità amministrativa d’impresa postulano tra l’altro l’adozione di apposite procedure e misure nei confronti dei fornitori che risultino inaffidabili, per ragioni come quelle in esame. (8)
Il rischio di sicurezza alimentare per contaminazione chimica con pesticidi fuorilegge (o comunque al di sopra dei limiti consentiti) comporta il dovere, da parte dei distributori, di procedere a:
– notifica alla ASL competente dei lotti in giacenza del fornitore in questione,
– ritiro immediato da scaffale ed eventuale richiamo pubblico dei prodotti a rischio, (9)
– segregazione dei prodotti in magazzino, in attesa di aggiornamenti.
Come identificare i prodotti potenzialmente a rischio?
In attesa di chiarimenti ufficiali, i prodotti di Attianese SpA – a marchio proprio, o anche a marchio di alcune catene di distribuzione o discount (es. ALDI, PAM, Kaufland in Germania, Albert Hejin in Olanda) si possono identificare per:
– nome produttore, Attianese S.p.A. (Food Industry), e/o
– sede dello stabilimento in Nocera Superiore (SA), via Nazionale km. 41,850 SN, e/o
– sigla produttore, ATT1 o ATT2, stampigliata con inkjet accanto al termine minimo di conservazione (sulla ‘piega’ del tubetto, il fondo del barattolo, il tappo o collo della bottiglia).
Certificazioni varie
Il carnet di certificazioni esibito sul sito web di Attianese S.p.A. è ridondante quanto inefficace, alla luce delle vicende emerse:
– Kosher certificate. Services International Kosher Supervision Ltd. (Torino)
– FDA registration. Registrar Corp (Virginia, USA),
– operatore biologico. CCPB (Bologna)
– ISO 9001:2015, SAI Global Assurance (Sidney, Australia),
– BRC Global Standard for Food Safety, Issue 8, SAI Global
– IFS Food Version 6.1, SAI Global,
– ISO 22005:2007, Agroqualità SpA.
Rintracciabilità ‘certificata’ dal RINA
La certificazione ISO 22005 – rilasciata da RINA Agroqualità ad Attianese a partire dal 29.9.15 e rinnovata fino al 28.9.21 – attesta quanto segue:
– ‘Rintracciabilità aziendale per le attività di ricezione, trasformazione, stoccaggio e vendita di conserve di pomodoro pelato e cubettato (…), concentrato di pomodoro confezionato in latte di banda stagnata, in scatole di banda stagnata e tubi in alluminio e passata di pomodoro in brik.
– Obiettivi: supportare la sicurezza alimentare, determinare la storia e l’origine dei prodotti, facilitare il ritiro/richiamo del prodotto.
– Elementi tracciati: fornitori di pomodoro e di concentrato di provenienza italiana, data e quantità di pomodoro e concentrati conferiti, varietà di pomodoro. Fornitori di sale, acido citrico, imballi, lotti di pomodoro trasformato, clienti’. (10)
Il perimetro della certificazione sembra circoscritto al preciso scopo di escludere la tracciabilità dei fornitori di materia prima estera che pure, carta canta, ha un impatto non trascurabile sulle attività di Attianese S.p.A. Il gruppo di certificazione RINA, a sua volta, è sotto inchiesta della Procura di Genova per false certificazioni sulla sicurezza delle navi. (11)
Origine pomodoro, l’analisi infallibile
I controlli pubblici e privati sulle conserve di pomodoro possono e anzi dovrebbero oggi avvalersi di un protocollo innovativo di analisi sviluppato proprio in Italia, presso la Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari (SSICA) di Parma. L’analisi dei minerali presenti nelle conserve vegetali consente infatti di risalire con una precisione del 99,9% all’origine del pomodoro utilizzato. (12)
La Stazione Sperimentale ha però sottratto il suo Dipartimento Conserve Vegetali al coordinamento di Antonio Trifirò, il ricercatore di fama internazionale a cui si deve lo sviluppo dell’unico metodo che consente di distinguere gli operatori onesti dai criminali. (13) E solo a seguito di ripetute istanze il suo direttore si è deciso ad attivare questo servizio. Il laboratorio di analisi BioChemie Lab di Campi Bisenzui (FI), nel frattanto, si è attrezzato per eseguire questo tipo di analisi.
Ora Basta!
Basta eseguire le analisi di cui sopra su campioni di conserve di pomodoro da prelevate sul mercato (retail e HoReCa), in Italia e all’estero, per mettere fine a questa #Vergogna che colpisce una filiera emblematica del Made in Italy alimentare.
La reputazione del sistema-Paese rischia di andare a rotoli anche sull’unico settore produttivo che tuttora resiste alla delocalizzazione, garantisce occupazione nelle aree rurali e crea valore. Dopo Petti, Attianese e altri, il sistema va ripulito una volta per tutte.
Dario Dongo
Note
(1) Operazione ‘Scarlatto Due’: pomodoro Made in Egitto. TV Oggi Salerno. 8.6.21, https://www.tvoggisalerno.it/operazione-scarlatto-2-pomodoro-made-in-egitto/
(2) Vendevano in Italia pomodoro egiziano contaminato da pesticidi: maxi sequestro dei Carabinieri. Fanpage. 8.6.21, https://www.fanpage.it/attualita/vendevano-pomodoro-egiziano-contaminato-da-pesticidi-maxi-sequestro-dei-carabinieri/
(3) Codice penale, articolo 444 – Commercio di sostanze alimentari nocive. ‘Chiunque detiene per il commercio, pone in commercio ovvero distribuisce per il consumo sostanze destinate all’alimentazione, non contraffatte né adulterate, ma pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa non inferiore a euro 51’
(5) Reg. CE 178/02, articolo 19 (Obblighi relativi agli alimenti: operatori del settore alimentare). Testo consolidato al 21.5.21 su
(6) Per approfondimenti, si veda l’ebook ‘Sicurezza alimentare. Regole cogenti e norme volontarie’ https://www.greatitalianfoodtrade.it/libri/sicurezza-alimentare-regole-cogenti-e-norme-volontarie-il-nuovo-libro-di-dario-dongo
(7) Dario Dongo, Pier Luigi Copparoni. Responsabilità del distributore, approfondimenti. GIFT (Great Italian Food Trade). 22.5.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/etichette/responsabilità-del-distributore-approfondimenti
(8) Dario Dongo. Responsabilità amministrativa d’impresa nella filiera alimentare. GIFT (Great Italian Food Trade). 21.6.18, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/responsabilità-amministrativa-d-impresa-nella-filiera-alimentare
(9) Il distributore ha altresì la facoltà di eseguire analisi sui campioni a disposizione, affidandosi preferibilmente a laboratori accreditati
(10) Certificazione ISO 22005:2007 di RINA Agroqualità ad Attianese SpA, http://www.attianeseconserve.com/it/wp-content/uploads/Certificate-ISO-22005.pdf
(11) Marco Grasso. Sicurezza delle navi, maxi-inchiesta sul Rina: “Certificazioni aggiustate pure dopo le stragi in mare”. Le intercettazioni. Il Fatto Quotidiano. 22.5.21, https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2021/05/22/limportante-e-che-galleggino-le-carte/6206247/
(12) Dario Dongo. Conserve, basta un’analisi a rivelare l’origine del pomodoro. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.6.20, https://www.greatitalianfoodtrade.it/innovazione/conserve-basta-un-analisi-a-rivelare-l-origine-del-pomodoro
(13) Dario Dongo. Industria del pomodoro e Stazione sperimentale di Parma, SSICA. Allarme rosso. #VanghePulite. GIFT (Great Italian Food Trade). 2.5.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/idee/industria-del-pomodoro-e-stazione-sperimentale-di-parma-ssica-allarme-rosso-vanghepulite
(14) Dario Dongo. Conserve di pomodoro Petti, frode in commercio. Maxi-sequestro dei RAC. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.4.21, https://www.greatitalianfoodtrade.it/consum-attori/conserve-di-pomodoro-petti-frode-in-commercio-maxi-sequestro-dei-rac
(15) Pomodorini del Piennolo DOP con succo alieno? Risponde l’avvocato Dario Dongo. FARE (Food & Agriculture Requirements). 5.7.20, https://www.foodagriculturerequirements.com/archivio-notizie/domande-e-risposte/pomodorini-del-piennolo-dop-con-succo-alieno-risponde-l-avvocato-dario-dongo
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.