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Confettura di pesche, colori, tipi, abbinamenti

La confettura di pesche è particolarmente legata alle regioni del centro e sud Italia. Esistono due differenti tipi di confettura di pesche, realizzati con frutti bianchi o gialli, dal gusto leggermente diverso. La sua presenza caratterizza la dispensa di qualsiasi famiglia italiana, essendo una delle confetture preferite a colazione, spalmate sul pane tostato, o nella realizzazione di dolci.

Solitamente è preparata nel periodo estivo, quando le pesche raggiungono l’ottima maturazione, fatto che permette di utilizzare ben poco zucchero rispetto ad altri tipi di conserve. Esemplare il caso della conserva di pesche di Leonforte (presidio Slow Food, denominata anche “tardiva” o “settembrina“), in cui la frutta può arrivare a rappresentare ben l’80% del peso totale degli ingredienti. La sua preparazione è antica nella penisola, basti pensare che viene da sempre prodotta anche all’interno di monasteri, ad esempio quello di Vitorchiano, ed eremi.

La sua naturale dolcezza è spesso accostata a formaggi a pasta morbida, come i caprini freschi, o la ricotta e il raveggiolo. Se si vuole creare un incontro meno rotondo e decisamente più corposo, possiamo servire questa confettura italiana accanto a un formaggio erborinato e salumi umbri.

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