I nomi di alcuni formaggi italiani, così come quello di altri prodotti alimentari, derivano da quelli delle zone di origine. Per impedire che la loro fama venga indebitamente sfruttata sia nei Paesi di origine che al di fuori di essi, sono state emanate specifiche che questi nomi tutelano.
Lo scopo è quello di evitare che i nomi dei formaggi italiani sia utilizzato in modo indebito, per specialità differenti o comunque provenienti da aree diverse da quelle più tradizionalmente vocate.
Per ottenere la registrazione nell’albo dei prodotti DOP, è necessario che i produttori di formaggi italiani interessati inviino alla Commissione Europea, tramite il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, una specifica richiesta, volta a dimostrare le specificità della ricetta produttiva e il legame con il territorio di produzione.
Ad oggi sono registrati in Europa i nomi di moltissimi alimenti: solo i formaggi e le altre produzioni lattiero-casearie sono infatti 160, di cui 32 italiani.
I Marchi di qualità dedicati sono quattro e sono destinati ai prodotti da agricoltura biologica, a quelli con Denominazioni di Origine Protetta (DOP), Indicazioni Geografiche Protette (IGP) e Specialità Tradizionali Garantite (STG).