La posizione geografica, la centralità nei progetti europei di mobilità su rotaia e la concentrazione dell’offerta nel trasporto marittimo sono una grande opportunità per il porto di Gioia Tauro. Così la pensa il Consiglio regionale della Calabria, che ha chiesto al Governo nazionale di creare nel porto una Zona economica speciale (Zes), sul modello della Shanghai Free Trade Zone.
Il porto di Gioia Tauro (quasi 3 milioni di container movimentati nel 2012) si trova sulla rotta principale delle navi che collegano il Nord Europa con l’Asia, dall’Oceano indiano alla Manica passando per il Mediterraneo. In prospettiva, anche i collegamenti su ferro vedranno nella città calabrese un hub logistico di prima importanza, con la realizzazione della rete europea (TEN-T) destinata a congiungere Berlino e Palermo.
Il mercato del trasporto marittimo attraversa, inoltre, una fase di ristrutturazione. Un esempio recente è l’intesa, denominata P3, tra tre delle maggiori compagnie al mondo, tutte europee: la MSC, la Maersk e la CMA CGM. Una mossa che risponde all’affitto di un molo del porto greco del Pireo da parte della compagnia cinese Cosco.