Il 18 settembre 2024 il Parlamento europeo ha posto il veto, ad ampissima maggioranza, alla decisione della Commissione europea di autorizzare la presenza di residui di cinque pesticidi vietati dall’UE in alcuni prodotti alimentari e mangimi importati da Paesi extra-UE.
1) Pesticidi vietati in UE, la decisione della Commissione europea
La Commissione europea, nella propria decisione sottoposta allo scrutinio dell’Assemblea di Strasburgo, aveva previsto di introdurre una tolleranza sulla presenza dei residui di tre pesticidi vietati in UE su una serie di prodotti alimentari e mangimi in arrivo da Paesi extra-UE.
I livelli massimi di residui (LMR) sono in alcuni casi molto elevati. Al punto da voler accettare, ad esempio, i lime extra-UE con residui di tiofanato metile fino a 6 mg/kg. Vale a dire, un valore 600 volte superiore alla soglia di contaminazione ammessa sulle sostanze vietate in UE (0,01 mg/kg).
2) I cinque pesticidi
La decisione della Commissione europea aveva ad oggetto cinque pesticidi, o meglio PPP (plant-protection products):
– benomyl. ‘Studi tossicologici su mammiferi di laboratorio indicano che il benomyl causa tossicità epatica, effetti riproduttivi e anomalie cromosomiche. Più recentemente, a causa dei suoi metaboliti a valle che agiscono come inibitori dell’aldeide deidrogenasi, il benomyl è stato coinvolto in percorsi neurotossici’; (3)
– carbendazim, vietato in UE dal novembre 2014 a causa della sua classificazione come sostanza mutagena e tossica per la riproduzione (categoria 1B), cioè in grado di provocare difetti genetici e danneggiare la fertilità/il nascituro. È inoltre altamente tossico per la vita acquatica, con gravi rischi per gli ecosistemi;
– tiofanato metile, vietato nell’ottobre 2020. Si metabolizza in carbendazim e viene a sua volta classificato come sospetto mutageno e sospetto cancerogeno (categoria 2). Oltre a essere un interferente endocrino, in grado di provocare effetti a lungo termine sulla salute. Particolarmente pericoloso per le donne in gravidanza e i bambini piccoli;
– spirodiclofen, a sua volta classificato come cancerogeno (categoria 1B). Anche questa sostanza attiva non è più autorizzata in Unione Europea, sebbene il Codex Alimentarius abbia identificato LMR e gli Stati membri abbiano già applicato tolleranze all’importazione di prodotti che li contengano. Le proposte di LMR elaborate da EFSA (2021) ‘richiedono comunque un ulteriore esame da parte dei gestori del rischio’;(4)
– ciproconazolo, vietato in UE a maggio 2021, è classificato come sostanza tossica per la riproduzione (categoria 1B) oltreché dannosa per gli ambienti acquatici.
3) Double standard, quali criticità?
L’introduzione e/o il mantenimento di ‘double standard’ per la conformità dei prodotti realizzati in UE e quelli importati da Paesi extra-UE presenta alcune criticità non trascurabili:
– salute dei consumatori europei. Sebbene i criteri di valutazione della sicurezza dei fitofarmaci da parte di EFSA siano obsoleti e il rinnovo delle loro autorizzazioni sia spesso privo della doverosa ri-valutazione dei rischi, l’UE mantiene un livello ‘decente’ di tutela della salute dei consumatori, a raffronto con altri mercati (es. USA, Brasile, Argentina) ove l’impiego di agrotossici è variamente sregolato
– concorrenza sleale tra gli agricoltori che lavorano in UE e l’agricoltura in Paesi terzi. ‘Le proteste degli agricoltori che hanno avuto luogo nella prima metà del 2024 avevano tra le loro richieste principali un trattamento equo e paritario per i prodotti importati da Paesi terzi, che dovrebbero seguire gli stessi standard dei prodotti fabbricati nell’Unione’, viene infatti annotato nel primo considerando delle due risoluzioni del Parlamento Europeo (3,4);
– rischi di salute per agricoltori e i lavoratori in agricoltura di Paesi extra-UE. Le tolleranze proposte dalla Commissione europea comportano di fatto l’approvazione dell’uso di questi pesticidi tossici in tutti i Paesi extra-UE che forniscono uno dei principali mercati nel contesto internazionale. In contrasto con il dichiarato impegno dell’UE nei confronti dei diritti umani e la protezione dell’ambiente a livello globale.
4) Conclusioni provvisorie
‘Il veto del Parlamento europeo costringe la Commissione a proibire i residui di questi cinque pesticidi vietati. È una vittoria per la sicurezza dei consumatori, per la concorrenza leale degli agricoltori dell’UE e per la salute dei lavoratori di tutto il mondo. Ringraziamo gli eurodeputati per la loro fermezza e invitiamo la Commissione europea a rivedere la sua decisione’ (Salomé Roynel, Pesticides Action Network – PAN Europe, responsabile delle politiche).
Dario Dongo
Note
(1) Dario Dongo. Glifosate e neurotossicità, dubbi e domande di un tossicologo. GIFT (Great Italian Food Trade). 3.11.23
(2) Marta Strinati. Non solo glifosato. Il 33% dei pesticidi usati in UE è privo di valutazione del rischio. GIFT (Great Italian Food Trade). 26.11.22
(3) M.A. Pearson, G.W. Miller, in Encyclopedia of Toxicology, Four Volume (Elsevier, 2014). ISBN 978-0-12-386455-0
(4) EFSA (2021). Review of the existing maximum residue levels for spirodiclofen according to Article 12 of Regulation (EC) No 396/2005 https://doi.org/10.2903/j.efsa.2021.6908
(5) Resolution on the draft Commission regulation amending Annexes II and III to Regulation (EC) No 396/2005 of the European Parliament and of the Council as regards maximum residue levels for cyproconazole and spirodiclofen in or on certain products. 18.9.2024 https://tinyurl.com/mrxx7xcd
(6) Resolution on the draft Commission regulation amending Annexes II, III and V to Regulation (EC) No 396/2005 of the European Parliament and of the Council as regards maximum residue levels for benomyl, carbendazim and thiophanate‐methyl in or on certain products. 18.9.2024 https://tinyurl.com/ysrbb99f
(7) PAN Europe. European Parliament blocks residues of hazardous pesticides in imported food. Press release, 18.9.24 https://tinyurl.com/y8ubc2f3
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.
