La primavera dell’agroecologia in Italia è stata annunciata a Roma, il 6 marzo 2025, nella conferenza stampa che NaturaSì ha organizzato per presentare un progetto rivoluzionario: ‘Sosteniamo l’Agricoltura’ – con un prezzo giusto e trasparente.
La solidarietà verso le persone che producono il nostro cibo nel rispetto della natura, gli ecosistemi e la salute si concretizza in un patto sociale a cui tutti possono partecipare, basato sui valori che chi scrive invoca da anni:
- il #prezzoequo, in grado cioè di garantire la copertura dei costi e un reddito dignitoso agli agricoltori e i lavoratori in agricoltura;
- la #trasparenza nella catena del valore, affinché chi compra possa comprendere il significato e gli impatti delle proprie scelte.
Introduzione
Dalle radici del biologico alla rete NaturaSì: il percorso di Fabio Brescacin
Fabio Brescacin è una figura chiave del movimento per l’agricoltura biologica in Italia. Co-fondatore della cooperativa Ecor nel 1987, ha contribuito in modo determinante alla diffusione di un modello di distribuzione fondato su valori etici, sostenibilità ambientale e trasparenza nella filiera agroalimentare. La sua visione ha favorito l’incontro tra produttori biologici e consumatori consapevoli, promuovendo il rispetto della terra, la biodiversità e la giustizia sociale come elementi centrali dell’economia agricola. Brescacin ha inoltre sostenuto una formazione continua per agricoltori e operatori del settore, valorizzando il sapere contadino e l’innovazione sostenibile.
NaturaSì: una rete etica per il cibo sostenibile
Il progetto NaturaSì, nato dall’unione di Ecor con altri attori del biologico italiano, rappresenta oggi la prima rete di distribuzione di prodotti biologici e biodinamici in Italia. Con oltre 300 punti vendita sul territorio nazionale, NaturaSì si propone non solo come supermercato, ma come comunità di riferimento per un consumo critico e responsabile. Il progetto integra la vendita al dettaglio con il sostegno diretto ai produttori e il recupero di pratiche agricole autenticamente rigenerative, puntando su trasparenza, tracciabilità e rispetto per il lavoro umano. NaturaSì è diventato così un esempio concreto di economia civile, in cui l’agricoltura torna al centro delle scelte per un futuro più giusto e sostenibile.
Oltre il biologico: SaluteSì, CulturaSì e la visione antroposofica
L’evoluzione del progetto NaturaSì ha portato alla nascita di iniziative collegate come SaluteSì e CulturaSì, con l’obiettivo di integrare salute, benessere e consapevolezza culturale nella quotidianità:
- SaluteSì promuove un approccio olistico alla cura della persona, basato sull’alimentazione naturale, la medicina integrata e il benessere psicofisico;
- CulturaSì valorizza a sua volta il pensiero critico e l’educazione alla sostenibilità tramite eventi, pubblicazioni e collaborazioni con scuole e associazioni.
Queste iniziative si inseriscono nella più ampia visione ispirata all’antroposofia di Rudolf Steiner, alla base anche dell’agricoltura biodinamica sostenuta dal gruppo. NaturaSì, attraverso la Fondazione per l’Agricoltura Biodinamica e la partecipazione attiva a progetti educativi, si pone come promotore di una nuova cultura del cibo, in cui etica, spirito e materia coesistono armoniosamente.
I numeri di un ecosistema in crescita
NaturaSì è oggi il principale operatore del biologico specializzato in Italia, con un fatturato consolidato che ha superato i 400 milioni di euro nel 2023 e una rete di oltre 300 punti vendita, inclusi negozi affiliati e diretti (NaturaSì, 2024). L’azienda conta circa 1.600 dipendenti e collabora con oltre 1.000 aziende agricole biologiche, alcune delle quali riunite nella cooperativa Le Terre di Ecor.
Secondo i dati di Nomisma (2023), NaturaSì detiene una quota significativa del mercato del biologico in Italia, stimata intorno al 20% nel canale specializzato.
A differenza della grande distribuzione convenzionale, l’approccio del gruppo si distingue per la centralità del produttore e il reinvestimento nel territorio. Il mercato del biologico continua a mostrare segnali di crescita stabile, con particolare interesse da parte delle nuove generazioni, sempre più orientate verso consumi etici e sostenibili.
Sosteniamo l’Agricoltura, la campagna di NaturaSì
‘Questa campagna è solo l’inizio di un processo di sensibilizzazione che, secondo NaturaSì, deve coinvolgere tutti: aziende, istituzioni e cittadini in un rapporto di reciproca fiducia e compartecipazione’, spiega il presidente di NaturaSì ㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤㅤFabio Brescacin. ‘Abbiamo bisogno del contributo e del supporto di tutti per costruire un futuro in cui l’agricoltura possa tornare a essere un’opera di risanamento e cura della Terra, non di sfruttamento. Per quanto ci riguarda si tratta di una scelta valoriale’, aggiunge. ‘Fare la spesa in modo consapevole è un gesto di responsabilità verso un modello alimentare più giusto e sostenibile per tutti’.
Perché una campagna, e non un semplice progetto aziendale, o meglio, di filiera? Proprio perché i due valori che vengono promossi – prezzo equo e agroecologia, nonché trasparenza della catena del valore, hanno un carattere universale e devono venire portati avanti in ogni filiera ovunque basata, a prescindere dai suoi promotori e dalle false promesse di riforme legislative in tal senso. In nome di un beneficio condiviso per le comunità e gli ecosistemi che ora più che mai necessitano di convergere, all’insegna dell’agroecologia e dell’ecologia della mente (cit. Norman Bates). Poiché ciascuno di noi ha ‘la responsabilità di scegliere un futuro sostenibile per le nuove generazioni, costruendo una comunità fondata sul rispetto della natura, sulla giustizia economica e sulla cultura della pace’.
Prezzo giusto e trasparente
NaturaSì si impegna ad acquistare i prodotti provenienti dalle aziende de Le Terre di Ecor a un prezzo equo per remunerare adeguatamente il lavoro degli agricoltori e la qualità dei loro prodotti, e a proporli con trasparenza ai consumatori, in modo che possano effettuare scelte consapevoli.
Nata più di 15 anni fa, Le Terre di Ecor è una rete di aziende agricole biologiche e biodinamiche, unite da un rapporto speciale con la terra e da un impegno profondo nei confronti della natura, delle persone e della qualità del prodotto. Mantenendo l’identità e la storia di ogni singolo produttore, Le Terre di Ecor persegue inoltre l’obiettivo di riunire coloro che credono in una nuova relazione sociale ed economica tra produttori, commercianti e consumatori.
È infatti un modello virtuoso, basato su un rapporto trasparente tra chi produce, chi distribuisce e chi consuma, comprendendo anche aspetti che vanno dalla logistica alla consulenza agronomica, dal controllo della qualità dei prodotti fino ai costi di gestione del punto vendita, per promuovere un’agricoltura etica, sostenibile e vicina alle persone.
Il prezzo giusto come fondamento di un’economia agricola etica e sostenibile
Nel dialogo con Carlo Savegnago, tenace editore di Pandora TV, Fabio Brescacin ribadisce con forza quanto a suo tempo affermato con vigore dal compianto amico fraterno Vito Gulli: ‘la corsa ai prezzi più bassi possibili è un gioco a perdere, senza futuro’. Un’affermazione ripetuta con insistenza per sottolineare la distruzione che questa logica comporta sia per i produttori sia per l’intero sistema agroalimentare.
Il progetto di NaturaSì sul prezzo giusto nasce da una visione che Brescacin come già Vito Gulli definisce ‘altruismo economico’, ovvero il riconoscimento che ‘la mia vita fisica sulla terra dipende dal lavoro dell’altro’. Da qui l’esigenza di remunerare in modo equo chi produce, senza paternalismo, ma con una consapevolezza economica concreta: ‘devo dare il giusto valore al lavoro dell’altro’. Il giusto prezzo, secondo Brescacin, non è fisso né generico, ma va calibrato in base a fattori reali come le condizioni ambientali, geografiche e stagionali. Per questo invita a ‘sedersi tutti al tavolo: produttori, consumatori e distributori’, per trovare un equilibrio che superi l’egoismo delle singole parti.
Brescacin riconosce le difficoltà culturali e comunicative che ostacolano questo approccio, anche per NaturaSì: ‘a volte siamo caduti anche noi nel proporre solo il prezzo finale’. Tuttavia, sottolinea l’importanza di coinvolgere un pubblico consapevole, che riconosca il valore della salute e dell’ambiente legato a un’agricoltura biologica e biodinamica. Il modello proposto si ispira anche ai valori del commercio equo e solidale, con cui condivide le radici: ‘oggi il tema è tutta l’agricoltura, anche quella europea e nazionale’. NaturaSì, afferma, non è sola in questa visione: ‘non siamo gli unici, ma vogliamo essere un lievito’. Infine, rivendica la natura collettiva del progetto, respingendo l’idea che NaturaSì sia solo sua: ‘è la creatura di tantissime persone, e il giusto prezzo è il sangue di questa creatura’. Conclude invitando a ‘tirare fuori la realtà delle cose’ e a rivedere profondamente le basi su cui si fonda il nostro sistema economico e alimentare.
Dario Dongo
In copertina, Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì
Riferimenti
- Fondazione per l’Agricoltura Biodinamica. (n.d.). Chi siamo. https://www.fondazioneagricolturabiodinamica.it/chi-siamo/
- Il Vaso di Pandora. (2025, April 13). Il bio apre la strada al prezzo trasparente – Fabio Brescacin [Video]. YouTube. http://www.youtube.com/watch?v=wIKE7f2qH6I
- NaturaSì. (2024). Chi siamo e cosa facciamo. https://www.naturasi.it/chi-siamo
- Nomisma. (2023). Osservatorio Sana 2023: Il biologico in Italia. https://www.nomisma.it/osservatori/osservatorio-sana/
- Steiner, R. (1924). Agriculture course: The birth of the biodynamic method (G. Adams, Trans.). Rudolf Steiner Press. (Original work published 1924). https://rsarchive.org/Lectures/GA327/English/RSPC1938/?utm_source=chatgpt.com
- Dongo, D. (2024). Agricoltura è cibo. La rivoluzione necessaria. 2024 GIFT – Great Italian Food Trade – WIISE SRL SB (Roma, Italia) ISBN 979-12-985506-0-5

Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.