La sigla DOP – Denominazione di Origine Protetta – è riservata ai formaggi le cui caratteristiche e specificità sono strettamente legate all’area da cui provengono, alle materie prime utilizzate, al saper fare delle imprese locali. Tutte le fasi della lavorazione dei prodotti a Denominazione di Origine Protetta – dalla produzione della materia prima alla trasformazione, fino all’eventuale stagionatura – vengono svolte nell’area tradizionalmente vocata, che dà il nome al prodotto finale.
Gorgonzola, è un comune della provincia di Milano che ha regalato il suo nome al re dei formaggi erborinati. Grana Padano deve il suo alla grande area della Pianura Padana nella quale questo formaggio è nato e oggi è prodotto e stagionato. Lo stesso di può dire per il Provolone Valpadana.
Vale la pena ricordare che la tutela garantita dalla Denominazione di Origine Protetta riguarda il nome, non il prodotto. Questo significa che quest’ultimo non è coperto da una sorta di brevetto europeo che impedisca ad altri di produrne copie o imitazioni. Il modo di definire i formaggi, però, è riservato ai produttori dell’area storica che rispettano il disciplinare depositato.