Il marchio DOP, la denominazione di origine protetta, è garantito dall’Unione Europea, che da oltre 20 anni riconosce tutela ai prodotti le cui caratteristiche qualitative sono intimamente legate a un determinato territorio e alle sue tradizioni. Con questo si intende che tutte le fasi, produzione, trasformazione ed elaborazione, devono svolgersi in un’area geografica delimitata in modo preciso nel disciplinare di produzione.
Secondo le norme, la domanda di registrazione per ottenere il riconoscimento DOP deve essere presentata da un’associazione o organizzazione di produttori e trasformatori. In Italia queste organizzazioni prendono generalmente il nome di consorzi.
Lo status di denominazione di origine protetta implica controlli severi sul rispetto del disciplinare e vigilanza sul mercato, contro ogni forma di usurpazione del marchio. Dal 2006 è possibile presentare richiesta per l’inserimento nel registro europeo dei prodotti di qualità anche da Paesi terzi. Dal 2009 il marchio DOP si applica anche ai vini. Per questo settore restano ancora in vigore le denominazioni nazionali (che nella Penisola sono DOC, DOCG e IGT), ma solo come “menzioni specifiche tradizionali”.