Macchine da caffè professionali, mito italiano
Per preparare un buon espresso italiano la miscela e la tostatura sono fondamentali, ma al bancone del bar a contare sono le macchine da caffè professionali e la sapienza del barman nell’utilizzarla. Il mercato mondiale delle macchine professionali da caffè – e, ovviamente, cappuccino – vale 650 milioni di euro.
Il primo brevetto di macchine professionali da caffè è del 1884, ma si può parlare di industria vera e propria solo dall’inizio del Novecento. Nel dopoguerra il decollo: le macchine professionali spopolano nei bar della Penisola accompagnando l’espansione dei consumi del boom economico.
La Faema, fondata nel 1945, è il marchio simbolo di questo periodo e comincia una competizione con Cimbali che dura fino al 1995, quando decidono di unire le forze per portare quest’eccellenza industriale nazionale nel mondo. Al Gruppo, nato a Milano nel 1912 da una bottega per la riparazione del rame, appartengono anche i marchi Casadio e Hemerson. Esporta circa il 70% della produzione in oltre 100 paesi (da Germania e Gran Bretagna le richieste maggiori) attraverso una rete di 700 distributori diretti.