Bere caffè aiuta a ridurre il rischio di diabete di tipo 2. L’ennesima conferma degli effetti salutari della bevanda più amata dagli italiani emerge dalla meta-analisi condotta dall’ISIC, Institute for Scientific Information on Coffee, e presentata in occasione della Giornata mondiale contro il diabete, celebrata il 13 novembre 2013.
Bere caffè, ma quanto?
Secondo il report, il consumo abituale di tre-quattro tazzine di caffè al giorno riduce del 25% il rischio di sviluppare diabete di tipo 2, in confronto a un’assunzione inferiore a due tazze o nulla. Il beneficio – più marcato per le donne – è associato a componenti naturali diversi dalla caffeina, al punto che l’effetto protettivo emerge in misura maggiore tra i bevitori di caffè decaffeinato.
Due teorie
Sui meccanismi alla base della relazione tra consumo di caffè e riduzione del rischio di diabete, l’Istituto riferisce l’esistenza in letteratura di due teorie. Una guarda alla stimolazione metabolica e al conseguente aumento del dispendio energetico, l’altra è incentrata sul bilanciamento del glucosio prodotto dal caffè.