Arance, portogalli, partualli, sitron. Non si tratta di differenti tipi di agrumi, ma appellativi dialettali con cui le popolazioni siciliane, liguri, emiliane hanno nel tempo identificato le arance. Proprietà straordinarie (sono ricche di vitamina C e acido ascorbico) e gusto unico si fondono in un frutto tipicamente mediterraneo, per quanto la sua origine sia cinese.
Note in Italia fin dai romani, la coltivazione delle arance pare essere avvenuta inizialmente in Sicilia, con un’importazione via terra, e in seguito nel resto della penisola, grazie ai mercantili portoghesi. Da sempre alle arance vengono riconosciute proprietà fuori dal comune. Le troviamo a rappresentare il benessere in quadri a soggetto familiare o l’Eden in affreschi de l’Ultima Cena (del Ghirlandaio a Firenze, per esempio). Gli stessi Medici, potente casato toscano rinascimentale, potrebbero averle scelte a simboleggiare il commercio intrattenuto con l’Oriente, condizione economica e per la particolare assonanza: l’arancio era definito ‘mala medica’.
Il Belpaese ne è quinto produttore al mondo, con ben 2,5 milioni di tonnellate annue e alcuni riconoscimenti IGP, arance siciliane prime tra tutte. Il loro apporto calorico è molto basso (35-40 kcal per 100 g).
Great Italian Food Trade è il portale nato per condividere a livello planetario la eccellenza alimentare italiana, favorire l’incremento degli scambi internazionali di alimenti, bevande e servizi ad essi correlati, selezionati sulla base di qualità, innovazione e sostenibilità.
GIFT (Great Italian Food Trade) di WIISE srl è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale