Confettura di prugne, autenticità in molti tipi
La confettura di prugne racchiude nel suo gusto intenso la voce delle campagne, tipi di vita ormai dimenticati, scanditi da una tradizione italiana quasi scomparsa, in cui a fare da protagonista sulla tavola erano i prodotti dell’orto e della stagione in corso.
Per questo è facilmente possibile rintracciare le confetture di prugne come componente di dolci antichi, tramandati dalle generazioni passate a quelle future, basti pensare alle raviole bolognesi, eleganti scrigni che racchiudono un puro cuore di conserva di prugne talvolta associato alla mostarda bolognese.
Per questo frutto esistono molti corrispondenti tipi di confettura, il cui carattere più acidulo o dolce, dipende esclusivamente dall’habitat di produzione. Le susine zucchelle, ad esempio, salvate da una certa estinzione, sono talmente amabili da non necessitare l’aggiunta di zucchero nella composizione della confettura. Questo prodotto caratterizza soprattutto Emilia Romagna e Toscana, ma viene prodotto in tutto il territorio italiano ed utilizzato anche dagli chef più giovani per accostamenti innovativi. Da provarla in abbinamento a formaggi dal sapore deciso, partendo dal Taleggio per arrivare a Fontina e Pecorino, magari seguendo proprio la regione di provenienza.